Vi siete mai chiesti quanto incidono le condizioni climatiche sul nostro organismo o sul nostro umore?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 maggio 2006 12:52
Vi siete mai chiesti quanto incidono le condizioni climatiche sul nostro organismo o sul nostro umore?

Per il ciclo di incontri di divulgazione scientifica che Scandicci Cultura, in collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Scandicci, ha voluto dedicare alla diffusione di alcuni dei temi più attuali della scienza e alla tecnologia, martedì 30 maggio alle ore 17.30 presso il Teatro Studio di Scandicci sarà ospite Simone Orlandini, Professore Associato al Dipartimento di Scienze Agronomiche e Gestione del Territorio Agroforestale ( DISAT -Università di Firenze). Attualmente è DIrettore del Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia dell'Università di Firenze e Accademico corrispondente della Accademia dei Georgofili di FIrenze.
La biometeorologia e la bioclimatologia cercano di descrivere e analizzare i rapporti fra il clima e gli organismi viventi.

La prima si occupa dello studio delle condizioni atmosferiche valutandone gli effetti più o meno favorevoli all'insediamento della vegetazione, degli animali e dell'uomo, al fine della loro esistenza ed evoluzione. La bioclimatologia invece si interessa da un punto di vista più statistico e descrittivo dello studio dei rapporti che intercorrono, in periodi di tempo piuttosto lunghi (di norma almeno venti-trenta anni), tra gli eventi atmosferici e gli organismi viventi, per studiarne le conseguenze sotto l'aspetto fisico, fisiologico, patologico, preventivo e terapeutico.

Nell’applicazione all’uomo, la biometeorologia e la bioclimatologia si rivelano quindi molto utili per studiare le sindromi meteoropatiche e climatopatiche, che in molti soggetti possono indurre irritabilità, pessimismo, ansia, agitazione, sudorazione, sonno irrequieto, calo della pressione, difficoltà di concentrazione, e fanno nascere improvvisamente dolori, tachicardia o altre patologie .Le conoscenze in questo settore possono trovare importanti applicazioni operative per migliorare la salute dei cittadini: da un lato la possibilità di fornire indicazioni ai pazienti relative alla prevenzione, quindi consigli, raccomandazioni ed avvisi sui comportamenti da prendere in presenza di particolari condizioni climatiche, per ridurre il rischio di comparsa di patologie più o meno gravi.

Dall’altro migliorare l’assistenza sanitaria, cioè fornire indicazioni alle aziende sanitarie ed ospedaliere sulla presenza di condizioni atmosferiche in grado di favorire la comparsa di meteoropatie primarie o secondarie, per mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari ad assistere nel modo migliore i pazienti.

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