Florence Multimedia, Rifondazione: ''Ma quanto costa esternalizzare?''

Sulla società partecipata della Provincia che cura la comunicazione e l'informazione della Provincia i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi intervengono con una nota.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 giugno 2010 20:02
Florence Multimedia, Rifondazione: ''Ma quanto costa esternalizzare?''

Sulla società partecipata della Provincia che cura la comunicazione e l'informazione della Provincia i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi intervengono con la seguente nota. "Il giorno 8 aprile 2010 si è tenuta l’assemblea ordinaria della Società Florence Multimedia Srl, società interamente partecipata dalla Provincia di Firenze, che svolge, dopo la modifica dello Statuto avvenuta nel Marzo 2010, attività di comunicazione e informazione per l’Amministrazione Provinciale.

Lo statuto aggiornato a Marzo del 2010 è stato preceduto dall’abbattimento del capitale sociale per le incredibili perdite economiche prodotte dal vecchio CdA e dalla nuova forma di Amministrazione che il centro sinistra ha voluto con la creazione della figura dell’Amministratore Unico. Senza considerare che la figura della Amministratore Unico avrebbe dovuto svolgere un ruolo che richiede competenza e capacità in ambito economico e gestionale e soprattutto impegnarsi a ricondurre a un corretto utilizzo la società per il perseguimento dei fini istituzionali previsti al fine di eliminare sprechi di risorse economiche, il Presidente allora pensò bene di nominare quale manager l’ex curatrice “stampa” della sua campagna elettorale, nonché ex co.co.pro nella Florence Multimedia.

Su questa nomina il Prc aveva presentato una domanda di attualità a Febbraio per verificare la congruità della scelta, che pur sapendo di avere carattere fiduciario doveva perlomeno rispondere ad alcuni requisiti. Consapevoli della complessa operazione messa in essere dal Presidente su una società inutile e priva di una reale strategia sul versante della comunicazione e informazione avevamo proposto ed era stato approvato unanimemente dal Consiglio Provinciale un ordine del giorno che obbligasse la Giunta a non scaricare le scelte gestionali, risultate fallimentari, in materia di risanamento, risparmio e rilancio di Florence Multimedia sui costi del personale, per altro già duramente penalizzato professionalmente e economicamente.

Altresì il Presidente si era impegnato ad avviare una politica di gestione che valorizzasse i giornalisti dell’Ente, così come è previsto dalla Legge 150/2000 che disciplina le attività di informazione e comunicazione delle Pubbliche amministrazioni. Già perché Barducci prima ha affidato funzioni giornalistiche anche a chi non ne aveva i requisiti ignorando volutamente che quattro giornalisti facevano parte dell’Ufficio Stampa della Provincia. L’8 aprile nuovo coupe de theatre: l’assemblea ordinaria di Florence Multimedia composta dal solo Assessore al Bilancio convoca il nuovo CdA e propone, senza alcun pudore e una adeguata giustificazione, il nuovo compenso per l’Amministratore Unico a 57.000/00 euro, quasi il triplo del compenso del precedente Presidente e nonostante che si sono ridotti i membri da tre a uno.

Questa cifra è un quarto di quanto proposto per il contratto del nuovo Sovrintendente al Maggio Musicale e per il quale giustamente si sono sollevate indignazioni e proteste vista la difficile situazione economica nella quale si trovano tutti i cittadini. Ma a parte questa vicenda c’è un altro aspetto del quale noi chiamiamo il Presidente a rispondere prontamente in Consiglio Provinciale e riguarda la stesura del nuovo Piano Industriale 2010-2012 di Florence Multimedia il quale sembra essere stato redatto, non dallo strapagato Amministratore Unico, ma da una società esterna.

Il Prc nel denunciare il protrarsi di una situazione di sprechi di risorse che tengono in vita inutili strutture societarie per servizi che potrebbero essere svolti da personale qualificato interno invitano l’Amministrazione Barducci ad abbandonare scelte gestionali che niente hanno a che vedere con una corretta e utile finalizzazione delle risorse pubbliche e che spesso sembrano essere usate come ufficio di collocamento diretto per persone di fiducia".

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza