La tv al tempo del web 2.0

Venerdì 16 novembre, alle 17,30, la presentazione del saggio dell’autore televisivo Maurizio Gianotti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 novembre 2012 14:02
La tv al tempo del web 2.0

Come cambia oggi la Tv? E quale sarà la Tv del futuro? A queste domande risponde il saggio “La Tv al tempo del web 2.0” (Armando Editore) di Maurizio Gianotti, autore televisivo, che in passato ha messo la propria firma su programmi storici come “Non è la Rai”, “Forum” ed attualmente è capo-autore di “Uno Mattina” e docente presso la Link Campus University, la Luiss e il Rai Lab. Grazie alla diffusione di nuovi strumenti, come smartphone, palmari, tablet, e alla possibilità di comunicare e condividere contenuti audiovisivi in tempo reale, sono gli stessi cittadini a formare una sempre più vasta comunità di reporter.

E’ questo che cambia in maniera decisiva il modo di fare televisione e che, secondo Gianotti, ci porta verso un a nuova forma di tv, in cui cittadini e professionisti collaborano e dove tutti possono partecipare alla Tv del futuro. Un’idea che vede Tv, nuovi media e web come alleati e non come elementi contrapposti. Il libro, sarà presentato in Consiglio Regionale della Toscana venerdì 16 novembre (ore 17,30), nella Sala Gigli di Palazzo Panciatichi. Interverranno insieme all’autore, il Prof.

Carlo Sorrentino, docente di Sociologia della Comunicazione dell’Università di Firenze e il consigliere regionale Enzo Brogi. “Stiamo passando dal telecomando al mouse, anche la televisione deve cambiare. L’evoluzione tecnologica e del web, divenuto negli anni sempre più social, hanno cambiato tempi e modi della comunicazione” – dichiara Brogi – “Gli strumenti di oggi moltiplicano la possibilità di partecipazione dei cittadini, e la Tv è chiamata a integrarsi con essi, a confrontarsi col cambiamento e a sfruttarne le potenzialità.

Basti pensare a un caso esemplare come quello della Primavera Araba, in cui abbiamo visto le immagini partire dai video degli smartphone, rimbalzare sui social network e poi approdare nelle tv di tutto il mondo”. Nicola Secciani

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