Centrale del Latte d’Italia, relazione finanziaria approvata

Ecco i dati del primo semestre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 settembre 2022 15:25
Centrale del Latte d’Italia, relazione finanziaria approvata

Torino, 9 settembre 2022 – Il Consiglio di Amministrazione della Centrale del Latte d’Italia S.p.A. (“CLI” o la “Società”) - società quotata al segmento Star di Borsa Italiana e oggi terzo player italiano del mercato del latte fresco e a lunga durata, ha approvato i risultati al 30 giugno 2022.

La Società registra un fatturato di 145,0 milioni di Euro nel primo semestre 2022, rispetto ai 136,0 milioni di Euro al 30/06/2021, con un incremento del 6,6%, grazie alla capacità di acquisire nuova clientela nel comparto Dairy e di un incremento del prezzo medio di vendita come conseguenza di una forte inflazione che ha caratterizzato i primi sei mesi del 2022.

L’EBITDA del primo semestre si attesta a 11,9 milioni di Euro, contro i 13,0 milioni di Euro al 30/06/2021 e con un margine del 8,2%, in lieve calo rispetto al 9,5% riportato nel primo semestre 2021. Il risultato operativo netto(EBIT) al 30/06/2022 risulta pari a 3,8 milioni di Euro, in diminuzione rispetto ai 4,4 milioni di Euro al 30/06/2021 (-13,7%).

Per effetto di queste rilevanti performance la Società registra nel primo semestre 2022 un utile netto dopo le imposte pari a 2,3 milioni di Euro, contro i 6,8 milioni di Euro al 30/06/2021, che beneficiava del provvisorio effetto fiscale per il rilascio di imposte differite passive relativo all’affrancamento dei disallineamenti derivanti dall’operazione di fusione, così come previsto dal decreto legge 104/2020 (cd. “Decreto Agosto”).

Migliora la posizione finanziaria netta di CLI di 3,1 milioni di Euro, che passa da –42,2 milioni di Euro del 31/12/2021 a –39,1 milioni di Euro del 30/06/2022, grazie alla capacità della Società di generare cassa dall’attività operativa.

I dati del primo semestre confermano le capacità di CLI nella gestione dei costi e nell’implementazione di politiche commerciali in grado di mantenere un’ottima marginalità rispetto ad un contesto di mercato particolarmente difficile e caratterizzato da un forte incremento di tutti i costi del venduto, a partire dalla materia prima. Il gruppo ha registrato una diluizione contenuta del margine all’8,2% rispetto al 9,5% riportato al 30 giugno 2021. 

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