Tondi (Ccd): "Un consiglio comunale sul futuro della Polizia municipale"

Redazione Nove da Firenze
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04 maggio 2002 15:08
Tondi (Ccd):

"Un consiglio comunale interamente dedicato al futuro della Polizia municipale". Questa è la richiesta del capogruppo del Ccd Federico Tondi che evidenzia come, a fronte di una richiesta sempre maggiore di sicurezza dei cittadini, il corpo della Polizia municipale stia vivendo una stagione di frustrazione e malessere mai vista fino ad ora. "Per questo - ha proseguito Tondi - è indispensabile aprire un confronto nella massima sede di rappresentanza della città per discutere e decidere delle scelte politiche di indirizzo per la Polizia municipale, dei compiti che sarà chiamata a svolgere in futuro, con quali mezzi potrà operare.

Perché il numero di unità sembra che sia sempre minore nonostante sia cresciuto negli anni da 500 a 1000 (con le prossime assunzioni)? Perché in passato con meno agenti non si avvertiva il vuoto che oggi è evidente? Non è forse riconducibile questo stato di cose alla frustrazione e alla demotivazione che pervade il corpo a fronte di due anni di vertenza non ancora chiusa con il Comune? Non manca forse quella serenità che un lavoro delicato e di responsabilità come questo richiederebbe?". "Credo - ha detto ancora il capogruppo del Ccd - che sia indispensabile prevedere riorganizzazioni e assegnazioni di nuovi obiettivi strategici solo attraverso il coinvolgimento dei diretti interessati che non possono vedersi calare dall'alto piani preordinati che seguono avvolte logiche del tutto estranee alla tradizione stessa della Polizia municipale, come, d'altra parte, le mutate esigenze dei cittadini devono rappresentare la stella polare di questa riorganizzazione.

Quello che sicuramente non deve essere fatto è prendere decisioni a tavolino 'in stanze buie e fumose' sulla testa di tutti, dei cittadini e del corpo stesso. Tale logica risulterebbe incomprensibile per i primi, demotivante per i secondi". "Come risposta immediata alla crisi in corso da mesi e che sta alla base dello sciopero che da febbraio blocca l'attività della Polizia municipale - ha concluso Tondi - è indispensabile che il sindaco relazioni il consiglio comunale su quanto sta accadendo e che si impegni finalmente in prima persona per chiudere uno scontro che sta recando gravi danni alla città.

Un ulteriore ritardo darebbe dimostrazione di incapacità di gestire i rapporti di lavoro con i propri dipendenti e questo, per un sindaco, non è certo cosa di poco conto".

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