Casa di prostituzione: chiuso centro massaggi a Firenze

Arrestata la titolare per “gestione di una casa di prostituzione” e “sfruttamento della prostituzione”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 febbraio 2019 13:43
Casa di prostituzione: chiuso centro massaggi a Firenze

Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Comando Provinciale di Firenze hanno arrestato, in flagranza di reato, la titolare di un centro massaggi fiorentino, una cittadina di origini cinesi 43enne residente a Empoli, per i reati di “gestione di una casa di prostituzione” e “sfruttamento della prostituzione” la quale, su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Firenze, Dott. Giacomo Pestelli, è stata reclusa presso il carcere di Firenze Sollicciano.

Il provvedimento assunto dalle Fiamme Gialle del 2° Nucleo Operativo Metropolitano del Gruppo di Firenze è stato motivato dalla scoperta che la menzionata cittadina cinese, dietro la gestione di un centro massaggi, conduceva invece una vera e propria “casa di appuntamenti”, che aveva allocato in un appartamento nella zona di Firenze – Novoli. In effetti, all’interno di questi locali alcune giovani ragazze, tutte di origini cinesi, offrivano prestazioni sessuali con un bene preciso “tariffario”, venendo a loro volta retribuite per ogni ora di “attività” solo per pochi euro.

I Finanzieri sono riusciti ad individuare il falso centro massaggi partendo dal monitoraggio di alcuni siti internet che pubblicizzavano massaggi definiti “sensitivi ed avvolgenti” accompagnati da foto di ragazze con indosso abiti intimi molto succinti. 

Le successive attività di appostamenti ed i riscontri diretti delle persone che usufruivano di tale struttura di “beauty farm” hanno confermato le illecite attività svolte che sono state poi avvalorate a seguito dell’accesso diretto dei militari.

I locali del centro massaggi sono stati posti sotto sequestro unitamente a € 3.000 in contanti e 4 cellulari, rinvenuti a seguito della perquisizione dei locali.

Le attività delle Fiamme Gialle proseguiranno al fine di ricostruire il reale volume d’affari, proponendo così all’Amministrazione finanziaria la tassazione dei proventi derivanti da tale attività illecita.

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