Manifestazione dei sindacati per autostrada tirrenica: la polemica dentro il centrosinistra

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 gennaio 2007 19:35
Manifestazione dei sindacati per autostrada tirrenica: la polemica dentro il centrosinistra

Firenze, 31 Gennaio 2007- L’assessore Conti arriva in Consiglio regionale e la mozione viene ritirata, con una "rissa" in aula appena sfiorata. «I consiglieri Ricci, Monaci e Tei erano arrivati a discutere la loro brava mozione 292 in difesa dell’allocazione delle risorse per la realizzazione dell’itinerario europeo della E 78 nota come Due Mari. La difendevano, coerenti con gli annunci di ‘scese in strada’ e di ‘manifestazioni al fianco dei cittadini, parlando di ‘infrastruttura strategica per il trasporto e la mobilità in Toscana.

E proprio lì nel mentre, o non ti arriva l’assessore Conti a rovinare questa festa di democrazia! Per quanto litigavano, loro e il collega Valentini, si è dovuta persino sospendere la seduta».
«Perché la verità vera è che voi del centrosinistra la Due Mari mica la volete. Poi scendente in piazza a manifestare per coccolare il consenso. Un’ideona furbetta. Ma poi arriva l’assessore e cosa fa? Vi stoppa, striscioni in mano. E voi? Zitti e mosca, o giù di lì. Che figure, cari Ricci, Monaci e Tei!»

«Quando si dice lasciarsi tentare dall'uovo preferendolo alla gallina.

E' l'errore nel quale stanno cadendo i sindacati annunciando una manifestazione per reclamare la realizzazione dell' "Autostrada tirrenica"». E' quanto sostiene il capogruppo dei verdi Gianni Varrasi. «Il tracciato e la realizzazione di questa opera - ha ricordato Varrasi - è da anni al centro di una durissima contestazione sia da parte delle comunità locali che delle organizzazioni ambientaliste. Adesso al coro degli "sviluppasti" senza lungimiranza si aggiungono anche i rappresentanti dei lavoratori, inconsapevoli forse di non rendere un gran servizio alla collettività nel suo complesso.

Mettere contro i lavoratori, forse di ditte neppure toscane, all'ambiente e alle sue potenzialità occupazionali, non è per niente saggio. Alcune forze politiche di governo paiono non accettare l'ipotesi di non produrre più un pensiero politico completamente egemone e chiamano a raccolta tutte le loro componenti, orientandole in chiave conservatrice a tutela di un sistema socio-economico per molti versi in crisi e senza prospettive di lungo periodo». «La soluzione per il futuro - ha aggiunto il capogruppo dei Verdi - è quella, peraltro sperimentata in maniera soddisfacente nella maggioranza che amministra la città di Firenze, dell'incontro fra le culture del lavoro e della socialità con quelle dell'eco-sviluppo, pagando anche alcuni prezzi politici e trasformando il blocco sociale di riferimento.

I Verdi sono una forza politica responsabile che ha a cuore il mondo del lavoro, e proprio per questo ritengono che pregiudicare l'ambiente e con esso il turismo, la vera inesauribile ricchezza della Toscana e di Firenze, per opportunità di lavoro temporanee date alle maestranze edili sia un grave errore strategico da parte dei dirigenti sindacali di Cgil-Cisl-Uil». «Occorre invece - ha concluso Varrasi - manifestare tutti assieme contro un decrepito capitalismo distruttore delle risorse, un capitalismo monopolistico dell'energia, contro una rapace rendita finanziaria e contro il dilagante precariato.

Proporremo ai sindacati un incontro per promuovere progetti che sostengano lo sviluppo di un'industria toscana delle energie alternative, della valorizzazione delle bio-diversità, della manutenzione e del restauro, e quindi della qualità della vita. Questi sì obiettivi attuali e condivisi».

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