Se ne parla domani in un convegno presso l'Auditorium del Consiglio regionale (via Cavour 4) dalle ore 9.30 in poi
Sono la difficoltà nell'accesso al credito e le scarse
agevolazioni finanziarie i punti critici su cui spesso si arresta il mondo
dell'imprenditoria femminile in Toscana. Questo il responso dei gruppi di
lavoro creati dalla Regione nell'ambito del Programma di iniziativa
regionale nell'imprenditoria femminile, il programma sperimentale
biennale di sviluppo, informazione e sostegno dedicato all'impresa "in
rosa" e nato dalle indicazioni della Legge 215/92.
Lo stimolo alle banche per creare nuovi prodotti finanziari in linea con tali
esigenze sarà l'oggetto del seminario "1000 donne per 1000 imprese", che
si svolgera' domani.
Un tema, questo di grande attualità, visto che l'U.E.
ha posto gli interventi a favore della Pari Opportunità fra gli assi prioritari per la programmazione dei fondi strutturali relativi al periodo 2000-2006. A riprova di quanto sopra è molto ricco il parterre degli ospiti e degli istituti di credito presenti, grazie anche all'opera di sensibilizzazione svolta sull'argomento proprio da parte dei gruppi di lavoro creati dai PIR. Oltre all'assessore al bilancio e finanze Fabrizio Geloni, parteciperanno anche Delia La Rocca, rappresentante del ministero Pari Opportunità, Gritta Grainer, rappresentante del ministero dell'Industria che illustrerà le finalità del Fondo nazionale a favore dell'imprenditoria femminile e Aldo Burresi del Dipartimento di Scienze Aziendali della Facoltà di Economia e Commercio che affronterà il tema imprenditoria femminile e mercato.
Interverranno inoltre Oriano Biliotti, Riccardo Vannini e Leonello
Castaldelli rispettivamente dirigenti di Artigiancredito, FidiCoop Toscana
e Fidi Toscana, che hanno partecipato al gruppo di lavoro sul credito
agevolato indetto dal Pir. Invitate al dibattito anche le banche toscane e la
banca etica che si rivolge al settore delle cooperative no-profit, settore a
forte partecipazione femminile. Nutrita sarà la presenza dei gruppi-donna
delle associazioni di categoria soprattutto per il settore artigiano ed
agricolo presenti attivamente nei gruppi di lavoro, di aspiranti
imprenditrici che hanno presentato domanda per ottenere i finanziamenti
previsti dalle legge 215 ma che, per mancanza di fondi, non hanno visto
esaudire le loro richieste e delle Commissioni di Pari Opportunità e di
sviluppo economico delle province toscane che promuovono iniziative di
vario interesse a livello di Fondi Strutturali e di Fondo sociale europeo.