TAV: che succede nella galleria di Firenzuola?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2006 15:12
TAV: che succede nella galleria di Firenzuola?

Firenze, 9.2.’06- E’ vero che, dopo un anno di lavori di demolizione e ricostruzione, ancora non sono stati ultimati 600 metri di tunnel ammalorato? E se l’indagine di Italferr, che sta provvedendo a eseguire nuovi carotaggi, accertasse che l'entità e l'estensione dell'ammaloramento si estende di un altro chilometro ancora, quanto tempo potrebbe essere necessario dover aspettare prima di poter posare i binari nella galleria di Firenzuola? Qual è il parere al riguardo della “Commissione di collaudo in corso d’opera”? Come è composta questa Commissione? Quali sono i risultati delle sue attività (Idra chiede da tempo la pubblicizzazione dei risultati della verifica di tutte le gallerie TAV dell’Appennino sotto il profilo statico/strutturale).

Sono tutte domande che Idra porrà, questa volta, alla TAV SpA quando – come l’associazione fiorentina auspica – la società per azioni a capitale interamente pubblico che ha proposto la realizzazione della linea AV Bologna-Firenze accorderà a Idra la visita guidata richiesta nella galleria supercritica di Firenzuola.

“Siamo tuttora in attesa di un Suo riscontro alla nostra lettera del 27 ottobre scorso, in cui formalizzavamo la richiesta di un appuntamento per la registrazione di un’intervista che gradiremmo poter ospitare in un video che la nostra associazione sta allestendo sulla cantierizzazione per l’Alta Velocità ferroviaria fra Firenze e Bologna, e sulle sue conseguenze economiche, sociali, sanitarie e ambientali”, scrive il portavoce di Idra Girolamo Dell’Olio al responsabile della TAV SpA di Firenze dott.

Gianni Bechelli (*). E aggiunge, prendendo spunto dai recenti fatti di cronaca: “Abbiamo appreso dall’Osservatorio Ambientale che in una nota proveniente dagli uffici TAV di Firenze si annuncia, in relazione alla galleria di Firenzuola, che "allo stato attuale Italferr ha approvato soltanto la demolizione e ricostruzione dei rivestimenti in calotta dalla pk 58+010 alla pk 58+670. E' però in corso un'indagine, con l'esecuzione di carotaggi, per verificare l'entità e l'estensione dell'ammaloramento complessivo che secondo un'ipotesi preliminare potrebbe riguardare l'arco rovescio nel tratto da pk 57+770 a pk 59+400 (la venuta d'acqua si è manifestata alla pk.

57+088 il 25/04/99). Tale informazione, non essendo ancora completata l'istruttoria di Italferr, non è ancora del tutto certa"”. Idra propone quindi al responsabile della TAV SpA un’occasione di trasparenza che ben si addice alla delicatezza del processo in corso.

Tutti ricordiamo infatti la cosiddetta “cerimonia di conclusione dei lavori di scavo delle gallerie della Bologna-Firenze”, alla quale intervennero il 21 ottobre 2005, a Sesto Fiorentino, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi e il Presidente e Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato Elio Catania, insieme al Vicepresidente Regione Toscana Federico Gelli ed al Sindaco Gianni Gianassi.

Il giorno prima la TAV SpA aveva annunciato: “Oggi il tracciato da Bologna a Firenze, per 73 km su 79 in galleria, è tutto percorribile e possono iniziare le operazioni di finitura delle pareti del tunnel per poi passare alla posa dei binari”.

“In quanto associazione impegnata sul fronte dell’informazione ambientale e iscritta al Registro Regionale del Volontariato della Toscana per la promozione e la tutela del patrimonio ambientale e culturale – scrive Idra alla TAV - chiediamo di poter effettuare una visita nella sezione in questione della galleria ammalorata, con la guida dei Vostri tecnici referenti, nel corso della quale poterci meglio documentare (anche a livello fotografico e video) sulla natura dei problemi registratisi e dei provvedimenti assunti da TAV per farvi fronte”.

Gli ecologisti di Idra propongono che a tale sopralluogo possano partecipare anche dei giornalisti.

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