Nella zona più elevata, in prossimità del denso castagneto che ammanta i declivi vulcanici dell'Amiata, si incontra il tipo di casa rurale che possiamo dire di "montagna". Ha piccole dimensioni, pianta rettangolare allungata con tetto a due spioventi, struttura unitaria. Il pianterreno contiene la cucina, la stalla e una stanza di deposito per attrezzi e scorte: in cucina, sotto la cappa del camino si apre la bocca del forno. Una dipendenza comune delle case di questa zona (qualunque sia il loro tipo di struttura) è il metat o, eretto nel castagneto o presso l'abitazione, per l'essiccazione delle castagne.
I metati sono costruiti in muratura, su pianta quadrata, con un tetto a piovente unico, coperto di tegole. Contengono di solito due soli vani con ingresso dai lati opposti: il vano inferiore dove si accende il fuoco, il superiore dove si accumulano le castagne, separati da una graticciata di assicelle di legno. L'accesso al piano superiore è dato da una piccola scala esterna di pietra, oppure, se il metato è costruito sul terreno in pendio, avviene direttamente da questo.
La Toscana era relativamente povera, rispetto ad altre regioni, fino a che non fu scoperta dal turismo.
Le sue tradizioni culinarie sono profondamente radicate in quella "cucina povera" che è poi diventata famosa in tutto il mondo. Sui pendii del Monte Amiata si trovano le castagne raccolte sotto i grandi alberi e usate per fare la farina dolce per il castagnaccio e i funghi freschi nati nel sottobosco. E quando la stagione è finita potrete gustarne il ricco sapore, usando "funghi secchi" che con il loro intenso profumo fanno diventare sontuoso qualsiasi piatto, dalla pasta ai piatti di carne. E anche grazie all'uso dei funghi e delle erbe selvatiche, i Toscani godono di una cucina casalinga che molti stranieri considerano di lusso.
