Discriminazioni salariali nelle cooperative sociali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 Giugno 2000 15:13
Discriminazioni salariali nelle cooperative sociali

I lavoratori delle cooperative sociali non devono essere discriminati rispetto ai loro colleghi che sono tutelati dal contratto nazionale di categoria. La richiesta è della capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri che su quest’argomento ha presentato un’apposita mozione. Secondo la Sgherri « sempre più spesso si fa ricorso alle cooperative» e «nella programmazione regionale, nelle stesse pianificazioni comunali, nelle aziende sanitarie e negli enti di secondo grado il ricorso agli appalti e al coinvolgimento del lavoro delle cooperative è ormai diventato costante come soluzione strategica delle politiche di risparmio sul bilancio».

Tale fenomeno, ha sottolineato la Sgherri, «si concentra soprattutto su gli interventi che riguardano l’assistenza alla persona» ma «questo sistema sta producendo nelle organizzazioni del lavoro un doppio regime di retribuzione, di garanzie e di carichi di lavori a parità di prestazione e di impegni professionali richiesti. Inoltre il sistema degli appalti porta costantemente a misurarsi con la logica perversa delle offerte al ribasso e quindi con una concorrenzialità che oltre a determinare precarietà determina soprattutto abbassamento della qualità dei servizi e delle condizioni di lavoro innescando un circuito di non ritorno e di non controllo da parte delle istituzioni che anzi si prestano ad accettare questi meccanismi».

La mozione impegna il Sindaco a che il «Comune preveda da subito nei capitolati di appalto il rispetto dell’applicazione dei contratti nazionali di categoria individuando modalità idonee per adeguare quelli in atto, a promuovere una forte iniziativa presso la Regione Toscana affinché venga rivista l’apposita legge al fine di inserire il rispetto formale sia della parte retributiva che normativa dei contratti nazionali di categoria». Finalmente qualcuno che si preoccupa di un grave problema presente nel mondo del lavoro: infatti è necessario combattere la disoccupazione con ogni mezzo ma senza creare lavoratori di serie " A" e serie "B" e magari "C".

Forse ci si è preoccupati troppo di far nascere cooperative come soluzione alla disoccupazione senza pensare che questo rimedio ha portato molti imprenditori ad arricchirsi facilmente sulle spalle dei lavoratori creando cooperative di comodo. (mr)

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