La Provincia in favore dei soci della Cooper Chianti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 dicembre 1999 15:08
La Provincia in favore dei soci della Cooper Chianti

Il Consiglio provinciale ha approvato, all'unanimità, un ordine del giorno che prevede una serie di iniziative sulla vicenda della cooperativa edificatrice, in liquidazione coatta dopo l'accertamento di perdite per 32 miliardi.
Il Presidente della Provincia si farà interprete nei confronti dei commissari liquidatori e degli organismi associativi, ispettivi e di controllo dell'ARCAT-Lega delle Cooperative, della forte preoccupazione di tutto il Consiglio "per la situazione di grave disagio in cui si trovano le famiglie direttamente interessate e colpite dalla crisi della Cooper Chianti e per la pericolosa tensione sociale provocata in molte parti del territorio provinciale".
Agli stessi soggetti il Consiglio si appella "affinché siano tenute della dovuta considerazione, e siano esaminate secondo criteri di equità e solidarietà, le legittime istanze di tutti i soci danneggiati, non solo dei soci assegnatari di alloggi ma anche dei dimissionari e dei non assegnatari".
Il Consiglio inoltre rivolge un ulteriore appello alle organizzazioni dell'associazionismo cooperativo "a valutare l'opportunità di istituire, in attesa di una nuova disciplina legislativa, un apposito fondo, ovvero altre forme di solidarietà, per tutelare i soci delle cooperative".

Un appello importante, che si collega alla contestazione che "certe forme di degenerazione nella gestione di organizzazioni quali le cooperative di abitazione, che si fondano storicamente su principi di democrazia associativa e di solidarietà, danneggiano l'immagine e l'attività dell'intero movimento cooperativo e soprattutto la sua funzione sociale, riconosciuta dall'art. 45 della Costituzione".
Il Consiglio infine, visto che della vicenda è stata investita la Procura della Repubblica, auspica "che siano tempestivamente verificate e, se accertate, siano legalmente perseguite le responsabilità di coloro che, avendo partecipato alla gestione della Cooper Chianti, potrebbero aver contribuito con eventuali azioni o scelte compiute in violazione di norme vigenti alla situazione di disastro finanziario".
Sono circa 600, come rileva il documento, le famiglie di soci dimissionari, non assegnatari e assegnatari che rischiano di perdere buona parte di quanto hanno versato alla cooperativa, anche per somme considerevoli, per una casa che non hanno mai visto o hanno avuta con un sovrapprezzo.
Il presidente del Consiglio, Eugenio Scalise, ha sottolineato l'importante risultato raggiunto con l'ordine del giorno, un documento unitario che ha sostituito le due contrapposte mozione della maggioranza e del Polo originariamente presentate. Anche per Davide Filippelli, dei Democratici, è importante che su questa vicenda il Consiglio sia stato capace di abbandonare posizioni preconcette.
La Provincia è l'unico ente a dare una risposta concreta sulla vicenda, ha detto il capogruppo di Forza Italia Carlo Bevilacqua. Giovanni Vignoli, del PPI, ha proposto di inviare l'ordine del giorno anche ai sindaci dei Comuni interessati.
Alessandro Corsinovi, del CCD, a sua volta ha chiesto la trasmissione del documento alla Procura della Repubblica.
Guido Sensi, di AN, ha chiesto che anche la Giunta provinciale si faccia promotrice della posizione unanime del Consiglio. Il capogruppo di Rifondazione, Eugenio D'Amico, ha invitato i gruppi a mantenere l'impegno sul caso Cooper Chianti per individuare nuovi strumenti per procedere nei prossimi mesi.
Bisogna continuare a lavorare, ha aggiunto Massimo Marconcini del PdCI, per arrivare a soluzioni migliori.
Tiziano Lepri, capogruppo di Rifondazione, ha parlato dell'importanza degli spunti offerti al dibattito politico sulle carenze dell'attuale legislazione sulla cooperazione.
Sergio Gatteschi, dei Verdi, si è dichiarato completamente d'accordo col contenuto dell'ordine del giorno, che rispecchia, ha detto, la posizione del suo movimento.

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