Dopo una introduzione al tema delle possibili alternative alla Riforma
> "Moratti" del Prof. Paolo Marcellini Preside della Facolta' di
> SCIENZE.MFN ,
Ieri sera a Firenze il Senatore Luciano Modica, ha precisato come il la Legge Delega del
Ministro Moratti, sia purtroppo unicamente finalizzata a facilitare le
forme di libera professione dei docenti, annullando il tempo pieno e
mettendo ad esaurimento il ruolo dei Ricercatori. Infatti verra'
richiesto ai Docenti solo un impegno per tutti di 120 Ore Annue di
attivita' didattiche ed inoltre non sara' prevista nessuna valutazione
periodica della attivita di ricerca, inoltre verra' allungato il tempo
di ingresso nella universita dei giovani laureati con forme di
contratti di collaborazione di durata che puo essere annualmente
rinnovata fino a dieci anni.
In tal modo la Universita perdera' ancor piu' la sua centralita come
ambiente fondamentele della ricerca e assumera' ancor piu l' aspetto
di un "esamificio"; ...
cosi come un calzaturificio produce scarpe l'
Universita' e destinata in tal guisa ad aumentare la attivita
didattica diminuendo il suo ruolo di centro della Ricerca per produrre
solo esami.
Questa prospettiva insita dalla Riforma "Moratti" ha mobilitato tutte
le Universita', ed cio' ha indubbiamente contribuito a fermare i
lavori del Governo per emanare i decreti attuativi della Legge Delega
"Moratti", pertanto da Luglio 2004 la riforma "Moratti" e' in stato di
stallo , ufficialmente per la carenza del nulla osta della Commissione
Bilancio.
E' possibile pertanto fare pressione sul Governo sviluppando
alternative credibili , e sottolineando la priorita' essenziale del
ruolo della Ricerca Universitaria per lo sviluppo del Paese.
Certamente il Senatore Modica ha messo in viva luce la necessita per
l' Universita di capire il contesto diverso dello sviluppo del Paese
in cui la Universita e collocata oggigiorno , rispetto ai tempi della
Riforma 382 del 1980, ed anche rispetto alla piu' Recente Riforma
attuata a costo zero dal Prof.
Luigi Berlinguer.
Il Senatore Modica a tal proposito ha criticato il l' eccessivo "Tasso
di Localismo delle Universita' ed anche la parcellizzazione dei
concorsi in settori discipliari molto specifici che hanno condotto ad
un "nanismo Autoreferenziale" dei gruppi di Ricerca, nello stabilire
la carriera dei Docenti,e cio e deleterio perche in tal modo gli
Atenei non riescano a percepire e condividere le reali necessita e
priorita della ricerca del nostro Paese in un contesto Europeo di
sviluppo.
Certamente ha detto il Senatore Modica , e necessario salvare l'
attuale struttura , ma anche rendersi disponibili ad un cambiamento
profondo della Ricerca , che superi gli interessi accademici
corporativi , e si apra alle esigenze dello sviluppo sociale ed
economico dell' Italia.
E necessario pertanto dare sviluppo ad un itinerario che vede nella
apertura di un dibattito tra Universita' e Societa' il fulcro delle
proposte innovative, e che, a partire dal rafforzamento della
Autonomia delle Universita, sappia centrare lo sviluppo della ricerca
degli atenei in relazione alle necessita di sviluppo sociale ed
economico del territorio.
Da questa impostazione potranno emergere alternative capaci di
favorire la crescita della ricerca Universitaria quale fondamento di
sviluppo dell' Italia nel contesto della strategia di sviluppo dell'
Europa.
Molti interventi hanno sottolineato l' esigenza di non limitarsi a
critiche nei confronti della riforma "Moratti" ma ad organizzarsi per proporre alternative credibili al Paese.