Giani: “L’accesso ad Internet è un diritto da garantire a tutti”

Il nuovo presidente della Regione ha presentato l’Internet Festival di Pisa (8-11 ottobre). Il sindaco Conti: "Un evento qui nato e cresciuto che conferma la vocazione antica, attuale e futura della città come luogo di scienza e di ricerca"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 settembre 2020 15:56
Giani: “L’accesso ad Internet è un diritto da garantire a tutti”

 

“Lavoreremo per una Toscana sempre più connessa” dichiara Eugenio Giani, che per essere a tutti gli effetti il nuovo presidente della Regione attende solo la proclamazione ufficiale. L’annuncio sull’impegno per il diritto alla Rete arriva durante la presentazione a Firenze, nella sede della presidenza in piazza del Duomo, della prossima ed imminente edizione dell’Internet Festival di Pisa, manifestazione ‘a più mani’ che animerà la città dall’8 all’11 ottobre (poi una lunga coda on line fino a dicembre) e che la Regione ha sostenuto fin dal suo battesimo dieci anni fa.

“Il recente lockdown – spiega Giani - ha messo in evidenza quanto sia importante avere una connessione veloce e stabile diffusa sul territorio. Collegati ad internet si studia, ci si forma e si lavora, si può anche dialogare con la pubblica amministrazione. La Rete diventa fondamentale per l’attuazione di diritti costituzionalmente garantiti”. “Così – anticipa – intensificheremo le iniziative che già ci sono state negli ultimi anni per portare la banda ultra larga ovunque, per offrire alla Toscana diffusa sempre maggiore connettività. Ci impegneremo anche affinché i gestori di telefonia mobile facciano altrettanto per le connessioni mobili. In questo modo potremo arrestare pure lo spopolamento di borghi di montagna e di paesi spersi nella campagna”.

Sguardo proteso verso il futuro dunque: “indagare e delineare le forme possibili di futuro è sempre stato uno degli impegni del festival - sottolinea Gian Luigi Ferrari per conto dell’intero sistema della ricerca ed alta formazione pisana – e il suo successo è stato proprio l’aver fatto sistema tra tutti noi, valorizzando i risultati conseguiti per rendere consapevoli le persone della rivoluzione digitale in atto”. Ma sguardo anche rivolto al passato, di una città e di una regione aperta al mondo, ”porta e cento di idee” come ripete ancora Giani.

Trentaquattro anni fa da Pisa partì non a caso il primo ‘ping’ italiano attraverso la rete che poi diverrà internet, con un pacchetto di dati che in poco più di un secondo superò l’Atlantico ed arrivò in Pennsylvania negli Stati Uniti. Era il 30 aprile 1986. “Il nostro Internet Day” ricorda il neo presidente.

Quella connessione, la quarta in Europa dopo Inghilterra, Norvegia e Germania, fu il coronamento di più di dieci anni di ricerca sui sistemi di reti tra computer del Centro nazionale universitario di calcolo elettronico pisano. “E’ il nostro passato – dice Giani – da valorizzare e proiettare nel presente e futuro”. Un po’ come le ricerche di Fibonacci, che (una sorta di Leonardo pisano) portò in Italia la matematica araba. Di lui ricorrono 850 anni dalla nascita e sarà ricordato ad IF2020.

“I suoi studi furono possibili perché Pisa, oggi capitale dell’innovazione, era una città aperta al mondo” fa una digressione storica Giani, che poi torna a puntare il presente per ribadire che “nei prossimi cinque anni lavorerò per una Toscana fortemente integrata in Europa, ma capace di arricchirla con la sua politica di relazioni con il Mediterraneo”. Orgoglioso di ospitare anche quest’anno l’evento dell’Internet Festival è Michele Conti, sindaco di Pisa.

“Un evento qui nato e cresciuto che conferma – dice - la vocazione antica, attuale e futura della città come luogo di scienza e di ricerca, protagonista delle più significative tappe della rivoluzione digitale. Una manifestazione che abbiamo sempre sostenuto”. E se la pandemia recente ha cambiato molte abitudini e “ci ha costretto – prosegue - a fare i conti con un uso diverso e più intensivo della tecnologia, il festival diventa ancor di più un momento di riflessione e confronto sul rapporto che ognuno di noi ha con il web, in un mondo dove anche gli spazi pubblici e privati sono stati ridefiniti”.

