Ponte a Niccheri: via ai lavori per il nuovo Pronto soccorso

Ospedale di Pescia: le rassicurazione del commissario azienda sanitaria. Farmaci epatite C: costi troppo alti per la Regione Toscana. Donzelli (Fratelli d'Italia): "Il governatore piazza tutti all'Estar: nomine dubbie in barba ad ogni regola. Vogliamo chiarezza"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 agosto 2015 14:18
Ponte a Niccheri: via ai lavori per il nuovo Pronto soccorso

Con l'intervento di cantierizzazione a fianco del parcheggio sono partiti a Ponte a Niccheri i lavori che, nel giro di 163 settimane, porteranno alla realizzazione del nuovo Pronto soccorso dell’Ospedale Santa Maria Annunziata, la cui inaugurazione è prevista fra 2017 e 2018, ed a cui faranno subito seguito il completamento del nuovo ingresso e, nel settembre 2018, la ristrutturazione della radiologia e le opere di sistemazione esterna. I terreni su cui si sta intervenendo sono stati dati dal Comune di Bagno a Ripoli in concessione temporanea alla Asl 10.

La convenzione è stata firmata a maggio dal sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini e dal direttore generale Asl, ora commissario Asl Toscana Centro, Paolo Morello Marchese. Il nuovo Dea di Ponte a Niccheri avrà una superficie di oltre 2.800 mq e sarà oltremodo rinnovato e basato sulle più moderne tecnologie e concezioni del pronto soccorso. Il nuovo ingresso sarà ampio circa 1.800 mq e comprenderà un’area per i servizi di accoglienza e una per quelli commerciali (bar con tavolini esterni, edicola, etc.). Oltre ai due nuovi edifici l’intervento prevede pure un maggior comfort generale della struttura, con la ristrutturazione della radiodiagnostica, la realizzazione di una nuova centrale tecnologica e la riorganizzazione dei percorsi e delle aree esterne per un ospedale che con i suoi 300 posti letto, 17.000 ricoveri nel 2014, la forte vocazione oncologica, lo sviluppo dell’ortopedia, la ripresa significativa dell’attività chirurgica, conferma il suo ruolo strategico nella mappa della sanità toscana. L’investimento complessivo previsto è di circa 23 milioni di euro: 12 da fondi Asl e 11 da finanziamenti statali. Sono state più di 37.000 le persone che lo scorso anno si sono rivolte al Pronto soccorso dell’Annunziata, con una percentuale di ricoveri del 21,2%. “Siamo molto soddisfatti - dichiara il Sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini -.

Nel segno della concretezza è partito uno dei più importanti investimenti di questi anni per Bagno a Ripoli e per l'intera area fiorentina e del Sudest, che cambierà il volto della struttura di Ponte a Niccheri inaugurata nel maggio 1980 e darà una migliore e più efficace risposta sanitaria nel territorio dell'area Sudest di Firenze”. “L’impegno - aggiunge Emanuele Gori, vice commissario della Asl 10 - è portare a termine i lavori nei tempi previsti e garantire, insieme alle grandi opere in programma anche a Santa Maria Nuova e a Torregalli, un’offerta completa nella sanità ospedaliera di Firenze, a fianco di Careggi”.

L’incontro nei giorni scorsi è stata l'occasione per il commissario dell’Azienda sanitaria dell’area vasta centro – quella che raggruppa le Asl di Pistoia, Prato, Empoli e Firenze – Paolo Morello Marchese per dare le opportune rassicurazioni al sindaco di Pescia Oreste Giurlani riguardo il futuro dell’ospedale della Valdinievole ed in particolare all’inconsistenza delle voci strumentali che parlano di una futura dismissione del presidio. Rassicurazioni che il sindaco Giurlani ha apprezzato evidenziando l’importanza del confronto fra istituzioni.In particolare nel corso della riunione operativa richiesta dal sindaco – che alla Regione e alla nuova Ausl ha fornito con una lettera il quadro completo delle questioni da affrontare per l’ospedale pesciatino – il dottor Morello ha evidenziato che la sospensione negli ultimi 10 giorni, dal 23 luglio per l’esattezza, delle angiografie, garantendo ai pazienti quell’esame in trasferta a Pistoia, è dettata solo dai tempi amministrativi necessari alla gara per l’acquisto di una nuova tecnologia al servizio della macchina.

Per cui, è solo in attesa dell’istallazione che i pazienti sono costretti a trasferirsi nell’ospedale del capoluogo.Il commissario ha anche ribadito che l’obiettivo è quello della sostituzione del macchinario ormai obsoleto e che precise rassicurazioni circa l’arrivo di finanziamenti specifici per questo acquisto sono giunte dall’assessore alla salute Stefania Saccardi. Al sindaco Giurlani il dottor Morello ha anche riferito riguardo l’impegno a procedere nella ristrutturazione di ostetricia e ginecologia e nella individuazione, ancor prima dell'inizio dei lavori, di soluzioni temporanee che comunque garantiranno sia la sicurezza della sala parto che il funzionamento del reparto, in attesa dell’attuazione di un progetto più ampio e già avviato del blocco destinato alle nascite.

Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha fatto sapere nei giorni scorsi di avere inviato una denuncia alla Procura della Repubblica e all'Antitrust contro alcune aziende farmaceutiche perche' non hanno partecipato (tranne una) a delle gare regionali per un farmaco in grado di curare l'epatite C. Farmaco molto costoso in Italia e nel mondo, i cui limiti massimi posti dalla Regione, non sono sembrati interessanti per chi produce questo farmaco, e anche chi vi ha partecipato ha presentato condizioni economiche superiori facendo riferimento ai costi fissati dall'Aifa/Ministero Salute.

Alla base c'e' quindi anche un diverso approccio economico e sociale della Regione Toscana rispetto al ministero. Immaginiamo che per entrambi economicamente convenga spendere per un farmaco che non continuare a tenersi questi malati senza curarli (e spendere non si sa quanto e fino a quando). Il ministero, visti i costi, fa delle graduatorie per chi puo' essere curato, o meno. Per il presidente Rossi, invece, tutti i malati devono essere curati, e quindi il prezzo d'acquisto del farmaco deve essere piu' abbordabile.

“All’Estar, il nuovo carrozzone regionale che sostituisce le Estav locali per le procedure degli acquisti, Enrico Rossi porta al completo la squadra dirigenziale che fu all'ASL di Siena ai tempi in cui il direttore generale era la sua attuale moglie Laura Benedetto. Su questa storia vogliamo vederci chiaro”. Così il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Giovanni Donzelli, che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione in Consiglio regionale. “Il direttore generale è Niccolò Pestelli, quello amministrativo Roberta Volpini, mentre Silvia Zanchi coordina le procedure concausali dell’ente: tutti incarichi da ex all’Usl di Siena - sottolinea Donzelli - ora il governatore piazza pure Paolo Franchi, già dirigente della Usl di Siena, e che ha sostituito per un periodo la direttrice Volpini.

A Franchi viene assegnato un incarico ad hoc di ‘Coordinamento dell’area servizi al personale’, nonostante un direttore generale e un direttore amministrativo ci siano già". “Tra l’altro - prosegue il capogruppo di Fratelli d’Italia - su questa nomina permangono i dubbi relativi al curriculum di Franchi, che non ha i requisiti di legge per ricoprire quell’incarico. Gli intrecci sanitari intorno all’azienda sanitaria di Rossi, dopo i guai di bilancio, non sono affatto finiti - conclude Donzelli - vogliamo che Rossi ci spieghi la ratio di queste nomine”.

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