Teatro Comunale di Firenze: cresce la febbre per i tre concerti che Riccardo Muti dirigerà dal 4 al 6 febbraio
Tre concerti e molte iniziative collaterali per Luigi Cherubini

Redazione Nove da Firenze
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31 gennaio 2005 17:45
Teatro Comunale di Firenze: cresce la febbre per i tre concerti che Riccardo Muti dirigerà dal 4 al 6 febbraio<BR>Tre concerti e molte iniziative collaterali per Luigi Cherubini

A distanza di dieci anni il grande direttore torna sul podio del Coro e dell’Orchestra del Maggio Musicale per proporre uno dei maggiori capolavori sacri di Luigi Cherubini, la monumentale Messa Solenne in re minore “per il Principe Esterházy” che il musicista fiorentino compose a Parigi nel 1811. Di eccellenza il quartetto dei solisti, composto dal soprano Ruth Ziesak, dal giovane mezzosoprano siciliano Marianna Pizzolato (rivelazione dell’ultimo Rossini Opera Festival), dal tenore Herbert Lippert e dal basso Ildar Abdrazakov, a cui si uniranno le voci del soprano Sara Allegretta e del tenore Samuele Simoncini, quest’ultimo allievo dell’accademia del Maggio.

I concerti - realizzati grazie al contributo straordinario della Banca Cassa di Risparmio di Firenze - sono in programma per venerdì 4 alle ore 20.30, sabato 5 alle ore 19, e domenica 6 alle ore 16.30.

Intorno all’esecuzione della Messa per il Principe Esterházy, il Teatro del Maggio, su sollecitazione dello stesso Riccardo Muti, ha creato una nutrita serie di iniziative collaterali per sottolineare la fondamentale importanza che il fiorentino Luigi Cherubini ebbe sul mondo musicale europeo della sua epoca, influenzando compositori come Beethoven, Rossini e Brahms.

Si è così sviluppato un fitto calendario di eventi che coinvolge le maggiori istituzioni culturali della città.

Dal 31 gennaio al 12 febbraio, alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze (e non più nel Foyer del Teatro), è possibile visitare la mostra “Luigi Cherubini, immagini e note”: in esposizione, accanto ai bozzetti e ai figurini dell’Archivio Storico del Teatro del Maggio, rare edizioni musicali conservate dalla Biblioteca. La settimana cherubiniana vera e propria prende avvio mercoledì 2 febbraio, alle ore 18, nel Piccolo Teatro del Comunale con una conferenza di Alberto Batisti su “Luigi Cherubini nel Neoclassicismo europeo” promossa dagli Amici del Teatro del Maggio.

Il giorno successivo, nell’Aula Magna dell’Università di Firenze (Piazza San Marco, 4), alle ore 17, Riccardo Muti incontra gli studenti.

Venerdì 4, prima del concerto, alle ore 17.30, al Piccolo Teatro del Comunale, una tavola rotonda promossa in collaborazione con l’Institut Français de Florence, “Luigi Cherubini, o l’ideale della perfezione”, che vedrà la partecipazione di alcuni tra i più autorevoli studiosi italiani del compositore: Giovanni Carli Ballola, Quirino Principe e Mario Marcarini.

A loro si unirà la musicologa tedesca Helen Geyer, docente all’Università di Weimar-Jena, direttrice editoriale per la casa inglese Boosey & Hawkes della nuova edizione critica delle opere di Cherubini.

Infine sabato 5, alle ore 11, nella Basilica di Santa Croce, il “tempio dell’itale glorie”, omaggio al monumento funebre a Luigi Cherubini alla presenza di Riccardo Muti. Nato nel 1760 a poche centinaia di metri da Santa Croce, in via Fiesolana, il compositore morì nel 1842 a Parigi, la città che lo aveva consacrato al successo, e venne sepolto al Cimitero del Père Lachaise.

Nel 1869, in Santa Croce, ad opera dello scultore Odoardo Fantacchiotti, sorse un monumento che ne onorò la memoria e davanti al quale gli allievi del Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze (Andrea Baicu e Paolo Cimino violini, Mujan Hosseinzadeh viola e Leandro Carino violoncello) eseguiranno due movimenti dal Quartetto n. 2 in do maggiore.

A seguire, il maestro Muti visiterà la mostra “Luigi Cherubini, immagini e note” della Biblioteca Nazionale dove gli allievi dell’Accademia del Quartetto della Scuola di Musica di Fiesole (Quartetto Toscano: Daniele Iannaccone e Nicola Dalle Luche violini, Lorenzo Falconi viola e Alice Gabbiani violoncello) eseguiranno due movimenti dal Quartetto n.

5 in fa maggiore.

L’ingresso è libero a tutte le manifestazioni collaterali, ad eccezione del 3 febbraio, riservato agli studenti del Dams e invitati.

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