Sanità: la visita adesso, gli esami... fra un anno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 giugno 2009 12:55
Sanità: la visita adesso, gli esami... fra un anno

Lo strano caso della visita pneumologica (oggi) e della polisonnografia (fra un anno).
Già, se non fosse che sulla salute non bisogna scherzarci mai sembrerebbe di avere fra le mani un romanzo del secolo scorso. Una sorta di storia kafkiana. Perché è difficile pensare che qualcuno, per risolvere un problema che ci affligge, indichi una visita medica oggi e i successivi, e necessari, esami strumentali fra dodici mesi.
Eppure nel nostro Paese succede anche questo.
Di seguito, infatti, riportiamo integralmente la lettera che ci ha inviato un lettore di Nove da Firenze.
Dopo una lista di attesa di svariati mesi finalmente è venuto il momento di andare a Careggi per fare una visita.
Arrivo all'ospedale con la prescrizione e il mio bravo foglio del CUP, e scopro che il CUP ha sbagliato.


In pratica i fatti sono questi: è probabile che io soffra di apnee notturne e pertanto il medico di famiglia e l'otorinolaringoiatra mi hanno consigliato una visita pneumologica con annessa polisonnografia, un'analisi nella quale durante il sonno viene monitorata una serie di parametri, fra i quali elettrocardiogrammi, frequenza del respiro, situazione del naso e alcuni parametri sanguigni.
E qui sta l'inghippo: nel ricettario i due esami sono stati scritti insieme. Il medico a Careggi, persona molto gentile e seria, mi ha spiegato che la prescrizione doppia era giusta, perché la polisonnografia viene fatta sotto il controllo di chi ha fatto la visita pneumologica.

Anzi, è proprio chi fa la visita che spesso decide se questo esame vada fatto. A Careggi il reparto ha bloccato le nuove polisonnografie perché la lista di attesa è troppo lunga. Quindi era inutile che facessi con lui la visita senza poter fare con lui anche la polisonnografia. Però se volevo la visita, totalmente inutile vista la situazione, la avrei potuta fare lo stesso. La polisonnografia sarebbe stata forse fatta fra un anno.
Pertanto, vista la situazione, il reparto aveva avvisato il CUP di non assegnare loro visite alle quali almeno teoricamente come seguito gli accertamenti avrebbero richiesto la polisonnografia, come nel mio caso in cui era chiaramente scritto nella prescrizione che la procedura era richiesta per possibili apnee notturne...
Invece il CUP ha semplicemente cancellato la polisonnografia dalle possibilità, prenotandomi la sola visita pneumologica.

Anzi, all'atto della prenotazione avevano detto che “non si può fare le due cose nella stessa ricetta”, cosa che ha lasciato successivamente perplesso il mio medico di famiglia quando mi ha fatto una nuova prescrizione limitata alla sola polisonnografia (fra parentesi per tutto il 2009 a Firenze non c'è posto, secondo il CUP). In reparto mi hanno confermato che non sono il solo ad aver subìto questo disguido.
Cioè il CUP, ignorando la concatenazione dei due esami, avrebbe autonomamente deciso di sdoppiare la cosa, costringendomi a tornare dal medico, farmi fare una nuova (e inutile...) prescrizione per la polisonnografia e un'altra telefonata, senza trovare delle “accoppiate” idonee in altre parti (per esempio ho un esame da fare a Borgo San Lorenzo il mese prossimo, sempre per un altro aspetto dello stesso problema).
Preciso che il medico di Careggi mi ha gentilmente fornito, fotocopiandolo, un elenco di strutture dove è possibile fare questo esame.


Allora “moderatamente alterato” (ma senza dimenticare nella chiarezza l'educazione!) sono andato all'URP, dove una signora molto gentile mi ha confermato anch'essa che l'errore è del CUP, mi ha consegnato un altro foglio con altri dati su dove andare per la polisonnografia (aggiornato a pochi giorni fa!) e un indirizzo e-mail dell'ASL per protestare contro questa situazione.
Insomma, niente da dire sul personale infermieristico, medico e amministrativo con cui sono venuto in contatto stamattina.


Molto da dire sull'organizzazione e sul CUP: la mia convinzione è che da Careggi l'input sia partito ma non sia stato ricevuto correttamente.
E, alla fine, i danni sono miei: una mattinata persa e altro tempo che dovrò passare in attesa di conoscere la mia situazione. Un lasso di tempo passato inutilmente, visto che devo ricominciare la trafila da zero, e non per colpa mia.
Nella e-mail alla Azienda Sanitaria di Firenze che sto per scrivere sottolineerò soprattutto questo dato.


La foto d'archivio a corredo dell'articolo è a titolo d'esempio.

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