Finiranno entro la primavera i lavori di ristrutturazione della palazzina ottocentesca su Lungarno Serristori a Firenze, che fu abitata da Rodolfo Siviero e che lui donò alla Regione. Ed entro l’estate l’edificio restaurato sarà allestito e aperto.
Il punto sui lavori per un importo complessivo di 3milioni 700mila euro euro, è stato fatto stamani dal presidente della Regione nel corso di un sopralluogo a cui ha partecipato anche il direttore della delle Opere Pubbliche della Regione, la direttrice della direzione Cultura,* i tecnici, e tutte le maestranze impegnate nel prezioso restauro.
Il Presidente della Regione ha sottolineato la volontà di rilanciarlo con un progetto ambizioso: gli spazi espositivi verranno raddoppiati, così da valorizzare al meglio le 1.248 opere lasciate da Siviero, tra quadri, statue e capolavori come il celebre Crocifisso. Il nuovo allestimento renderà questo museo non solo più ampio, ma anche più integrato nel contesto culturale della città, in dialogo con il futuro Museo dell’Acqua in piazza Poggi e con gli interventi di riqualificazione sul Lungarno della Zecca, a partire dalla torre.
Per il presidente della Regione si tratta di un impegno economico importante, pari a 3 milioni e 720 mila euro, che la Regione ha deciso di assumersi in prima persona. Contestualmente, verrà aperto lo spazio alla collaborazione con associazioni e realtà del volontariato che possano affiancare il personale regionale nella gestione quotidiana, garantendo così una costante fruibilità. Inoltre, Casa Siviero diventerà anche un punto di riferimento per gli artisti contemporanei, come ad esempio al Gruppo Donatello e ad altre associazioni.
Il presidente ha voluto sottolineare come la Regione Toscana intenda rafforzare nei prossimi anni il proprio ruolo nella gestione di spazi museali e centri culturali. E dopo la ristrutturazione del Museo Siviero,si guarda al futuro: nella prossima legislatura la Regione lavorerà all’allestimento del Museo Alinari nei locali di Santa Maria Novella e al riassetto del Museo della Toscana nel palazzo di piazza del Duomo 10. E’ la conferma della volontà del presidente di investire con decisione sulla cultura, patrimonio identitario della Toscana e motore di sviluppo per le nuove generazioni.
Il progetto, lo ricordiamo prevede il restauro, il risanamento conservativo ed l’adeguamento alle normative per l’accessibilità, ed è finalizzato all’ampliamento delle funzioni museali ed espositive del complesso architettonico.La Regione a partire dal 2023, grazie anche ad un finanziamento con fondi di sviluppo e coesione (Fsc), ha potuto intraprendere un progetto di restauro complessivo dell’immobile finalizzato ad una riorganizzazione museale dell’edificio con particolare attenzione alla conservazione degli elementi peculiari ed alle caratteristiche storiche del bene.
Al termine dei lavori la palazzina ottocentesca tornerà ad essere un luogo della cultura, aperto al pubblico nelle forme della casa-museo e pienamente integrato nelle competenze di programmazione di Regione Toscana. Il piano terra e il primo piano ospiteranno la raccolta di beni culturali appartenuta a Rodolfo Siviero, per valorizzare la restituzione all’Italia delle opere d’arte sottratte prima durante e dopo la seconda guerra mondiale, assieme alla genesi dell’Italia repubblicana.La raccolta Siviero è composta da dipinti e sculture medievali e rinascimentali, reperti archeologici, ma significativa è la presenza delle opere di Giorgio De Chirico che soggiornò e dipinse in quell’edificio nei primi decenni del Novecento.
I beni culturali della raccolta Siviero di proprietà di Regione Toscana sono un totale di n. 1248, e fanno parte della stessa raccolta una corposa biblioteca e un significativo corpus di beni documentari, tra i quali numerose fotografie.
Al termine dei lavori tutti i piani dell’immobile saranno fruibili: • PT e P1° saranno interamente dedicati alla funzione museale per complessivi 530 metri quadri • il piano seminterrato sarà dedicato alle attività di accoglienza dei gruppi in visita, con spazi dedicati ad incontri e didattica, guardaroba, servizi, per un totale di 260 metri quadri • P2° vi saranno spazi dedicati alloggi temporanei per studiosi ed alle attività di studio e ricerca; • sul tetto sarà resa fruibile una terrazza panoramica.