Mobilità: un’agenda condivisa tra sindaci dell’area vasta

Finisce il "campanilismo degli aeroporti"? Non tutta la politica ne sarebbe felice

Nicola
Nicola Novelli
05 aprile 2021 14:25
Mobilità: un’agenda condivisa  tra sindaci dell’area vasta

E' successo il 1 aprile 2021, ma non è un pesce d'aprile. E' dopo cinque secoli di rivalità, tra Pisa e Firenze, finalmente si potrebbe definire una road map per arrivare a risultati concreti sulla mobilità regionale, compresa la "d-annosa" controversia degli aeroporti.

E' il frutto dell’incontro tra i sindaci di Livorno, Luca Salvetti, Lucca, Alessandro Tambellini, Firenze, Dario Nardella, e Pisa, Michele Conti, e i rispettivi assessori con deleghe alla mobilità.

Le città di Firenze, Livorno, Pisa e Lucca hanno infatti deciso di ritrovarsi per aprire una nuova fase di collaborazione che abbia come obbiettivo finale il miglioramento del sistema dei collegamenti di area vasta e area metropolitana fiorentina, con particolare riferimento alle infrastrutture stradali e ferroviarie, ai sistemi di trasporto rapido di massa, alle nuove connessioni di mobilità leggera e sostenibile. Per questo è emerso dalla riunione di dare vita al primo piano di mobilità sostenibile che riguardi tutta la fascia costiera e la città metropolitana.

Approfondimenti

I quattro sindaci con gli assessori che hanno la delega alla mobilità e ai trasporti hanno impostato in questo primo incontro un’agenda condivisa che individui progetti e atti concreti per superare in maniera definitiva le evidenti carenze che insistono sull’asse di mobilità più importante della Regione. Il Piano di Mobilità sostenibile di area vasta e metropolitana dovrà integrarsi con il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità con l’ambizione di costituirne una punta avanzata in termini di innovazione e sostenibilità. Pertanto i sindaci hanno concordato di costituire un gruppo di lavoro tecnico coordinato dai rispettivi assessori e contestualmente di chiedere un incontro al Presidente della Regione Toscana e all’assessore regionale ai trasporti, nonché al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti del Governo, entro la fine di aprile.

Il tavolo ha inoltre condiviso un cronoprogramma che prevede ulteriori incontri da replicare in ciascuna delle città coinvolte da qui ai prossimi mesi, con la partecipazione dalle altre città interessate dal piano a cominciare da Prato e Pistoia. I punti toccati nell’incontro sono:

  • Il potenziamento e la razionalizzazione della gestione della FI-PI-LI con la disponibilità a verificare il progetto regionale di Società Toscana Autostrade, individuando un accordo con le province di Pisa, Livorno e la città metropolitana di Firenze, per valorizzare questa arteria a favore del traffico pendolare senza pedaggio, con l'obiettivo di spostare il traffico commerciale pesante sull'asse autostradale A 11.
  • L'accelerazione dei progetti di autostrade per l’Italia ASPI relativi alla A11 Firenze-Lucca a cominciare dalla terza corsia del tratto Firenze-Pistoia, dalla realizzazione dello svincolo autostradale Firenze Peretola e della progettazione dello svincolo di Lucca dalla parte est Mugnano da inserire nel nuovo piano operativo della città di Lucca, anche in relazione al collegamento del previsto asse nord-sud per la velocizzazione dei trasporti nelle aree interne e del miglior collegamento tra l'autostrada Sestri Levante- Livorno e la prevista tangenziale nord est di Pisa.
  • Il sostegno all’idea di un collegamento ferroviario veloce tra Pisa e Firenze in modo da avvicinare la costa al nodo ferroviario dell'alta velocità di Firenze.
  • La pianificazione di un collegamento metro tranvia che connetta Livorno-Pisa-Lucca anche in rapporto con il raddoppio della ferrovia tra Firenze e Lucca.
  • Il sostegno condiviso ai progetti di sviluppo dei due scali aereoportuali Galilei e Peretola in una visione integrata e complementare, facendo leva sulla operante Società Unica di Gestione, perseguendo i piani di investimenti sui due scali.
  • Il completamento delle ciclovie con ultimazione della Ciclopista Tirrenica da collegare alla Ciclopista dell’Arno e del Serchio.
  • L’infrastrutturazione digitale di tutte le connessioni ferroviarie e viarie dell’area interessata.
  • La promozione della centralità del nodo portuale di Livorno in collegamento con l’interporto e con i poli industriali lucchesi, nell'ambito del più generale quadro di collegamenti europei della rete Ten-T.
  • Il completamento del corridoio tirrenico compresa la realizzazione del lotto zero.

