A un anno dell'esplosione del Deposito Eni

Funaro: "Troppe vite spezzate sul lavoro" all'iniziativa di questo pomeriggio, organizzata dal Comune di Calenzano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 Dicembre 2025 23:45
A un anno dell'esplosione del Deposito Eni

Un anno fa cinque lavoratori hanno perso la vita al deposito Eni di Calenzano mentre svolgevano il proprio lavoro.

Alle ore 15:00 è stato scoperto in via di Prato il monumento con i nomi delle cinque vittime -Davide Baronti, Franco Cirelli, Carmelo Corso, Vincenzo Martinelli e Gerardo Pepe- realizzato su proposta di ANMIL. Erano presenti alcuni familiari delle vittime. Successivamente al Palazzetto dello sport sono intervenuti il sindaco Giuseppe Carovani, la sindaca della Città Metropolitana Sara Funaro e il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Sono intervenute anche rappresentanze delle sigle sindacali.

La Sindaca della Città Metropolitana di Firenze ha dichiarato: "Siamo a fianco del Sindaco Giuseppe Carovani insieme al Presidente della Regione Eugenio Giani e tanti Sindaci dell'area metropolitana in segno di vicinanza ai familiari delle vittime. Purtroppo troppe sono le vite spezzate sul lavoro e troppe famiglie sopravvivono con un dolore immenso che non si può riuscire a ricucire. Dobbiamo mantenere un'attenzione alta sul tema della sicurezza dei luoghi di lavoro. Non potevamo mancare a questo appuntamento. Ringrazio particolarmente l'Anmil per aver deciso di dedicare un monumento in ricordo di questi lavoratori morti così, perché rimangano per sempre nella nostra memoria"

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A seguire sono state consegnate delle targhe di riconoscimento ai soccorritori e alle forze impegnate nella gestione dell’emergenza.

"Un dolore che resta vivo nella nostra comunità e nelle nostre coscienze. Oggi a Calenzano alla cerimonia ufficiale li ricordiamo con rispetto, insieme alle loro famiglie, alle istituzioni e a tutta la cittadinanza.La sicurezza non è un costo, ma un diritto.La vita di ogni lavoratrice e lavoratore deve essere protetta sempre, senza compromessi.Continueremo a batterci perché stragi come questa non accadano mai più, e tutti i lavoratori abbiano il diritto di tornare a casa incolumi e in salute" dichiara Elena Aiazzi, segreteria Cgil Firenze.

“E’ passato un anno, ma il dolore è lo stesso, così come è la stessa la consapevolezza che quello che è successo a Calenzano non è un caso” commenta il segretario generale della Cisl Firenze-Prato, Fabio Franchi “Tragedie come questa – aggiunge Franchi - come il crollo nel cantiere di via Mariti, come quello che è accaduto nella centrale di Suviana, sono la conseguenza di azioni, di scelte, frutto di una logica tossica e mortale: la logica del profitto che viene prima dell’attenzione e degli investimenti per la sicurezza, prima della vita. Dobbiamo ricordarcelo sempre e impegnarci ogni giorno, ogni minuto per contrastare e sconfiggere quella logica. Per questo come Cisl crediamo che sia necessario lavorare per costruire percorsi di responsabilità, piuttosto che contrapposizioni ideologiche che non risolvono i tanti problemi che l’Italia ha, tra cui i tanti morti sul lavoro restano al primo posto.”

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