Esuberi e fallimenti d'azienda: il grido d'aiuto a un Governo che non c'è

Il caso delle livornesi Gbl e De Tomaso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 marzo 2013 22:15
Esuberi e fallimenti d'azienda: il grido d'aiuto a un Governo che non c'è

Non sembra avere tregua l'emergenza occupazionale, ogni giorno bisogna fare i conti con un'azienda sull'orlo del fallimento, che annuncia esuberi o che è già fallita ed è in procinto di essere venduta nella migliore delle ipotesi, svenduta nei casi peggiori ma frequenti. I problemi dell’azienda livornese GBL, che produce guarnizioni industriali e la cui attività è partita anni fa a seguito di un accordo con il gruppo Trelleborg, sono stati al centro dell’incontro convocato oggi in Regione dall’assessore alle attività produttive formazione e lavoro Gianfranco Simoncini.

All’incontro hanno preso parte il direttore generale dell’azienda GBL Carlo Marchini, l’assessore al lavoro del Comune di Livorno Daria Majidi, l’assessore al lavoro della Provincia di Livorno Ringo Anselmi. “Abbiamo registrato la disponibilità dell’azienda – ha spiegato l’assessore Simoncini – ad un confronto in tempi brevi con istituzioni e parti sociali per garantire la continuità aziendale sul territorio livornese e per una gestione sociale degli esuberi ipotizzati da GBL, che derivano secondo le informazioni forniteci da una forte contrazione del mercato.

L’azienda ha preso atto della mia richiesta di evitare di aprire procedimenti di mobilità per alcuni dipendenti, per verificare un percorso condiviso che permetta, in base all’accordo sindacale firmato a suo tempo,il rientro nell’azienda dalla quale provenivano”. Per creare le condizioni di tale passaggio non traumatico, la Regione, subito dopo l’incontro, già in programma con Trelleborg per il 19 marzo, metterà in piedi un nuovo incontro con la presenza dei vertici di entrambe le società, le istituzioni e i sindacati.

Dall’incontro dovrebbero porsi le basi per l’accordo quadro nell’ambito del quale GBL dovrebbe inserirsi con il suo percorso di salvaguardia produttiva. Sempre sul versante emergenza aziendale e occupazionale un incontro con i ministeri del lavoro e dello sviluppo economico per fare il punto sulla vicenda De Tomaso: a richiederlo, con una lettera partita oggi, ancora una volta l’assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini insieme alla collega della Regione Piemonte Claudia Porchietto.

Lo ha riferito oggi l’assessore Simoncini nel corso dell’incontro con il curatore fallimentare della De Tomaso Paolo Carotti, il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi, l’assessore al lavoro della Provincia di Livorno Ringo Anselmi, le organizzazioni sindacali provinciali e aziendali. “Al tavolo nazionale – spiega l’assessore Simoncini – faremo il punto e chiederemo al governo un sostegno sul progetto Feg, un progetto di formazione e incentivi al ricollocamento dei lavoratori che, insieme al Piemonte, abbiamo presentato alla Commissione Europea e che per la Toscana mette a disposizione complessivamente 1 milione e 100 mila cui la Regione compartecipa con proprie risorse.

Direttamente collegato a questo, il tema della proroga della Cassa integrazione straordinaria in scadenza il prossimo luglio, proroga che sarebbe facilitata in caso di approvazione del progetto formativo e in generale in presenza di garanzie su una possibile ripresa dell’attività”. Il curatore, nel corso dell’incontro, ha spiegato che sta lavorando alla pubblicazione del bando finalizzato alla messa vendita dell’azienda, sottolineando l’intenzione di fare una gara unica che comprenda le due realtà piemontese e toscana, una condizione che, insieme alla operatività del progetto europeo, costituisce una importante condizione per poter chiedere la proroga della Cassa integrazione straordinaria per i 130 lavoratori dell’azienda".

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