Anche per questo la parola chiave dell’edizione in corso non poteva che essere #Reset.

IF2020, sguardo sul futuro e sulla Rete dopo la pandemia. Si parlerà di epidemiologia computazionale, ovvero di matematica, informatica e big data prestati alla medicina per predire la diffusione della malattie, un tema quantomai di attualità. Ci sarà spazio per l’etica delle tecnologie, il diritto nella Rete, le nuove frontiere dell’intelligenza artificiale ma anche per lo smart working. La Regione Toscana presenterà due progetti europei sulla diffusione dell’utilizzo dei dati per gestire territorio e turismo. E poi mostre ed installazioni d’arte, musica dalle terrazze panoramiche della città, satira, cinema e fumetti.

A Pisa torna l’Internet Festival, come sempre un caleidoscopio di visioni e suggestioni diverse, che alla decima edizione (1 e 0, come le cifre architrave del calcolo binario dei computer) però si ‘resetta’ e ripensa e se stessa, un po’ per scelta e un po’ per adattarsi all’emergenza da coronavirus ancora in atto con tutte le precauzioni e limitazioni che questa comporta. L’appuntamento è dall’8 all’11 ottobre. Saranno quattro giorni di eventi in città, con dieci diverse location e fulcro al Centro Congressi “Le Benedettine”, dal vivo e in streaming, per poi proseguire con una coda lunga altri tre mesi via web fino a dicembre.

L’Internet Festival di Pisa, fin dalla primissima edizione sostenuta e promossa dalla Regione Toscana, indaga la Rete come fenomeno sociale e culturale. E continua anche quest’anno a farlo. "Non abbiamo mai pensato di annullare l'appuntamento, abbiamo solo ragionato sul 'come' farlo" spiega il giornalista e direttore dell'evento Claudio Giua. La pandemia di questi mesi ha sicuramente cambiato la vita delle persone e il web. Ne è cresciuto ovunque l’uso quotidiano, che rimarrà. #Reset è diventata così è la parola chiave di questa edizione in cui occorre fare tabula rasa e ripartire analizzando condizioni alquanto mutate.

Tra gli ospiti attesi durante la quattro giorni di ottobre ci sono il ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano e nomi di punta della sua task force anti Covid come Paolo De Rosa, Dino Pedreschi e Fosca Giannotti. Ci saranno il fisico informatico, tra i maggiori esperti di epidemiologia computazionale, Alessandro Vespignani, il professore di etica delle tecnologie della Pontificia Università Gregoriana Paolo Benanti, la filosofa Barbara Carnevali, il rural hacker e antropologo dell'innovazione Alex Giordano, lo scrittore Antonio Moresco, l’esperto di culture digitali Tiziano Cancelli, autore anche di una introduzione all’accelerazionismo, filosofia di pensiero contemporanea per cui le nuove tecnologie possono aiutare a migliorare condizioni sociali e emancipazione, e poi la coordinatrice del College Digital Storytelling della Scuola Holden Alice Avallone, la studiosa Francesca Toni, impegnata nella ricerca di un algoritmo in grado di far “ragionare” le macchine, Mariarosaria Taddeo, considerata una delle scienziate più influenti in ambito di Artificial Intelligence, il responsabile del laboratorio di Data Science and Complexity all’Università di Venezia Ca' Foscari Walter Quattrociocchi, l’architetto Massimo Roj, la book influencer Giovanna Burzio.

Cresce anche lo spazio per docenti e il mondo della scuola, che nei mesi del lockdown ha amplificato gli spazi nel web e l’uso delle nuove tecnologie.

Si parlerà a Pisa anche dei “Thick Data. Tutto più o meno hanno sentito parlare dei big data, quella quantità immensa di informazioni che raccontano cosa facciamo e che, raccolti ed analizzati da computer, aiutano a programmare in modo più intelligente le nostre città o a fare la scelta giusta. Ma i “big data” dicono essenzialmente “chi”, “come”, “quando” e “dove”, ma non sempre sanno spiegare il “perché”. I numeri da soli non bastano. Vanno interpretati, anche sulla base di intuizioni ed emozioni umani. Oppure con la sociologia. Ed è questo che sono i dati ‘spessi’, i “thick data” per l’appunto.

