Giornata mondiale della Sicurezza sul lavoro: è sempre emergenza

Cgil e Inca Firenze: "Crescono malattie professionali"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 aprile 2024 15:07
Giornata mondiale della Sicurezza sul lavoro: è sempre emergenza

Firenze, 27-4-2024 - Domani 28 aprile si celebra la Giornata internazionale della salute e sicurezza sul lavoro e intanto in Italia è una strage continua, una vera emergenza. I dati degli infortuni mortali sono tristemente noti, a febbraio 2024 i morti sul lavoro in Italia sono già 119, il 19% in più rispetto lo stesso periodo 2023. Mentre gli infortuni sul lavoro nel 2023 hanno riguardato 585.000 lavoratori e lavoratrici.

Una situazione drammatica per la nostra penisola. Secondo l’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre a finire in zona rossa alla fine nel 2023, con un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 34,6 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) sono: Abruzzo, Umbria, Basilicata, Puglia, Molise, Campania e Calabria. In zona arancione: Sicilia ed Emilia-Romagna. In zona gialla: Friuli-Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Veneto, Sardegna, Lombardia, Liguria e Trentino-Alto Adige. Le regioni più sicure, in zona bianca, sono: Lazio, Toscana e Valle d’Aosta.

E poi c’è un’emergenza che negli ultimi anni diventa sempre più nitida nelle nostre elaborazioni, ovvero, quella che tocca i lavoratori stranieri, soggetti ad un rischio di infortunio mortale più che doppio rispetto agli italiani. Così gli stranieri deceduti in occasione di lavoro da gennaio a dicembre 2023 sono 155 su 799. Con un rischio di morte sul lavoro che risulta essere più che doppio rispetto agli italiani; si registrano 65,3 morti ogni milione di occupati, contro i 31,1 italiani che perdono la vita durante il lavoro ogni milione di occupati.

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Contemporaneamente diminuiscono le denunce di infortunio (mortali e non mortali) del 16,1% rispetto al 2022, ma i decrementi sono dovuti alla fine dell’emergenza Covid che aveva invece ‘gonfiato’ i dati del 2022.

"In questo paese, però, stanno aumentando in modo preoccupante anche i dati che riguardano le malattie professionali, di lavoro ci si può ammalare, anche se sappiamo che quelle denunciate sono poco rispetto a quelle reali,A livello nazionale le malattie professionali denunciate negli anni sono state: nei primi mesi del 2024 del 30,7% in più rispetto al 2023, dell’88,7% in più rispetto al 2022 e del 102,1% in più sul 2021.Anche nel nostro territorio fiorentino il trend sta aumentando così come crescono le pratiche che che ci vengono richieste: si stima un 25/30% in più rispetto allo scorso anno, in linea con i dati Nazionali.Questi dati ci devono preoccupare, ma allo stesso tempo dobbiamo sfatare il mito che denunciare comporti un rischio per il proprio posto di lavoro.E’ un dovere delle Aziende fare della sicurezza uno dei propri punti di forza, oltre che garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori: in questo l’Inail è un alleato e non un nemico.E’ possibile intervenire su: ritmi ed organizzazione del lavoro, ripetitività dei movimenti, esposizione ad agenti nocivi che possono provocare una patologia riconducibile all'attività lavorativa e all'ambiente di lavoro.

Cgil e Patronato Inca possono offrire gratuitamente una prima consulenza medico legale per capire se le patologie riscontrate possono avere origine lavorative.Prendersi cura di sè passa anche e soprattutto dalla consapevolezza di dove origina il proprio malessere, le forze che dobbiamo attivare sono ancora molte ma l’obiettivo di tutti dovrebbe essere quello di celebrare il prossimo 28 aprile con “Zero morti sul Lavoro” e “Zero Malattie Professionali” dichiarano Giancarla Casini (segreteria Cgil Firenze) ed Emilio Fabbri (Inca Cgil Firenze).

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