Ma non sono tutti contenti del fatto che tre sindaci del PD si siano incontrati con il sindaco di Pisa della Lega. Sinistra italiana ad esempio agita il sospetto che il PD toscano, in linea con quello nazionale, intenda riprodurre il modello di governo Draghi anche in Toscana: "Non è un caso che Matteo Salvini abbia convinto la Lega Toscana ad appoggiare il progetto di ampliamento dell'aeroporto di Peretola. Nel documento infatti si conferma la complementarietà dei 2 aeroporti, quello di Pisa e quello di Firenze, nonostante che il progetto di quest’ultimo sia stato più volte bocciato dalle sentenze della magistratura amministrativa.

In questo modo, i sindaci del PD siglando un patto con la Lega, non perfettamente in linea con quanto sostenuto pochi giorni fa dal segretario nazionale Letta, hanno esautorato la Giunta regionale, sull'utilizzo dei fondi del recovery fund".

Sinistra Italiana ribadisce la sua netta contrarietà all'ampliamento aeroporto di Peretola: "I fondi del Recovery plan devono servire a costruire la linea ferroviaria veloce Firenze-Pisa e la linea di mobilità dolce (ciclopedonale) Firenze –Livorno, riqualificazione della FiPiLi, la messa in sicurezza dell'Aurelia, potenziamento degli assi cartesiani delle ferrovie esistenti per il trasporto merci e tramvia veloce inserita nel sistema di mobilità regionale piuttosto che gli annunciati assi stradali nella piana di Lucca che verrebbe tagliata in due, cioè le grandi incompiute che chi governa questa regione da decenni non è riuscito a far andare avanti.

Non vorremmo che mettere sul tavolo il Recovery per tutte le grandi opere inutili sia solo un modo per fare le opere inutili che interessano al Pd (come la pista parallela) per poi scoprire che le vere opere utili (come la linea veloce Firenze-Pisa) arriveranno l'anno di poi, il giorno di mai".

Di tutt'altro avviso il Gruppo Lega in Consiglio regionale.

"Colgo con favore l'azione promossa dai Sindaci di Pisa, Firenze, Livorno e Lucca. Senza un rilancio della costa, intesa come area metropolitana, collegata dunque con quella fiorentina, la Toscana non potrà essere ricostruita ma solo restaurata" Questo il primo commento del Consigliere Giovanni Galli, che poi argomenta: "Se i Sindaci sembrano aver compreso come oggi sia inderogabile una pianificazione infrastrutturale condivisa, dall'altro lato, non mi spiego come mai, viceversa, la maggioranza in Consiglio regionale abbia respinto un mio atto di indirizzo finalizzato proprio ad integrare i progetti infrastrutturali esistenti, attuando peraltro quanto già condiviso con i propri atti di programmazione, per presentare alla Commissione Europea, attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza, un progetto organico per lo sviluppo socio economico dell'area vasta Costiera che abbracci anche i territori interni, ovvero: un collegamento ferro- tranviario, con frequenza metropolitana, per collegare il porto di Livorno, il litorale pisano, la stazione di Pisa San Rossore con le diramazioni verso l'aeroporto di Pisa, Lucca, la Versilia, Cascina, Pontedera, l'area del cuoio e la Mediavalle lucchese, oltre ad un sistema ciclabile armonico e attrezzato, senza dimenticare la riqualificazione del patrimonio architettonico e naturalistico presente in questa area."

"In questo momento particolarmente difficile - incalza il Consigliere della Lega - dal punto di vista sanitario, sociale ed economico, la politica e le istituzioni non devono perdere, quindi, l'occasione di un piano organico regionale, che in concreto significa una revisione delle priorità individuate nel PRIIM (Piano regionale integrato infrastrutture e mobilità). Ma non basta. Nell'immediato, la Toscana dovrebbe rivedere completamente il proprio contributo regionale al piano nazionale per la ripresa e resilienza, dove non c'è traccia di un progetto che guarda alla costa come area metropolitana. Basta con "l'annuncite", quindi. Basta ipotizzare l'utilizzo degli eventuali soldi europei per lo stadio di Firenze o per la tramvia , che complessivamente richiederebbero quasi 1 miliardo di euro ( lo stadio 150 Ml e la tramvia 750 ML)."

"Se i Sindaci hanno compreso le priorità, la Regione ad oggi, con gli atti che ha approvato, sembra avere, invece, poche idee e confuse. Speriamo che la Pasqua-conclude Giovanni Galli- segno di rinascita, faccia radicalmente cambiare le politiche regionali, altrimenti per la Toscana gli anni futuri non saranno quelli della rinascita, ma del progressivo declino".

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