Si discuterà di Rete, social e informazione pure. Il giornalista Claudio Giua, direttore di IF2020, intervisterà l’8 ottobre alle 14.30 in streaming il direttore di Repubblica Maurizio Molinari.

Diversi saranno gli eventi per provare a sciogliere l’intreccio sempre più stretto tra virtuale e reale anche dal punto di vista legale. Tra gli ospiti, dal 9 ottobre, sono attesi Dianora Poletti, professore ordinario all'Università di Pisa e direttrice del Centro interdipartimentale di ricerca in Diritto e tecnologie di frontiera, e Fernanda Faini, docente in corsi e master universitari, chiamata dal Ministero per o sviluppo economico a far parte del gruppo di esperti sulla blockchain, tra le parole più gettonate delle Rete negli ultimi anni, Questa tecnologia è stata utilizzata all’inizio, nel 2009, per i bitcoin e il mondo delle criptovalute, ma si può prestare anche ad altri usi: per rendere sicuri e inalterabili contratti e voti on line ad esempio, o per certificare la provenienza di un prodotto agroalimentare.

Nei sotterranei del Centro Congressi Le Benedettine si potrà visitare la mostra interattiva “Hello World”, curata dal Dipartimento di informatica dell’Università di Pisa e pensata come un percorso narrativo in cinque sezioni che descrivono l’evoluzione degli strumenti per il calcolo, dalle macchine meccaniche fino ad arrivare ai computer Apple, dalla seconda metà dell’Ottocento fino a primi anni duemila. Inaugurata lo scorso anno in occasione dei 50 anni del Dipartimento di Informatica – il primo in Italia – quest’anno la mostra si arricchisce con un docufilm interattivo, che sarà presentato giovedì 8 ottobre insieme al catalogo cartaceo.

In questa decima edizione intenso è stato anche l’impegno nel coinvolgere il tessuto economico e sociale della città, attraverso presentazioni di volumi nelle librerie cittadine, contest rivolti alle attività commerciali e in particolare alle categorie che più hanno sofferto della crisi dovuta al Covid. Tra questi LogicaMente, sfida a colpi di logica che si svilupperà tra il web e le vetrine degli store cittadini con premi per cinquemila euro, e Gusto Digitale. Cocktail Competition, che impegnerà i migliori bartender a ispirarsi ai dieci anni di IF nell’arte del mischiare liquori e in gredienti inventando nuovi cocktail. In palio per il più apprezzato dalla giuria – sia tecnica che popolare – un premio da mille euro.

Tra gli eventi collaterali venerdì 9 ottobre sarà di scena, online, il Cybersecurity Day 2020, appuntamento annuale organizzato dall’IIT del CNR. Sabato 10 alle Officine Garibaldi torna la Tech Jobs Fair, una giornata di incontri tra professionisti e aziende tech.

Gran finale domenica 11 ottobre nel segno dell’intrattenimento: dalle 16 alle 19 su alcune tra le più panoramiche terrazze della città musicisti, attori e performer tra cui Paolo Fresu, Sandro Lombardi, Nico Gori, Bobo Rondelli, Musica Nuda, Giancane e I Sacchi di Sabbia si esibiranno dal vivo e le loro immagini rimbalzeranno in streaming su maxi schermi e sul web. Gli amanti dei concerti sui tetti ricorderanno quello storico dei Beatles all’Apple Corps di Londra. Ma molti non sanno forse che la tradizione del genere è stata tenuta a battesimo proprio a Pisa, nel 1966, con “I Monumenti” che suonarono in cima alla Torre pendente. In mesi in cui il Covid ha cancellato concerti ed esibizioni in teatro, un auspicio per una pronta ripartenza.

L’Internet Festival di Pisa anche quest’anno è promosso dalla Regione Toscana, dal Comune di Pisa, da Registro.it e Istituto di informatica e lelematica del Cdr, dall’Università di Pisa, dalla Scuola Superiore Sant’Anna e dalla Scuola Normale Superiore insieme a Camera di Commercio di Pisa, Provincia di Pisa e Associazione Festival della Scienza. La progettazione e l’organizzazione sono a cura di Fondazione Sistema Toscana, partecipata dalla Regione. Tutto le informazioni sugli eventi in programma all'indirizzo www.internetfestival.it.

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