Trapianti: “Libro bianco” sulla situazione in Toscana e in Europa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 novembre 2004 23:39
Trapianti: “Libro bianco” sulla situazione in Toscana e in Europa

bruxelles- La redazione di un Libro bianco sulla situazione dei trapianti e delle donazioni d’organi nelle regioni europee, l’avvio di progetti e programmi comuni su alimentazione e promozione della salute e un approfondimento del quadro politico europeo di governo della sanità in cui siano accentuate le responsabilità delle regioni e delle autorità locali.
Sono questi i tre punti sui quali si sono ritrovate le 19 regioni e autorità locali europee chiamate a raccolta dalla Toscana a Bruxelles per analizzare la possibilità dell’apertura di uno spazio comune sanitario in Europa.

Due giorni di lavori che hanno visto la partecipazione di oltre cento tra amministratori, dirigenti e tecnici e che si sono concentrati sulla situazione dei trapianti.
“Siamo partiti – ha detto l’assessore al diritto alla salute della Toscana Enrico Rossi – da una doppia constatazione positiva: il diritto alla prevenzione e alla cura per tutti i cittadini europei sancito dalla Costituzione e la garanzia in tutte le attività dell’Unione di proteggere la salute dei cittadini. Siamo stati poi sollecitati a intraprendere questa iniziativa dalla comunicazione dell’ex Commissario Byrne Una salute per tutti in Europa, che invitava esplicitamente a scambiare le conoscenze e a creare sinergie nel campo della salute”.

Dalle regioni, secondo Rossi, può venire infatti un contributo decisivo alla promozione della salute e alla garanzia della sostenibilità dei sistemi sanitari: una sostenibilità non solo finanziaria ma che si configura come contributo decisivo al miglioramento della salute, attraverso servizi di più alto livello qualitativo e più vicini ai cittadini.
“Abbiamo potuto così constatare – ha detto ancora Rossi – la necessità di protagonismo di Regioni ed autorità locali, che ricoprono un ruolo decisivo nel governo della sanità e nella protezione della salute, a prescindere dalle effettive competenze istituzionali”.
Dai trapianti sono venute sollecitazioni a lavorare insieme per cogliere le nuove opportunità consentite dall’intensificazione dei rapporti, dal confronto tra le pratiche migliori, dai processi di conoscenza e di formazione.
Dopo due giorni di lavori, che hanno visto intervenire i rappresentanti del Parlamento e della Commissione europea, oltre che del Comitato delle Regioni, sono così scaturite le tre proposte: il Libro bianco su trapianti e donazioni, che dovrà entro tre mesi definire gli standard europei, i problemi e le proposte, per superare la sofferenza delle liste di attesa e per dar vita a campagne promozionali in favore delle donazioni e degli scambi di organi; la promozione della salute, che viene prima della prevenzione, sia nel settore dei trapianti che in quello dell’alimentazione; la forte richiesta all’Unione europea di tener conto in questo cammino della necessità di attribuire una maggiore responsabilità alle Regioni.

(coll/pr)

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