Fridays For Future, Greta influenza anche la Toscana: in piazza per difendere l'ambiente

La Regione Toscana a Siena contro il fenomeno dei cambiamenti climatici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 marzo 2019 17:39
Fridays For Future, Greta influenza anche la Toscana: in piazza per difendere l'ambiente

Domani venerdì 15 marzo è in programma la manifestazione con corteo promossa dal movimento “Fridays For Future – Sciopero per il clima” in occasione della giornata di mobilitazione internazionale con concentrazione in piazza Santa Croce alle 9. Il corteo poi si svilupperà in via Magliabechi, Corso Tintori, via dei Neri, via dei Leoni, via del Proconsolo, Borgo Albizi, via Fiesolana, via degli Alfani, via dei Servi e arrivo in piazza Santissima Annunziata. Fino alle 14 sono possibili disagi alla circolazione e deviazioni del trasporto pubblico.

Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi alla vigilia della mobilitazione globale #FridaysForFuture, la giornata dello sciopero mondiale per il pianeta commenta "Anche io sto con Greta e con i milioni di giovani che domani, per il #FridaysForFuture, scenderanno nelle piazze per difendere il nostro pianeta dai cambiamenti climatici che ne stanno incrinando l'equilibrio. Lo reputo un grande segnale e soprattutto incoraggiante che siano i giovani, che hanno capito, a dirci che per una svolta decisiva e urgente sull'ambiente serve una politica a tutto campo e non più affidata al mantra della green economy".

 "Penso – prosegue Rossi - che tutti dobbiamo prendere atto che stiamo attraversando una grave crisi e che l'economia globale è al collasso. In molte aree del Pianeta il cambiamento climatico e l'impatto ambientale del modello produttivo rendono ancora più gravi situazioni di povertà, violazioni dei diritti umani, conflitti armati. Le migrazioni sono la conseguenza di un modello di produzione e consumo che infrange pericolosamente da un lato i limiti ecologici del Pianeta e dall'altro quelli di giustizia sociale.

Ci sono poi i conflitti per la gestione delle risorse naturali, o i danni irreversibili sulla vita delle popolazioni procurati dalle scelte scellerate di pochi grandi investitori che sfruttano l'ambiente ai danni dell'uomo. In questa chiave, siamo chiamati a un'assunzione di responsabilità per far cambiare rotta a un modello di sviluppo insostenibile, irresponsabile e ingiusto.Se ci si limita - prosegue Rossi - a prendere in considerazione un piano economico capace di gestire le risorse, l'Unione Europea ce l'ha.

Ma anche con un valido piano economico come quello che abbiamo, anche con tutta la tecnologia che ci permetterà di passare alle fonti di energia rinnovabili, mancherà sempre qualcosa se non avremo cambiato la consapevolezza dell'uomo. E questo deve avvenire in fretta. Penso che la nuova generazione, che i figli del millennio nati dopo il 1985, stiano iniziando a considerarsi una comunità connessa globalmente, ma siamo solo agli inizi. Non possiamo concederci il lusso di rilassarci rimandando, dobbiamo farlo subito, nei prossimi vent'anni.

C'è chi dice che è un'impresa impossibile. Ma la mobilitazione di domani mi dà speranza. E anche io, giovani, lo ripeto, sto con voi". "Anch'io domani sarò con i giovani a Siena in piazza del Campo - ha quindi detto l'assessore alla presidenza Vittorio Bugli - L'impatto umano sull'ambiente ha raggiunto uno stadio critico, che potenzialmente intacca le condizioni che rendono possibile la stabilità socioeconomica. I cambiamenti ambientali indotti dall'uomo si stanno verificando a un ritmo e a una portata senza precedenti, e si sta rapidamente chiudendo la finestra di opportunità per scongiurare conseguenze catastrofiche nelle società di tutto il mondo.

Tra queste conseguenze ci sono l'instabilità economica, le grandi migrazioni forzate, i conflitti, le carestie e il potenziale collasso dei sistemi sociali ed economici. Il fatto che storicamente le considerazioni sull'ambiente siano state ignorate nella maggior parte delle aree della politica è stato un errore catastrofico. I giovani stano costruendo questa consapevolezza, che dobbiamo iniziare a pensare come un'unica specie in un'unica biosfera. Entro le tre generazioni oggi viventi e le prossime tre generazioni dobbiamo iniziare a pensare così, come un'unica specie che condivide un'unica biosfera, in stretta correlazione con tutte le altre creature del pianeta.

E dobbiamo farlo in fretta".

