Ortaggi cinesi e rifiuti pericolosi: sequestrata area alle porte di Firenze

Messi i sigilli ad un'area corrispondente a 7 campi da calcio. A Prato la Municipale sequestra una confezione e un furgone

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 gennaio 2018 13:45
Ortaggi cinesi e rifiuti pericolosi: sequestrata area alle porte di Firenze

Stamani i Carabinieri della Forestale su disposizione della Procura della Repubblica di Firenze hanno messo sotto sequestro preventivo tutta l'area oggetto di ripetute verifiche nel Comune di Campi Bisenzio, che nel complesso ammonta a 65.290 metri quadrati. "Le indagini sono ancora in corso - spiega il reparto Carabinieri Forestale - come l'attività di controllo, che oltre a far conoscere il fenomeno, deve contenere se non eliminare la continuazione di condotte illecite".Intanto tutta l’area è stata sequestrata in via preventiva dai militari della Stazione di Ceppeto, per il "perdurare di condotte illecite monitorate nel tempo, con particolare riferimento all'abbruciamento continuo di rifiuti plastici più volte segnalato dagli abitanti delle aree limitrofe". Ripetute le attività svolte dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri Forestale di Firenze, con il supporto del personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri, unitamente al personale della Polizia Municipale di Campi Bisenzio, dell’ASL PISLL e del Servizio fitosanitario della Regione Toscana. Le attività di controllo nell'area in questione sono iniziate nel 2017, in accordo con il Comando della Polizia Municipale di Campi Bisenzio, a seguito delle molte segnalazioni e lamentazioni dei cittadini residenti nelle aree limitrofe alle serre, gestite da imprenditori agricoli cinesi.

Oggetto delle segnalazioni: frequenti abbruciamenti di materiali plastici; esalazioni di fumi maleodoranti e la produzione di ortofrutta di dubbia salubrità, prodotta da aziende cinesi sul territorio della piana fiorentina. Nel maggio del 2017, militari del Nucleo Investigativo dei CC Forestale di Firenze, con il supporto di personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri, unitamente al personale della Polizia Municipale di Campi Bisenzio, dell’ASL PISLL e del Servizio fitosanitario della Regione Toscana, hanno proceduto ad un controllo mirato nel Comune di Campi Bisenzio, presso i terreni agricoli in locazione ad una ditta individuale e di proprietà di una immobiliare.

Detti terreni agricoli risultavano regolarmente dati in locazione ad una cittadina cinese, la quale vi effettuava un’attività lavorativa consistente nella coltivazione di ortaggi. L’ispezione congiunta ha portato il personale intervenuto a fare affiorare diverse criticità soprattutto riferibili al settore della gestione illecita di rifiuti ed in particolare al loro smaltimento mediamente abbruciamentoLe indagini venivano affidate alla Stazione Carabinieri Forestale di Ceppeto (FI) e ad ARPAT che, coordinati dalla Procura della Repubblica di Firenze, portavano alla luce "illeciti in materia di gestione di rifiuti speciali (veicoli fuori uso), oltre che di rifiuti pericolosi costituiti da prodotti fitosanitari gestiti senza alcuna precauzione".

Continua anche a Prato senza sosta l'attività di controllo e indagine della Polizia Municipale per contrastare il fenomeno dello smaltimento illecito dei rifiuti tessili. Un impegno portato avanti dall'Unità investigativa della Municipale di Prato che anche ieri ha messo i sigilli a una ditta nel Macrolotto 0 non limitandosi al controllo dei trasportatori ma approfondendo anche la responsabilità delle aziende che conferiscono illegalmente gli scarti. L’attività di controllo è iniziata monitorando il furgone di un cittadino marocchino residente a Pistoia, già conosciuto perché in passato denunciato per trasporto di rifiuti senza autorizzazione.

Il furgone era stato notato nei giorni scorsi aggirasi nella zona del Macrolotto 0 ed avere contatti con la ditta a conduzione cinese che poi è stata sequestrata. Nel pomeriggio di ieri, martedì 16, di fronte a un nuovo carico di sacchi neri la Municipale è entrata in azione fermando il veicolo, alla cui guida era S.E.M., 33 anni, nazionalità marocchina. Come il proprietario del mezzo anche il conducente è di nazionalità marocchina, residente a Pistoia e conosciuto alle Forze dell’Ordine.

Il vano carico del furgone è risultato stipato con 36 sacchi di rifiuti tessili, per un peso di oltre una tonnellata. Dopo aver posto sotto sequestro il furgone gli agenti hanno ispezionato la confezione da cui erano partiti i sacchi neri e qui hanno trovato, oltre alla titolare, H.M. di 34 anni, sei lavoratori cinesi intenti alla confezione degli abiti. Da una verifica della documentazione relativa alla gestione dei rifiuti presente nella ditta, sono emersi elementi per ipotizzare che il conferimento a soggetto non autorizzato fosse una pratica abituale da parte della titolare.

Pertanto, sentito il Procuratore della Repubblica, i locali sono stati posti sotto sequestro. Da un controllo dei documenti dei lavoratori cinesi è emerso inoltre che tre di loro erano clandestini e pertanto la titolare della confezione è stata denunciata anche per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I cittadini cinesi irregolari sono stati a loro volta denunciati per l’ingresso illegale in Italia.

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