Agricoltura, settore ad alto rischio per gli incidenti sul lavoro

Fai Cisl Flai Cgil Uila Uil Toscana fanno il punto della situazione dopo la tragedia di ieri a Panzano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 giugno 2021 09:51
Agricoltura, settore ad alto rischio per gli incidenti sul lavoro

Si allunga la lista degli incidenti e delle morti sul lavoro.

Con la perdita avvenuta ieri del giovane di 24 anni a Panzano in Chianti (Firenze) schiacciato da un trattore si è consumata l’ennesima tragedia in Toscana.Il giovane ventiquattrenne mentre lavorava con il trattore un terreno in pendenza ha perso la vita nell'azienda agricola dello zio. Il mezzo si è ribaltato e non ha lasciato scampo al ragazzo.Due incidenti sul lavoro in poche ore in Toscana: un morto a Panzano e un ferito grave nell’aretino.Ed è il secondo incidente mortale avvenuto in agricoltura nel giro di pochi giorni in Chianti: sabato un 59enne aveva perso la vita anche lui travolto da un trattore in località Uzzano.Nonostante i proclami, la strage non si ferma.Dopo la tragedia di Luana D'Orazio, la ragazza di 22 anni rimasta stritolata da un orditoio tessile in una piccola fabbrica di Montemurlo (PO) e divenuta subito il simbolo della strage silenziosa delle morti sul lavoro, la Toscana continua a pagare il suo tributo in vite umane alla causa del lavoro.

Indipendentemente dal fatto di essere un dipendente o un professionista, non è concepibile nel 2021 morire per il lavoro.E’ la stessa INAIL - sottolineano in una nota Fai Cisl Flai Cgil Uila Uil Toscana - , tramite le sue tabelle mensili sugli infortuni, a segnalare che nel periodo gennaio-marzo 2021 in Toscana sono aumentate le denunce di infortunio.

Ci dicono anche che purtroppo c’è stato un morto in più rispetto allo stesso periodo di gennaio-marzo 2020, nonostante i milioni di ore lavorate in meno.

Nel periodo gennaio-marzo 2021 sono state 9.827 le denunce di infortunio, + 83 sullo stesso periodo del 2020. La provincia con più denunce Firenze (2.752), quella con meno Massa (493).Sempre nel periodo gennaio-marzo di quest’anno sono stati 10 gli infortuni con esito mortale, 1 in più che nel 2020.Purtroppo come registriamo con le notizie odierne anche i mesi di aprile, maggio e giugno 2021 non hanno portano nessun miglioramento. E’ quindi giusto che non siano morti vane e non si proceda solo con proclami e con costernazione di circostanza, occorrono fattivi controlli sulla messa in sicurezza di tutti i contesti lavorativi.La Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil della Toscana evidenziano che l'agricoltura si conferma ancora un settore ad alto rischio per gli incidenti sul lavoro.

Sono infatti appartenenti a questo settore circa il 30 per cento delle morti, dove la principale causa degli infortuni in agricoltura è proprio il ribaltamento dei mezzi meccanici, come avvenuto in questi ultimi giorni.Ancora una volta Fai, Flai e Uila chiedono l’intervento da parte di tutte le istituzioni e che anche le rappresentanze datoriali facciano la loro parte, vigilando, istruendo e supportando le loro associate.

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