La comunicazione è più veloce dei treni, molto più veloce

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 febbraio 2006 15:44
La comunicazione è più veloce dei treni, molto più veloce

La comunicazione è un tema così rilevante nella società moderna che non dedicarle la massima attenzione può voler dire solo essere superficiali o dinosauri.
La comunicazione ad ogni livello permea le nostre vite.
Una comunicazione divenuta velocissima, diversificata, semplice.
Solo 20 anni fa le cabine Telecom erano un mondo a sé di comunicazione.
Intorno giravano i manutentori, le schede prepagate (con le loro forme di comunicazione pubblicitarie e le "collezioni") e la vasta platea di utilizzatori.
Oggi è tutto diverso.

Cellulari, sms, mms, bluetooth, blackberry, internet, IRC, istant messaging, VoIP...
In mezzo a questo panorama così rivoluzionato prendere un treno è un viaggio in un mondo che non c'è più. Un mondo di ricordi.
Peccato che questa visione si scontri con la richiesta di efficienza e qualità che il mercato e la nostra stessa società esige da ogni soggetto che partecipa al gioco.
E allora arrivare in stazione vuol dire la ricerca di informazioni. Tabelloni elettronici, punti informazione per le stazioni maggiori, messaggi recitati dagli ultimi esempi rimasti di sintetizzatori vocali scadenti.
Ovunque la sensazione di non adeguatezza alle tecnologie moderne è prepotente.
Alla stazione di Campo di Marte a Firenze si assiste da quasi due mesi a un fenomeno che non si vedeva da tempo: gli annunci effettuati da operatori e non da sintetizzatori vocali.
Si perché adesso in questa stazione arrivano degli InterCity carichi di persone che hanno poco interesse alla stazione di Campo di Marte e che devono andare da altre parti.

L'operatore li aiuta e li guida.
La nota dolente è che in due mesi, dopo questa novità, non si è aggiornato il sistema informatico per fare questo lavoro da solo.
L'epoca dell'istante e dell'ora che si scontra con treni a vapore, carrozze chiuse a mano, lentezza e pesantezza.
Ma quello che mi ha spinto a queste riflessioni scritte di getto è stato un evento specifico.
Giovedì 2 febbraio, il treno 2317 arriverà a Figline Valdarno con 30 minuti di ritardo.
In verità i minuti saranno 33, ma il sistema di comunicazione attualmente utilizzato arrotonda solo a multipli di 5 e sempre per difetto.
Esiste anche un sistema di invio di sms, SMSgo, che raramente funziona spesso in ritardo anch'esso, ma ci si scusa dicendo che è sperimentale.

Da un anno mi pare.
Quel che lascia perplessi è come sia possibile che quel treno arrivato con 33 minuti di ritardo a Figline Valdarno fosse segnalato in questa stazione con soli 15, così come erano 15 segnalati alla partenza da Campo di Marte.
Aspettate, aspettate.
Immagino che un responsabile Trenitalia potrebbe già rispondere in mille modi a questa affermazione, ma caliamo subito la nostra carta vincente.
La rete internet è potente. Comunicazione, informazione, ricerca sono temi importantissimi.
Ebbene cercando con una certa cura su internet si trova un sito che permette, digitando il numero del treno, di vedere dove è e con che ritardo o anticipo è passato dall'ultima stazione o nodo.

Spero che funzioni ancora.
Il 2 sera funzionava. Io non ero sul treno di cui racconto, ero nel mio studio a lavorare, ma la comunicazione così facile mi permetteva di parlare con la mia compagna che era su quel treno e si lamentava del ritardo e dell'incertezza.
E io sapevo l'esatto ritardo (non approssimato ai 5 minuti, ma a 1 minuto) non solo in ogni stazione, ma anche in ogni nodo da cui passava.
Un sito aggiornato in tempo reale sui movimenti dei treni.
Un sito di trenitalia.
Le informazioni ci sono.

E' evidente e provato che ci sono.
Ma la volontà di utilizzarle si scontra contro le decisione di frammentare in mille società una struttura che dovrebbe permettere agli italiani di muoversi.
Si scontra contro decisioni gestionali e politiche.
Si scontra contro il disinteresse.
E questo rende noi utenti ancora più arrabbiati.

Christian Chambery

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