Consiglio degli Stranieri: i risultati comune per comune
Polemiche sull'astensionismo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 dicembre 2003 14:00
Consiglio degli Stranieri: i risultati comune per comune<BR>Polemiche sull'astensionismo

(1° dicembre 2003) – Scarsa affluenza per l’elezione del Consiglio Provinciale degli Stranieri. Sono stati 5.755 gli elettori su 37.287 (il 15,4% degli aventi diritto). “Un risultato importante – commenta nonostate tutto il Presidente del Consiglio Provinciale Eugenio Scalise – che dimostra come tanti stranieri fossero desiderosi di partecipare alla vita attiva delle istituzioni della propria città e della propria Provincia. Tante le persone che si sono avvicinate per la prima volta al voto con grande entusiamo.

Una scommessa vinta da parte della Provincia che proseguirà anche nelle prossime settimane. Vogliamo rendere fattiva questa partecipazione offrendo a questo nuovo organismo tutti gli strumenti necessari per poter funzionare nel migliore dei modi. La nascita del Consiglio degli Stranieri è un segnale di fiducia e di forte capacità di integrazione, di rispetto delle altre culture e di affermazione dei principi fondamentali dell’uomo, per riconoscere anche agli stranieri che lavorano e vivono con noi di essere cittadini”.
L’affluenza
A Fucecchio ha votato il 26% (gli elettori erano 909) degli aventi diritto, a Montespertoli il 22%, ad Empoli ha votato il 20% degli aventi diritto (su 1656).

A Marradi col 53% dei votanti il record, con però solo 74 elettori. Ad Impruneta ha votato il 35% degli aventi diritto, a San Godenzo ha votato il 33% degli elettori, a Firenzuola il 31%. Più bassi i dati di altri grandi comuni con molta popolazione straniera: a Firenze il 14% (su 20.111 aventi diritto), a Campi il 12% (su 2.151), ed anche a Sesto Fiorentino il 12% (su 1071 elettori).
I risultati, con le proiezioni dei seggi
“Insieme”, lista a composizione mista; espressa dagli stranieri del circondario Empolese-Valdelsa, ha ottenuto il 20% dei suffragi con 4 seggi.
“Pace, diritti, democrazia”, lista a composizione mista e con riferimento geografico provinciale ha ottenuto il 17% dei voti con 3 seggi.
“Senza frontiere”, che nasce da una “federazione” di stranieri di Paesi africani residenti su tutto il territorio provinciale, ha avuto il 16% dei voti con 3 seggi.
“Albania in Toscana”, di composizione etnica albanese, con riferimento geografico provinciale ha ottenuto il il 9% dei voti con 2 seggi.
“Costruiamo insieme”, espressa dai cinesi dell’area di Campi Bisenzio, ha avuto l’8% dei suffragi ed 2 seggi.
“Viva Filippine!”, espressa da filippini in prevalenza del Comune di Firenze, ha ottenuto il 17% dei voti con 4 seggi.
“Mondo unico – Un mondo per tutti”, di composizione mista, con riferimento geografico provinciale, ha avuto il 13% dei suffragi con 3 seggi.
Per la ripartizione proporzionale è stato usato il metodo D’Hondt.

“Consideriamo il risultato di queste prime elezioni del Consiglio degli stranieri buono sia per la percentuale dei votanti, un 16,4% decisamente superiore alle attese, sia per il clima sereno e civile nel quale si sono svolte le consultazioni in tutti i Comuni, sia per l’entusiasmo dimostrato dai partecipanti.

Ho fatto personalmente un giro nei seggi e ho trovato tante persone, alcuni votavano per la prima volta, che mi hanno espresso emozione per la possibilità di sentirsi cittadini come gli altri”.
Questo il commento a caldo del presidente della Provincia, Michele Gesualdi, sull’esito delle elezioni del Consiglio provinciale degli Stranieri.
“La nostra Provincia – prosegue Gesualdi – ha dimostrato di saper accogliere e integrare gli stranieri, e là dove la presenza degli immigrati è da più tempo radicata, come nell’area empolese, la percentuale dei votanti è stata mediamente superiore al 20%.

Altrove non è mai scesa sotto il 10% e va dato atto a tutti i Comuni di essersi impegnati per queste consultazioni come per una qualsiasi altra votazione politica o amministrativa”.
Importante poi per Gesualdi il fatto che “delle sette liste presentate quattro sono a composizione multietnica e a loro sono andati i due terzi dei voti e dei seggi. E’ un segnale importante di integrazione nell’integrazione, di capacità dei lavoratori stranieri di non arroccarsi sui propri valori culturali”.


“Ora – rileva poi il presidente della Provincia - la presenza di un Consiglio degli Stranieri che si delinea composta da persone di alto livello culturale sarà un passo decisivo verso una fase più matura di integrazione nelle istituzioni, che scontavano un ritardo rispetto a settori come quello della scuola o anche al comune sentire delle popolazioni”.
“L’esperienza della Provincia di Firenze – conclude Gesualdi – credo abbia voluto dire molto nel far maturare ulteriori scelte a livello nazionale per dare agli stranieri il voto anche alle elezioni amministrative e renderli cittadini a tutti gli effetti, nei doveri e nei diritti.

Un enorme passo avanti rispetto a quella cultura, non poi così lontana del tempo, che voleva vedere negli stranieri solo potenziali autori di crimini”.
L’altissimo tasso di astensionismo degli immigrati è un indice della scarsa capacità dimostrata dalla Provincia di coinvolgere gli extracomunitari nella partecipazione alla vita politica. Gli immigrati hanno evidentemente visto nel Consiglio degli stranieri un qualcosa di estraneo, una costruzione artificiale estranea alle loro esigenze, un edificio realizzato più per esigenze politiche della maggioranza che per rispondere alle loro aspettative.

Lo ha dichiarato il capogruppo di Alleanza Nazionale alla Provincia commentando la bassissima percentuale di votanti alle elezioni del Consiglio degli Stranieri.
Il gruppo consiliare provinciale del P.R.C. esprime la propria soddisfazione ed il proprio apprezzamento per le prime elezioni del Consiglio degli Stranieri in Provincia di Firenze ed al Comune di Firenze. La partecipazione provinciale del 15,4% è un primo segnale di volontà di partecipare da parte dei cittadini stranieri residenti nel nostro territorio alla vita sociale e politica della Provincia.

Quasi tutte le liste hanno avuto una buona affermazione ed in particolare quelle composte da candidate/i di diverse nazionalità e continenti, con forte presenza di donne e con programmi tesi ad affermare pieni diritti di cittadinanza ed una forte critica alla legge Bossi-Fini. Il P.R.C., che si è battuto fin dal ’99 per l’elezione del Consiglio degli Stranieri e per la presenza del consigliere straniero aggiunto nei consigli, intende proseguire il proprio impegno insieme a tutte le forze politiche disponibili, alle associazioni e movimenti di base per dare risposta ai bisogni e ai diritti sociali dei cittadini stranieri e per affermare il pieno diritto di voto amministrativo come elementi di generale avanzamento di tutta la società.

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