Inflazione a novembre: la più alta a Pistoia, la più bassa a Lucca

Alla Capp Plast di Campi Bisenzio 800 euro di bonus ai dipendenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 dicembre 2022 14:32
Inflazione a novembre: la più alta a Pistoia, la più bassa a Lucca

L’inflazione rallenta nel mese di novembre ma non in tutte le province. E’ una Toscana a due marce quella fotografata dalle stime definitive dell’Istat che fissa il livello medio dell'inflazione in regione al 12% (-1,6% rispetto ad ottobre) contro una media nazionale dell’11,8%: i livelli più alti si registrano a Pistoia (13%) e Grosseto (12,7%). I più bassi a Livorno (11,4%) e Lucca (11,3%). Stabili invece i prezzi dei prodotti alimentari (14%) anche se con molte differenze tra territorio e territorio con il carrello della spesa che risulta più caro per le famiglie delle provincie di Grosseto (16,2%), Pistoia (16,1%) e Massa Carrara (15,7%) con le verdure in aumento del 14,8% e la frutta del 6,9%.

A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base delle dei dati Istat sull’inflazione a novembre. “Il tasso d’inflazione generale scende a novembre in quattro province, Lucca, Pisa, Arezzo e Siena ma cresce ancora rispetto al mese prima a Massa Carrara, Pistoia, Livorno, Firenze mentre resta stabile a Grosseto. – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana – Ciò che è certo è un incremento, per ogni famiglia di 674 euro all’anno per acquistare pane, latte, verdure, carne e formaggi.

Incrementi che hanno condizionato inevitabilmente anche le festività dei toscani differenziando notevolmente la loro capacità di spesa per mettere in tavola pranzi e cene e che hanno aggravato la situazione economica di molti nuclei in una regione dove oltre 100 mila famiglie si trovano in condizione di povertà relativa. E’ però ancora presto per capire se la rotta si sia effettivamente invertita e se questo trend sarà duraturo ed omogeneo nei prossimi mesi”.

L’inflazione ha costretto molti toscani, 8 su 10 (81%), a prendere l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti da effettuare per mettere sotto controllo le spese d’impulso, evitando di farsi guidare troppo dalla molteplicità di stimoli che sono attivati nei punti vendita. Cambiano anche i luoghi della spesa con il 72% dei toscani che si reca e fa acquisti nei discount, mentre l’83% punta su prodotti in offerta, in promozione secondo l’analisi Coldiretti/Censis.

Per difendersi i toscani infatti – sottolinea Coldiretti Toscana – vanno a caccia dei prezzi più bassi anche facendo lo slalom nel punto vendita, cambiando negozio, supermercato o discount alla ricerca di promozioni per i diversi prodotti. Accanto alla formula tradizionale del 3×2 ed ai punti a premio – precisa Coldiretti Toscana – si sono moltiplicate e differenziate le proposte delle diverse catene per renderle meno confrontabili tra loro e più appetibili ai clienti: dalle vendite sottocosto che devono seguire regole precise ai buoni spesa.

Approfondimenti

 In questi giorni è stato sottoscritto per tutti i dipendenti diretti e lavoratori somministrati (oltre 200 persone in tutto), occupati sia nello stabilimento di Campi Bisenzio (Fi) sia in quello di Prato, un accordo fra la Direzione Aziendale, le rappresentanze sindacali interne e la Filctem CgilL di Firenze, che tenta di dare risposta immediata agli aumenti dei prezzi al consumo dell'energia e delle utenze in generale che stanno minando il potere di acquisto delle retribuzioni, peggiorando così la vita delle persone che per vivere devono lavorare e, contemporaneamente, hanno mutato lo scenario in cui l'azienda si muove modificando notevolmente le condizioni relative ai costi e al mercato, peggiorando pertanto i margini da essi derivati.

Dice Adriano Baldi, storico presidente della Capp Plast: “La nostra è un’azienda grande, organizzata e strutturata, dove la gestione e i sentimenti che la animano sono come quelli di una grande famiglia; preso atto della situazione congiunturale economica, consapevoli dell’importanza di valorizzare il capitale umano di ogni lavoratore e delle normative in essere, ha deciso di condividere con chi ha contribuito al proprio successo un bonus di 800 euro, dopo il tempo segnato dal covid e dalle difficoltà ad esso collegate, dal caro bollette, dal rincaro del prezzo del metano, dall’inflazione, dall’incremento dei tassi sui mutui che hanno pesantemente ridotto il potere di acquisto delle famiglie”.

“Per le ragioni descritte e la continua oscillazione dei prezzi dell'energia anche su base settimanale ormai - dichiara Alessandro Lippi della Filctem Cgil - ci è stato davvero impossibile, e malgrado tutti gli sforzi messi in campo, individuare dei parametri veri e attendibili che ci permettessero di concordare un premio di risultato, e quindi abbiamo deciso di optare su un accordo ponte del valore complessivo di 800 euro netti erogati in bonus spesa e carburante, immediatamente esigibili e in grado, seppur parzialmente, di dare un aiuto concreto alle persone che rappresentiamo”.

Nell'intesa generale sono stati inoltre previsti un allargamento del diritto alla richiesta di anticipo del Tfr da parte delle maestranze e l'impegno, inoltre, a ritrovarsi nei primi mesi del 2023 per riprendere quel percorso virtuoso che consenta di redistribuire la ricchezza prodotta, tramite il premio di risultato.

“Tutto quanto sopra descritto - continua Lippi - dimostra come le buone relazioni sindacali siano un valore aggiunto per la soluzione dei problemi che non sono solo dentro alle aziende, ma spesso provengono dall'esterno anche in maniera speculativa. L’intesa dimostra inoltre che, malgrado le differenze su interessi a volte contrapposti, che ovviamente ci sono, considerare il capitale umano non solo come un costo, ma come una ricchezza, fa bene alle aziende serie e alle persone che vi lavorano”.

L’inflazione a novembre in Toscana

AreaInflazione generale Inflazione alimentare
TOSCANA12% 14%
Lucca11,4% 11,8%
Massa Carrara12,3%15,7%
Pistoia13% 16,1%
Firenze12,4% 13,9%
Livorno11,3% 13,5%
Pisa11,5% 13,3%
Arezzo12,1% 14,4%
Siena12,3% 13,6%
Grosseto12,7% 16,2%
ITALIA11,8%

13,7% 

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