Tra viola e nerazzurri il pareggio della sportività

Viola a sorpresa senza Gilardino titolare, in vantaggio con Keirrison, Inter in rimonta nella ripresa con Milito ed Eto'o, nel finale la rete di Kroldrup. Finisce in parità, un risultato che serve poco ma decide il campo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 aprile 2010 01:46
Tra viola e nerazzurri il pareggio della sportività

L'ex presidente viola Andrea Della Valle che presto tornerà formalmente alla guida della squadra restituisce al mittente le accuse di un possibile accordo sotto banco tra le due formazioni "Abbiamo risposto sul campo a chi pensava male" Prandelli schiera una formazione titolare in cui spiccano le assenze di Zanetti, Vargas, Marchionni ed anche Gilardino che resta in panchina. Spazio a Comotto e Pasqual sulle fasce con Felipe in stand-by al fianco di Mantolivo c'è Bolatti, rientra Gobbi dalla squalifica, spazio al giovane Keirrison unica punta, per il resto i soliti gladiatori con capitan Montolivo highlander dei minuti giocati. Parte bene l'Inter che colpisce un palo con Milito a pochi minuti dal fischio d'inizio decretato da Bergonzi e si conferma squadra corazzata, Pandev e Milito dal primo minuto, con Eto'o ed anche Sneijder c'è, mentre Zanetti fa il terzino. La Fiorentina esce bene e sfrutta lo sbilanciamento offensivo dell'Inter con le ripartenze.

Continui capovolgimenti di fronte, si corre molto sulle fasce, ottima prova di Montolivo che al decimo inventa per Comotto la cui sponda trova Keirrison lesto a mettere in rete per l'1 a 0 che manda in visibilio il Franchi. Diverse occasioni per entrambe le squadre, nel confronto tra portieri ne esce meglio Frey contro un Julio Cesar piuttosto morbido e spesso impreparato. I viola non riescono a raddoppiare e questo tiene l'intero match in bilico con l'Inter spregiudicata e poco ferrea nelle retrovie ed una Fiorentina che imbastisce ottimamente ma non mette la firma sulla trama creata. Nella ripresa fuori Pasqual e dentro Felipe per coprire maggiormente, poi sarà la volta di Gilardino per Keirrison che ha svolto ottimamente il proprio ruolo, ma non ha nelle gamber l'intera partita.

Subito pericoloso il bomber che non ha però il suo guizzo magico. De Silvestri rileva poi un applauditissimo Santana che ha speso molto correndo su tutti i palloni e facendo grande lavoro di collegamento tra i reparti. I gigliati sprecano la superiorità numerica nel contropiede, rallentano anziché accelerare le ripartenze e vanificano così le occasioni più ghiotte contro una squadra che si dimostra debole se attaccata in maniera decisa con incursioni mirate. Maicon serve a Milito il cross che lo libera davanti a Frey ed è il pareggio, prevedibile conoscendo l'Inter e che poteva essere nell'aria visto il ritorno dei nerazzurri fattosi più insistente sotto la porta difesa da Frey. La Fiorentina resta concentrata e continua a giocare, ma i ragazzi di Mourinho affondano con il potenziale realizzativo avanzato che può contare sull'ingresso di Balotelli che offre il pallone giusto ad Eto'o per il raddoppio nerazzurro. Scende in campo a questo punto il cuore e dopo solo un minuto dal raddoppio, l'ennesimo angolo per i padroni di casa calciato da Montolivo pesca in area Kroldrup che agguanta il pareggio. Un risultato che tiene entrambe le squadre legate al palo e non consente di prendere terreno sulle dirette avversarie.

I nerazzurri sono sotto la pressione costante della Roma, dove, c'è da scommetterci, il risultato del Franchi, non è dispiaciuto molto. Nessun 'biscotto', a chi di dovere mostrare di poter fare colazione dei propri avversari diretti con il benestare del terreno di gioco a suon di partite vinte e della stessa sportività mostrata in campo dalle due future rivali di Coppa Italia, già perché poi, restando in cucina, si è trattato solo di un antipasto rispetto al match di martedì sera in cui oltre al trofeo nazionale ci sarà sul piatto la possibile carta di accesso all'Europa. Chissà se Prandelli potrà contare sull'intero organico lasciato a riposo, il mister stesso a fine gara ammette "Su Vargas non so se sarà dei nostri martedì, non lo so davvero, lo ammetto" di certo c'è una ottima prestazione da parte del collettivo e la volontà di non lasciar scivolare via una stagione importante e densa di appuntamenti, spesso onorati con il bel gioco, senza dimenticare, come ha detto Andrea Della Valle "cerchiamo di non guardare alle due squadre che si contendono la semifinale di Champions" Lione e Bayern Monaco, squadre che la Fiorentina ben conosce per averle affrontate e battute, rimanendo poi però ad osservare fuori dai giochi. di Antonio Lenoci

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