E' ancora polemica sulla mostra di Damien Hirst in Palazzo Vecchio

Il Pdl ha presentato due mozioni: la prima per invitare il sindaco a ritirare le deleghe all’assessore alla cultura Giuliano da Empoli; la seconda per non concedere alla società organizzatrice l’utilizzo delle sale di Palazzo Vecchio.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 novembre 2010 19:46
E' ancora polemica sulla mostra di Damien Hirst in Palazzo Vecchio

Ancora polemiche sulla prevista mostra “For the Love of God” dell’artista inglese Damien Hirst negli spazi museali di Palazzo Vecchio. Dopo lo scontro tra l’assessore da Empoli e il gruppo PdL in Consiglio comunale, è oggi un articolo uscito su ‘Il Giornale della Toscana’ a spingere i consiglieri del centrodestra alla presentazione di due distinte mozioni: la prima per invitare il sindaco a ritirare le deleghe all’assessore alla cultura Giuliano da Empoli; la seconda per non concedere alla società organizzatrice l’utilizzo delle sale di Palazzo Vecchio. “Dall’articolo – hanno dichiarato i consiglieri – emerge che il 90% delle quote della società organizzatrice, Arthemisia Group, sono detenute dalla società S’Invera srl, a sua volta controllata da due società fiduciarie”.

“Considerato che molti possono trovare utile l'intervento di società fiduciarie, allo scopo di evitare che il proprio nome venga reso noto dalle visure camerali – scrivono i consiglieri nella prima mozione –; visto che il curatore della mostra organizzata da Arthemisia Group srl è Francesco Bonami, che insieme all’Assessore da Empoli è nel comitato promotore dell’Associazione Italia Futura; visto la Legge n94 del 15 luglio 2009 norme in materia di Sicurezza e contrasto alla criminalità organizzata e considerato che il principio ispiratore della gestione della cosa pubblica deve essere la trasparenza, ritenuto grave il comportamento dell’Assessore da Empoli si invita il sindaco a ritirargli le deleghe”. Nel secondo atto presentato, invece, si invita il sindaco, per le stesse motivazioni legate alla trasparenza dei rapporti con gli organizzatori, a non concedere l’uso degli spazi museali di Palazzo Vecchio.

(fdr)

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