Privatizzazione delle aziende pubbliche che gestiscono il ciclo delle acqua: dibattito di Rifondazione alla SMS di Rifredi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 ottobre 2002 12:07
Privatizzazione delle aziende pubbliche che gestiscono il ciclo delle acqua: dibattito di Rifondazione alla SMS di Rifredi

«Profitti anche sull'acqua», questo il titolo del dibattito pubblico che si terrà domani sera alla "Società Mutuo Soccorso" di via Vittorio Emanuele. L'iniziativa, organizzata da Rifondazione Comunista, vedrà la partecipazione della capogruppo in Palazzo Vecchio Monica Sgherri, di Roberro Musacchio, responsabile ambiente e territorio di Rifondazione e Emilio Molinari, del comitato italiano "Contratto mondiale dell'acqua". Al centro del dibatto la privatizzazione delle aziende pubbliche che gestiscono il ciclo delle acque.

Intanto la capogruppo Monica Sgherri ha presentato una mozione per chiedere la sospensione del bando di gara per l'ingresso del socio privato al 40% in Publiacqua. «La politica delle acque - scrive la Sgherri - deve essere occasione di avvicinamento reale ad un modello che guarda ai diritti universali e a criteri che non seguano le regole rigide e consuete dell'economia di mercato. Di conseguenza si tratta di governare la risorsa idrica accentuando il ruolo della mano pubblica in maniera da riuscire ad ancorare tale materia sempre più ai principi di risorsa primaria che essa contiene».

«L'avviso di gara per la selezione di un socio privato che entri in Publiacqua al 40% - prosegue la mozione - consegnerà per 25 anni la gestione del ciclo delle acque ad un unico socio privato, creando cosi un monopolio privato in sostituzione di un monopolio pubblico». Per questo la capogruppo di Rifondazione Comunista chiede al Sindaco di «attivarsi per sospendere il bando di gara per l'ingresso di un unico socio privato al 40%, per avviare un approfondimento sulla possibilità di sperimentare la fattibilità per la costituzione di una azienda pubblica al quale affidare direttamente la gestione del ciclo delle acque o, in subordine, la predisposizione di un bando che preveda l'ingresso di soci privati nella forma di azionariato diffuso ed includendo vincoli di quote azionarie private nella misura non superiore al 5% e con divieto assoluto di patti sindacali finalizzati ad acquisire il controllo politico della società».

La mozione impegna anche l'assemblea di Palazzo Vecchio «a stabilire annualmente un Consiglio comunale specifico sulla gestione del ciclo delle acque, sul livello di attuazione del piano industriale, sui criteri di determinazione delle tariffe al fine di riconsegnare all'istanza elettiva il potere di indirizzo e di controllo che le compete».

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