A rischio lo sviluppo dei territori con la nuova PAC 2028-2034?

Oggi ai Georgofili un incontro sulla la revisione delle risorse, promosso in collaborazione con Anci Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 Novembre 2025 14:22
A rischio lo sviluppo dei territori con la nuova PAC 2028-2034?

Il futuro della Programmazione europea solleva molte preoccupazioni per lo sviluppo dei territori. L’ipotesi di istituire un Fondo Unico pone interrogativi sul destino dei Gruppi di Azione Locale (GAL) e della programmazione LEADER, minacciando di frenare la crescita dell’intero sistema. È quanto è emerso stamani dalla mattinata di confronto organizzata da Anci Toscana, come soggetto coordinatore dei GAL della Toscana, e dall’Accademia dei Georgofili per avviare un approfondimento sulla prossima Politica Agricola Comune 2028-2034.

L’incontro, ospitato nella storica sede fiorentina dell’Accademia dei Georgofili, ha riunito rappresentanti delle istituzioni comunitarie, amministratori, esperti e associazioni, per condividere una riflessione sugli scenari che si profilano nei prossimi anni e sul ruolo dei GAL come motore di sviluppo locale.

“L'iniziativa di stamani è importante per accendere i riflettori sul tema della futura programmazione europea”, ha dichiarato il direttore di Anci Toscana Simone Gheri. “Si parla sempre di più di centralizzazione dei fondi, mettendo un po' da parte le Regioni: noi siamo invece per mantenere, per i fondi di coesione e per quelli dedicati all'agricoltura, un ruolo di rilievo nei confronti delle regioni e dei territori, in modo che anche i GAL possano continuare ad accompagnare lo sviluppo delle aree rurali e montane”.

“I GAL in questi ultimi anni hanno visto rafforzato il loro ruolo”, ha commentato Marina Lauri, responsabile del settore agricoltura e forestazione di Anci Toscana e membro dell’Accademia dei Georgofili. “Nel corso del tempo sono diventati dei veri e propri laboratori di attivazione delle comunità locali. La sperimentazione portata avanti sui territori, costruendo reti e sinergie tra pubblico e privato, ha portato dei risultati estremamente interessanti in termini di sviluppo e di crescita. Inoltre in questa programmazione, i GAL gestiscono le risorse della Strategia delle aree interne: un riconoscimento del ruolo che i GAL toscani hanno svolto sul territorio regionale.

Siamo quindi molto preoccupati per l'incertezza delle future risorse e per una revisione che potrebbe mettere in crisi un sistema ormai consolidato. Speriamo che la giornata di oggi riesca a lanciare un appello per uno strumento fondamentale per i nostri territori”.

Dopo i saluti di apertura del presidente del Centro Studi Gaia dell’Accademia dei Georgofili Alessandro Pacciani e del direttore Simone Gheri di Anci Toscana, è seguito un panel moderato da Daniela Toccaceli, direttrice del Centro Studi Gaia, con le relazioni di Antonella Frongia (DG AGRI, Commissione europea) e Raffaella Di Napoli (Rete Rurale Nazionale – CREA).

È seguita poi una tavola rotonda coordinata dalla responsabile di settore di Anci Toscana Marina Lauri, con Roberto Scalacci per la Regione Toscana, i GAL e le organizzazioni sindacali agricole e cooperative toscane.

In chiusura è intervenuto in collegamento anche l’europarlamentare Dario Nardella, membro della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo.

Foto gallery
Notizie correlate
In evidenza