Varlungo: approvata la variante per il sottopasso tra lungarno Dalla Chiesa e via Spadaro

Redazione Nove da Firenze
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30 marzo 2009 19:24
Varlungo: approvata la variante per il sottopasso tra lungarno Dalla Chiesa e via Spadaro

Firenze, 30 Marzo 2009- Via libera definitivo del consiglio comunale alla variante del Piano regolatore necessaria per la realizzazione del sottopasso di collegamento tra lungarno Dalla Chiesa e via Spadaro (oltre la ferrovia Firenze-Roma). Sottopasso che fa parte del prolungamento del ponte del Varlungo. L'opera è inclusa in un progetto più vasto di completamento del sistema viario di collegamento tra il casello di Firenze Sud dell'autostrada A1 e la viabilità primaria delle zone sud ed est di Firenze denominato "Asse di penetrazione di Varlungo", che comprende il raccordo autostradale Firenze Sud, il Ponte di Varlungo, viale Dalla Chiesa e viale Verga.

Il sottopasso fino a via Spadaro è uno degli interventi previsti per il miglioramento della viabilità di Firenze contenuto nell'accordo procedimentale sottoscritto nella conferenza di servizi del 1999 relativa al nodo fiorentino dell'Alta velocità. Il progetto definitivo dell'opera, elaborato da Italferr, è stato presentato agli enti interessati nel luglio 2001 e poi perfezionato sulla base delle indicazioni e prescrizioni emerse in conferenza dei servizi. Rfi (Rete ferroviaria italiana) quindi pagherà il tunnel: onere previsto 19 milioni di euro.

Per quanto riguarda il completamento del ponte di Varlungo, il consiglio comunale invece approvato una mozione, promossa dalla commissione urbanistica, con la quale viene richiesto agli uffici comunali di sviluppare una nuova soluzione che consenta "il mantenimento del collegamento tra le due sponde dell'Arno al livello inferiore del ponte e la connessione tra i lungarni di riva destra e il futuro sottopasso di collegamento con via della Chimera/via Spadaro". Questa nuova soluzione, il cui schema preliminare è stato predisposto dalla direzione nuove infrastrutture del Comune e che è definita sulla base di un ordine del giorno approvato dal consiglio comunale il 4 giugno 2007, consentirebbe ai veicoli provenienti dal casello di Firenze sud dell'autostrada A1 di impegnare il futuro sottopasso direttamente dalla carreggiata superiore del ponte di Varlungo tramite uno svincolo "a cappio" da realizzarsi in riva destra d'Arno.

Il vantaggio di questa soluzione è quello di non perdere l'attuale collegamento diretto tra le due sponde del fiume al livello inferiore del ponte; questa ipotesi inoltre potrebbe, se supererà tutte le verifiche tecniche, rendere non necessaria la soluzione studiata negli anni scorsi che prevedeva due rampe di salita e discesa dal raccordo Marco Polo all'altezza di via di Villamagna. La nuova ipotesi sarà sottoposta alla società Autostrade per l'Italia, cui spetta la progettazione esecutiva e la realizzazione del completamento del ponte di Varlungo nell'ambito del pacchetto di opere incluso nell'accordo per la realizzazione della Terza corsia autostradale.
«La delibera approvata questo pomeriggio dal consiglio comunale sancisce la retromarcia dell'amministrazione di centrosinistra sul viadotto di Varlungo».

Lo ha detto Giovanni Donzelli (AN-PdL). «Questa scelta - ha aggiunto - è stata imposta alla maggioranza dalla volontà di cittadini e opposizione di centrodestra che già nel 2007, al Quartiere 3, avevano fatto bocciare il progetto originario». «Quest'ultimo - hanno ricordato Donzelli e i consiglieri al Quartiere 3 Paolo Poli , Giovanni Gandolfo e Matteo Calì - prevedeva l'innesto di rampe autostradali in Via Villamagna, con effetti devastanti per diversi aspetti, vedi la vicinanza della scuola Kassel frequentata quotidianamente da centinaia di bambini, il parco dell'Anconella e l'accesso alla zona della Nave a Rovezzano».

«E' una vittoria della città e dell'opposizione - hanno aggiunto gli esponenti dell'opposizione - nel 2007 avevamo presentato quattro atti. Due anni dopo, grazie anche alle numerose proteste dei genitori della scuola Kassel e della parrocchia locale, l'amministrazione ha fatto retromarcia. Se la giunta ascoltasse maggiormente i cittadini potremmo evitare tanti errori e spreco di denaro».
"La nuova soluzione ipotizzata in via preliminare per il completamento del ponte di Varlungo è frutto di molti contributi, ma i consiglieri di centro destra non hanno mai votato a favore degli atti presentati su questo argomento".

È quanto dichiara Antongiulio Barbaro, presidente della commissione urbanistica, a margine della discussione sul completamento del ponte di Varlungo. "Mi corre l'obbligo, senza alcuna vena polemica, di far presente che la nuova soluzione ipotizzata in via preliminare per il completamento del ponte di Varlungo è frutto di molti fattori e contributi politici. Tuttavia, l'avvio formale per il ripensamento della soluzione tecnica che prevedeva le rampe di approdo su via di Villamagna è stato determinato dall'ordine del giorno 465 del 4 giugno 2007, promosso dal sottoscritto, che fu approvato con i voti favorevoli dei consiglieri della maggioranza di centrosinistra e dell'opposizione di sinistra, mentre votarono in modo contrario i consiglieri del centrodestra".

La mozione promossa dalla commissione urbanistica e votata nella seduta di oggi, "una mozione - aggiunge Barbaro - che continua l'approfondimento avviato nel giugno 2007 e con cui si chiede di proseguire il lavoro tecnico degli uffici comunali a partire dalla nuova soluzione che ipotizza la realizzazione di particolari rampe di raccordo in riva destra d'Arno" e che "è stata approvata con i soli voti del centrosinistra, mentre i consiglieri del centrodestra non hanno partecipato al voto". "Apprezzo personalmente il contributo al dibattito offerto dai colleghi del centrodestra: peccato che ciò non si sia in alcun modo manifestato con un voto conseguente sugli atti consiliari che hanno impostato in modo nuovo il tema del completamento del ponte di Varlungo" conclude il presidente della commissione urbanistica.

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