Stella e Tenerani: “70 licenziamenti e nel 2011 persi 3,4 milioni di euro

“I lavoratori saranno gli unici a pagare l’incapacità gestionale Renzi-Colombo”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 marzo 2012 19:03
Stella e Tenerani: “70 licenziamenti e nel 2011 persi 3,4 milioni di euro

Questo l’intervento del capogruppo PdL Marco Stella insieme al vicepresidente della commissione cultura Mario Tenerani. “Oggi in Consiglio Comunale ci hanno confermato la situazione difficile in cui verte la Fondazione del Maggio musicale fiorentino, che chiuderà il 2011 con una perdita di 3,4 milioni di euro. Ma il dato più preoccupante è la situazione in cui si trovano oggi i lavoratori del Maggio. Il sindaco ha dichiarato lo stato di crisi e si sono aperte le trattative con i sindacati, ma secondo l’assessore Giachi i licenziamenti riguarderanno oltre 70 lavoratori, come se le responsabilità della situazione economica del Maggio fosse dei lavoratori. Dal 2004 ad oggi il Maggio ha perso 30 milioni di euro, colpa delle scelte del centrosinistra e delle nomine fatte ai vertici della fondazione.

Anche Renzi non è certo esente da colpe, è sua infatti la scelta di mettere alla guida della fondazione la sovrintendente Colombo, che non ha portato al teatro nessun miglioramento organizzativo, ma soltanto tensione tra la dirigenza ed i lavoratori. L’arrivo della Colombo ha coinciso con l’aumento di stipendio della sovrintendente e con l’assunzione di alcune persone tra le quali un responsabile del Fund raising, ma non era la stessa Colombo che doveva occuparsene? Fino ad oggi abbiamo ascoltato buone intenzioni, ora chiediamo che sia fatto un vero piano industriale.

Siamo pronti a difendere la qualità artistica del Maggio e i lavoratori, vera eccellenza, ma non la mala gestione e gli sprechi. Siamo convinti che il Maggio musicale sia una vera eccellenza per la nostra città, ma il risanamento passa soltanto attraverso un vero piano industriale, che coniughi riorganizzazione aziendale, taglio agli sprechi e ai privilegi, valorizzazione dei lavoratori, e incremento di vendite della biglietteria e contributo dei privati. Ci sembra che per ora gli unici a pagare le scelte sbagliate e le gestioni che hanno portato bilanci in negativo siano soltanto i lavoratori”.

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