Firenze celebra gli 80 anni di Confcommercio: un ruolo centrale

Salone dei 500 gremito per l’evento dedicato alla storia e al futuro del terziario fiorentino. La ricostruzione storica

Redazione Nove da Firenze
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26 Novembre 2025 15:43
Firenze celebra gli 80 anni di Confcommercio: un ruolo centrale

Firenze al centro della storia economica nazionale: fu proprio nel capoluogo toscano, nel febbraio 1946, che la giovane Confcommercio nazionale — nata a Roma solo pochi mesi prima, il 29 aprile 1945 — riuscì a riunire le diverse anime del commercio italiano, ricomponendo la frattura fra Nord e Centro-Sud e diventando così la “capitale” morale e operativa del settore.

A ricordarlo ieri (25 novembre 2025) è stato il direttore generale di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni, durante le celebrazioni per gli 80 anni della Confederazione a Firenze. Un anniversario ospitato nello stesso luogo che accolse la storica riunione di ricomposizione: il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, gremito di imprenditori e imprenditrici associati, insieme a rappresentanti delle istituzioni e del mondo politico, economico e sociale.E il ruolo di Firenze resta tutt’oggi centrale per Confcommercio: nel logo dell’associazione campeggia ancora l’Aquila di Calimala, antico simbolo dei mercanti fiorentini, che richiama una tradizione imprenditoriale fondata su competenza, fiducia e servizio.

L’iniziativa a Palazzo Vecchio è servita a fare il punto sulla storia e sul presente dell’associazione di categoria, che guarda al futuro forte del suo ruolo di rappresentanza e di quasi 9mila associati nella sola provincia di Firenze, 11mila sommando quelli delle organizzazioni afferenti al sistema Confcommercio, come Federalberghi o Fit.

Questa non è solo una celebrazione, ma un passaggio di testimone. Siamo eredi di una storia grande e siamo pronti a scriverne un’altra», ha detto il direttore generale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni nel suo intervento. Nella sua ricostruzione storica Marinoni ha ricordato due grandi presidenti del passato della Confcommercio fiorentina: Sergio Casaltoli, eletto nel 1956 alla guida della Confederazione nazionale, e Valentino Giannotti, che nella veste di presidente della Società dell’Aeroporto di Firenze si batté per gettare le basi del suo sviluppo. Marinoni ha evidenziato poi la forte crescita associativa degli ultimi anni, “frutto di un lavoro quotidiano, sul campo, al servizio delle imprese”.

A Firenze il commercio non è mai stato soltanto commercio: è relazione, comunità, progresso”, ha sottolineato il presidente attuale dell’associazione di categoria fiorentina Aldo Cursano. Un’eredità che arriva dalle corporazioni, “che ci hanno lasciato lo spirito del bello, del ben fatto, della creatività e dell’accoglienza”. Cursano ha lanciato un appello forte in merito alle criticità che il settore sta vivendo: “se non interveniamo, entro il 2035 in Toscana sparirà un quarto delle attività di vicinato. Una città senza commercio è una città senza cittadini”. E ha ribadito che il terziario deve essere riconosciuto come un bene pubblico: “non chiediamo privilegi. Chiediamo condizioni che ci permettano di continuare a fare il nostro mestiere e il nostro servizio alla comunità”.

Ad aprire le celebrazioni, in collegamento da Milano, il presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia Carlo Sangalli: “quella dei nostri fondatori nel 1945 è stata una scelta moderna e coraggiosa, fondata sul principio di libera partecipazione e libera iniziativa economica, esercitata con la responsabilità di non guardare solo al proprio interesse – ha ricordato Sangalli - Oggi sottoscriviamo i più grandi contratti collettivi nazionali di lavoro, siamo l’organizzazione datoriale più grande e radicata nel paese, valorizziamo quel modello di vita e di lavoro che dà forma alle nostre città ai territori e alle qualità del vivere comune”.

A portare i saluti istituzionali la Sindaca di Firenze Sara Funaro, che ha sottolineato il ruolo dei commercianti come interlocutori affidabili delle amministrazioni, perché hanno il polso della città;il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che ha richiamato il valore della rete economica fiorentina come motore di sviluppo e come patrimonio identitario e culturale della Toscana. In collegamento da Bruxelles, l’eurodeputato Dario Nardella. Sul palco anche Padre Bernardo Gianni, abate di San Miniato al Monte, e Marisa Tiberi, presidente della Fondazione Orlando, nata in seno alla Confcommercio, che ha erogato oltre 240mila euro a sostegno di più di cento imprese fiorentine colpite dalle alluvioni degli ultimi due anni e dall’esplosione del deposito Eni di Calenzano.

A chiudere il pomeriggio, il regalo di Confcommercio ai suoi associati: il concerto di Nada, artista toscana e icona della musica italiana, con la sua voce inconfondibile e il suo spirito ribelle. Nada si è esibita accompagnata dal chitarrista Andrea Mucciarelli proponendo una vibrante reinterpretazione acustica dei brani più celebri del suo repertorio.

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