Ferrovie dello Stato licenzia Riccardo Antonini

Il ferroviere e consulente di parte civile nell’incidente probatorio disposto per l’inchiesta in merito alla strage di Viareggio, è stato licenziato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2011 19:47
Ferrovie dello Stato licenzia Riccardo Antonini

Riccardo Antonini, il ferroviere che aveva accettato l'incarico di consulente di parte civile nell’incidente probatorio disposto per l’inchiesta in merito alla strage di Viareggio, avvenuta due anni fa, è stato licenziato da Ferrovie dello Stato. Antonini, già consulente di un parente di una vittima della strage, e poi, alla morte di questo, della Filt-Cgil provinciale di Lucca 9, era già stato sanzionato con dieci giorni di sospensione dal lavoro. Secondo R.F.I.

la condizione di dipendente delle ferrovie avrebbe posto Antonini in una situazione di evidente conflitto di interessi con l’azienda; il protrarsi di questa condizione avrebbe poi fatto scattare il licenziamento. La Filt-Cgil provinciale di Lucca esprime solidarietà al compagno Riccardo Antonini, a cui darà tutto il proprio possibile sostegno sindacale e legale. Questo inqualificabile atto della dirigenza di F.S. colpisce non solo il lavoratore licenziato, i ferrovieri, il sindacato, ma offende nuovamente una città già profondamente colpita come Viareggio, che attende con dignità e fermezza, da oltre due anni, la verità e la giustizia.

“Tutta la mia vicinanza umana e politica – dichiara il Consigliere Regionale Mauro Romanelli - al ferroviere Riccardo Antonini, licenziato in tronco da Ferrovie dello Stato, “colpevole” di aver svolto un ruolo di consulente tecnico per i familiari delle vittime della strage di Viareggio del 2009”. “Alla fine, dopo un’escalation di diffide e contestazioni disciplinari, è stato punito nel modo più grave un uomo che, generosamente e gratuitamente, si era posto al fianco di quei suoi concittadini, che, nella terribile notte del 29 giugno di due anni fa, persero tutto e che ancora attendono un briciolo di giustizia”. “Sulla vicenda – continua il Consigliere Regionale - ero già intervenuto ad agosto, chiedendo alla Regione di contribuire ad una risoluzione positiva della vertenza, svolgendo così un ruolo di doveroso e virtuoso appoggio alle famiglie delle vittime e alla ricerca della verità sulla strage.

Sono molto amareggiato del fatto che il Governo Regionale e anche il Presidente non abbiano ritenuto di fare niente.” “Ma ancora una volta Ferrovie dello Stato - continua Romanelli - si trincera dietro formalismi aziendali, si appella a presunti codici etici, dimenticando che, di fronte all'enorme gravità della vicenda, bisognerebbe sempre ritenere prevalente il diritto per qualunque cittadino e lavoratore, pur nel rispetto delle regole, di avere libertà di opinione, di cronaca e di critica, come recitano la Costituzione e la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo”. “Mi chiedo poi come è possibile che sia stato ritenuto accettabile che il consulente del Gip nel processo sia un ex consulente proprio delle Ferrovie dello Stato: domanda che non mi pongo soltanto io, ma che si pone anche il PM che ne ha richiesto, senza ottenerla, la ricusazione”. "La decisione di Trenitalia di licenziare Riccardo Antonini è gravissima.

Se in questo paese ci fosse ancora un governo, il ministro Matteoli avrebbe dovuto convocare all'istante Mauro Moretti" Così il senatore Andrea Marcucci (Pd) giudica il licenziamento del ferroviere consulente di parte civile nell' incidente probatorio per l'inchiesta sulla strage alla stazione di Viareggio. "L'amministratore delegato Mauro Moretti ha compiuto una scelta che suona come irrevocabile, non si può fare la guerra ad una città che pretende giustizia per il disastro che l'ha colpita-prosegue il parlamentare- mi auguro che qualcuno a Palazzo Chigi sia in grado di richiamare all'ordine Trenitalia.

Da parte mia naturalmente totale solidarietà ad Antonini e ai familiari delle vittime"

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