Ieri è stato accesso il nuovo impianto di illuminazione del viadotto e rimesso in funzione e annesso alla rete pubblica del Comune l’impianto su via Marco Polo, già esistente ma spento da alcuni anni. Viene così finalmente illuminata un’area che da anni aspettava questo intervento, importante soprattutto per la sicurezza.
Nel complesso si tratta di 160 punti luce, equipaggiati con lampade ai vapori di sodio di varia potenza (compresa tra i 250Watt ed i 1000Watt), tutti impiegati nel massimo rispetto delle regole per il contenimento dell’inquinamento luminoso e per il risparmio energetico.
Trentaquattro punti, disposti su 5 torri faro, illumineranno il ponte di Varlungo e gli slarghi prospicienti; altri centoventisei punti saranno invece montati su 69 pali, per illuminare la via Marco Polo dal ponte di Varlungo fino al casello autostradale di Firenze Sud, compresi gli accessi dal lato di viale Europa.
“Il problema dell’illuminazione del viadotto è stato uno dei primi che ho trovato da risolvere al mio arrivo in Palazzo Vecchio - ha detto l’assessore alla Mobilità del Comune Marzia Monciatti – Sono quindi particolarmente contenta che trovi finalmente soluzione una vicenda durata troppo tempo, frutto di competenze incrociate fra Comune e Provincia che finora non si era riusciti ad accordare”.
Soddisfatti anche l’assessore provinciale Mirna Duni Migliorini, i presidenti dei Quartieri 2 e 3 Andrea Aiazzi e Lucia Matteuzzi e Claudio Bini, amministratore delegato della Silfi (la società che gestisce gli impianti di illuminazione del Comune).
Questo intervento completa il lotto di lavori che comprende anche la recente illuminazione delle piste ciclabili e delle aree a verde dei lungarni Cristoforo Colombo, Aldo Moro, Largo Alcide De Gasperi e della via Desiderio da Settignano. Complessivamente la spesa è stata di 560 milioni, 33 dei quali a carico della Provincia per il ripristino dell’impianto di via Marco Polo.
