Non e' il frutto di nuove tasse, ma di un contenzioso con lo Stato
coronato da successo circa vecchi crediti vantati dalla Toscana.
Con questo che e' il suo primo atto di politica di bilancio, la giunta ha deciso
di destinare queste nuove risorse alla copertura di spese obbligatorie, ma
soprattutto a nuovi investimenti. Quattro le scelte fondamentali compiute: in
primo luogo assicurare il cofinanziamento regionale dei programmi
comunitari, determinando cosi' un effetto moltiplicatore sul piano degli
investimenti; anticipare 10 miliardi sul programma di interventi nelle strutture
sanitarie, portando il totale per l'anno 2000 da 30 a 40 miliardi; destinare
ulteriori 21 miliardi di investimenti al territorio e allo sviluppo economico;
finanziare programmi in campo sociale, culturale, della difesa idraulica e dei
trasporti, per il sostegno alle aree meno servite.
"Questa variazione di bilancio -secondo il parere dell'assessore Marco
Montemagni- ha due connotati fondamentali: da una parte guarda allo
sviluppo economico e sociale, dall'altra fornisce un chiaro segnale verso la
riduzione dell'indebitamento.
Per questo e' una manovra significativa che
dara' un contributo positivo allo sviluppo della Toscana".
La manovra contiene infatti un saldo positivo: le entrate superano di 2
miliardi le uscite e consentono di ridurre l'indebitamento e di riaffermare una
politica di rigore che la Giunta intende portare avanti, anche in ossequio agli
impegni assunti con il Patto di stabilita'.
Il presidente Claudio Martini ha evidenziato come la variazione sia il primo
atto politico della giunta regionale.
"Abbiamo voluto dare -ha precisato Martini- un segnale coerente con gli
impegni assunti: privilegiare gli investimenti per creare occupazione e per
sostenere la qualità dei servizi sanitari e ospedalieri. Il sostegno
all'occupazione contiene uncapitolo specifico dedicato ad un settore
importante come il commercio. Dopo la vicenda degli outlet, la giunta intende
promuovere una politica di equilibrio tra la grande e la piccola distribuzione,
soprattutto nei centri storici. E' per questo che abbiamo destinato un ulteriore
finanziamento ai programmi integrati di rivitalizzazione della rete
distributiva".