"Anch'io sarò in piazza domani a Firenze – ha aggiunto l'assessore all'ambiente Federica Fratoni - per sostenere e ascoltare il messaggio degli studenti, con la loro energia creativa e il loro diritto al futuro. E' un appello forte e deciso al quale hanno deciso di unirsi gli studenti, da tutto il mondo, per richiamare l'attenzione sull'emergenza clima, sulla sostenibilità e sul futuro delle nuove generazioni. Un segnale di responsabilità, di speranza e una occasione di ascolto e di dialogo che le istituzioni devono sapere cogliere, per far sentire che l'ambiente è un impegno comune e che tutti, insieme, possiamo contribuire alla sua salvaguardia.

La Regione Toscana da tempo ha posto l'attenzione al fenomeno dei cambiamenti climatici e ha intrapreso con decisione la strada della sostenibilità, promuovendo le energie rinnovabili, puntando sulla raccolta differenziata, sullo sviluppo dell'economia circolare e la lotta all'inquinamento atmosferico, sensibilizzando a stili di vita più rispettosi dell'ambiente e meno impattanti per la qualità dell'aria e mettendo in campo una attenta programmazione finalizzata alla difesa del suolo e dal l'erosione costiera". Il WWF sostiene con convinzione le centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi che in tutto il mondo si preparano domani a scendere in piazza per il primo sciopero globale per il Clima e in tutta Italia in piazza, insieme a loro ci saranno i ragazzi della Community WWF YOUng.

È sicuramente molto importante che le generazioni che rischiano di subire gli effetti peggiori del cambiamento climatico non si limitino a farsi rappresentare, ma prendano voce e iniziativa in prima persona chiedendo che si agisca subito e in modo radicale, archiviando la politica del rinvio. Tuttavia, nel giorno delle ragazze e dei ragazzi protagonisti, gli adulti non possono certo limitarsi a una pacca sulla spalla e dire “ora tocca a voi”.Per questo il WWF propone alcune richieste precise, anche se necessariamente qui non approfondita, agli adulti in politica, agli adulti nelle aziende, agli adulti in casa propria, insomma, proprio a tutti gli adulti. 

In politica

  • Gli adulti al governo e nelle istituzioni a tutti i livelli, devono uscire dalla solita routine e dal pensare solo al breve termine; per comprendere le relazioni tra i problemi ambientali e individuare le strade migliori per agire, occorre studiare e darsi obiettivi a lungo termine e target immediati in linea con tali obiettivi. I risultati non vengono da soli, non sono facili. Ma voi siete lì per questo.
  • In termini concreti, i Governi devono alzare di molto le loro ambizioni di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2030, puntando alla completa decarbonizzazione ben prima della metà del secolo, se vogliamo sperare di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C e attuare davvero l’Accordo di Parigi.

    Con gli attuali target di riduzione, saremmo condannati a superare i 3°C di aumento medio della temperatura globale.

  • Gli adulti che votano, devono giudicare le formazioni politiche, i candidati e gli eletti sulla base delle proprie azioni per accelerare davvero, e con efficacia, l’azione climatica.

Nel business:

  • Gli amministratori delegati hanno dei figli, ma forse pensano, se ci pensano, che la ricchezza li preserverà dalle minacce climatiche: è vero che i poveri sono i più vulnerabili, ma gli eventi estremi e le loro conseguenze non guardano in faccia a nessuno. È dunque ora che le persone nelle aziende, a ogni livello e per quanto piccola sia l’impresa, facciano contare davvero le parole che scrivono nella mission e assumano la sostenibilità ambientale e sociale come timone, almeno alla pari delle ragioni economiche.
  • Per le grandi aziende, accanto al budget, i board e gli azionisti dovrebbero valutare l’operato del management sulla base della riduzione delle emissioni.
  • Non solo l’energia che viene acquistata dalle grandi aziende dovrebbe essere solo rinnovabile e proveniente da utility senza fonti sporche nel proprio energy mix.

    Oppure le imprese possono autoprodurla direttamente da fonti rinnovabili. Inoltre le aziende possono scegliere di acquistare prodotti scelti non solo in base al prezzo, ma anche in base alla CO2 emessa e alle risorse impiegate per produrli.

In casa propria:Tutti siamo consumatori, e come tali abbiamo un potere enorme; dobbiamo scegliere quello che davvero ci serve e in base alle reali performance ambientali delle aziende e del prodotto. Per esempio:

  • Abbandonare le vecchie auto a benzina o diesel e scegliere veicoli elettrici, preferire le biciclette o camminare, usare i mezzi pubblici pretendendo che siano ecologici davvero.
  • Scegliere solo energia rinnovabile, l’epoca delle fonti fossili deve finire.
  • Risparmiare comunque più energia possibile, anche se verde.
  • A tavola dobbiamo mangiare poca carne e pochi latticini, perché produrli comporta un altissimo dispendio energetico, e molte verdure e frutta.
  • Dobbiamo preferire i prodotti alimentari del nostro territorio, informarci sul modo in cui sono stati prodotti, non sprecare nulla.

Il WWF seguirà il Global Strike For Future sul proprio sito web e su i propri canali social.

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