L’Onu a Firenze con un ufficio per rapporti tra Regioni Euroafricane

Redazione Nove da Firenze
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02 dicembre 2004 23:45
L’Onu a Firenze con un ufficio per rapporti tra Regioni Euroafricane

Firmato oggi il protocollo di intesa per aprire in Consiglio regionale un osservatorio permanente delle Nazioni Unite per lo sviluppo della cooperazione istituzionale tra le Regioni dell’Europa e dell’Africa. Alla cerimonia, tra i partner fondatori (un domani potranno aderire anche altri organismi), erano presenti i firmatari: Riccardo Nencini (per conto della Conferenza delle Assemblee Legislative delle Regioni Europee), Enrico Cecchetti (per il Consiglio regionale della Toscana) e Guido Bertucci (direttore della divisione per l’amministrazione pubblica e la gestione dello sviluppo dell’agenzia Onu UN/Desa).

Hanno presenziato anche il vice-presidente del Parlamento toscano Leopoldo Provenzali ed il segretario-questore dell’Ufficio di presidenza Erasmo D’Angelis. L’osservatorio sarà coordinato dal vice-presidente del Consiglio regionale Enrico Cecchetti e funzionerà per facilitare lo scambio di esperienze e buone pratiche di decentramento in Africa, per promuovere la formazione e le capacità delle autorità substatali africane e dei loro funzionari, per favorire gli scambi di cooperazione internazionale tra Regioni europee ed africane.

“Siamo orgogliosi di ospitare a Firenze questa struttura di partenariato con le Nazioni Unite –ha detto Nencini-, perché è la quarta in tutto il mondo, ma la prima a livello di Unione Europea. Le altre sono nate in Grecia, Giappone e Brasile. Ed è importante che a farne parte, tra i firmatari, ci sia anche la Calre, che rappresenta oltre 90 parlamenti regionali in Europa”. L’obiettivo primario dell’ufficio fiorentino dell’Agenzia UN/Desa sarà quello di rafforzare le democrazie locali in Africa, tramite sostegni mirati a questo tipo di sviluppo territoriale per i servizi e la pubblica amministrazione.

“Un tipo di sviluppo –ha detto Bertucci- che non è da meno di quello economico, perché lo scarso livello delle informazioni sul corretto funzionamento dei sistemi democratici e dei processi di decentramento amministrativo, crea problemi anche a chi vuole investire nella cooperazione o nell’impresa”. La scelta della Toscana, da parte dell’Onu, è avvenuta dopo il risultato raggiunto nel settembre scorso con l’organizzazione a Firenze della Conferenza internazionale delle Regioni Europee ed Africane e perché c’è un fortissimo impegno verso la cooperazione internazionale.

“Il nostro tessuto sociale, economico ed istituzionale è ricchissimo di organismi che si occupano di cooperazione con l’Africa –ha detto Cecchetti- e le centinaia di progetti sono lì a dimostrarlo. L’ufficio che stiamo aprendo servirà a dare consulenza per migliorare ed incrementare i progetti tra le Regioni dei due continenti e trovare anche maggiori finanziamenti. Come prima iniziativa pensiamo di poter organizzare dei corsi di formazione, probabilmente per gli amministratori locali del Benin, sui temi della gestione della cooperazione”.

(G. di I.)

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