"Dopo un primo momento di smarrimento, dove mi è sembrato che il mondo mi crollasse addosso, mi sono ripresa e ora voglio combattere per dimostrare la mia innocenza. Non devo vergognarmi di niente, perché sono pulita e tutti lo devono sapere". Queste le dichiarazioni della ciclista pisana Fabiana Luperini, dopo essere stata ascoltata a Roma dalla Procura antidoping del Coni. dopo che le analisi del laboratorio di Barcellona hanno confermato la presenza di norandrosterone e noretiocholanolone (anobolizzanti) nelle urine della campionessa.
L’atleta toscana, infatti, ha presentato la propria linea difensiva, ipotizzando inoltre la possibilità che un integratore venduto nei supermercati contenga sostanze non riportate nell’etichetta. Il presidente della Procura antidoping del Coni, Giacomo Aiello, ha però informato che le spiegazioni e le documentazioni della Luperini non sono sufficienti per bloccare il provvedimento di deferimento. Ora la ciclista di Cascine di Buti(Pisa) dovrà presentare altre cartelle, altre spiegazioni per cercare di evitare la squalifica di due anni.
