Cittadinanza onoraria a Liliana Segre, ormai di casa in Toscana

Molti Consigli Comunali hanno avviato il percorso, non senza qualche polemica della destra. La senatrice a vita ringrazia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 dicembre 2019 07:20
Cittadinanza onoraria a Liliana Segre, ormai di casa in Toscana

La senatrice a vita Liliana Segre è cittadina onoraria del Comune di Lastra a Signa. La delibera del Consiglio comunale stabilisce di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre “per il coraggioso e quotidiano impegno a mantenere viva la memoria ed i valori morali che la nostra Carta Costituzionale detta”, in particolare all’articolo 3 “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali..” e all’articolo 8 “che tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge e che le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano”.

Il Sindaco Angela Bagni esprime “grande soddisfazione per il voto espresso all’unanimità dal consiglio comunale sulla cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre. Lastra a Signa, come moltissimi altri comuni italiani, ha lanciato un segnale forte, confermando con il voto di essere una comunità aperta, moderna, nel rispetto dei valori e dei principi di democrazia e solidarietà che caratterizzano la nostra Carta Costituzionale, rifiutando qualsiasi forma di discriminazione, di razzismo e di violenza xenofoba”.

Il Consiglio Comunale di Empoli ha approvato un ordine del giorno che impegna il sindaco e la giunta ad avviare il percorso per il conferimento della cittadinanza onoraria alla Senatrice Liliana Segre. Il documento impegna anche a sostenere la commissione del Senato della Repubblica contro il razzismo e l’antisemitismo istituita su proposta della senatrice. L’ordine del giorno sulla Commissione Segre è stato firmato dal capogruppo del Partito Democratico Simone Falorni e da quello di Questa è Empoli Lorenzo Ancillotti. La votazione ha visto i gruppi PD, Questa è Empoli, FabricaComune, Fratelli d’Italia Centrodestra e Movimento 5 Stelle favorevoli, si è astenuta Lega Salvini Empoli. Con tale atto i proponenti impegnano il sindaco e la giunta non solo ad appoggiare il percorso della Commissione Segre sul tema hate-speech con adeguate iniziative d’informazione sui risultati del suo lavoro, ma anche e soprattutto “a coltivare la memoria della lotta contro tutti i totalitarismi, dei crimini compiuti nelle guerre coloniali, delle leggi razziali, della persecuzione degli ebrei e della Shoah, dei massacri delle Foibe e di ogni altro eccidio a danno di innocenti e indifesi, collaborando con le associazioni per la tutela e la valorizzazione della memoria della Resistenza, aiutando la ricerca storica, lo studio della storia contemporanea e l’educazione alla cittadinanza nelle scuole”. Secondo le indicazioni del consiglio l’esecutivo di Via del Papa dovrà “creare nuove azioni di sensibilizzazione culturale e civica contro il razzismo, la xenofobia e le discriminazioni di religione, in collaborazione con le diverse comunità di fede ed etniche, anche con lo scopo di promuovere e condividere le regole di cittadinanza”.

E dovrà impegnarsi a “sollecitare il Parlamento – perché si completi la legislazione per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza – e le istituzioni preposte all’impegno alla vigilanza preventiva e all’applicazione più rigorosa delle misure previste dalla legislazione vigente”. Infine l’assemblea municipale dà mandato ad aderire alla “Rete dei comuni per la memoria, contro l’odio e il razzismo”. Il M5S ha aggiunto un emendamento, approvato, in cui si impegna la giunta a organizzare percorsi didattici su Olocausto, leggi razziali e estremismi per gli studenti empolesi che portino a un incontro finale proprio con Liliana Segre.

Anche il consiglio comunale di Montelupo Fiorentino ha votato all’unanimità la mozione della maggioranza per il conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice a vita Liliana Segre, in quanto testimone della Shoah e per la sua costante attività di denuncia dei nuovi fenomeni di intolleranza.

Francesco Desii, capogruppo di maggioranza Masetti per Montelupo ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti di aver trovato unitarietà su questa mozione. Condanniamo tutte le forme di intolleranza e violenza di qualsiasi natura esse siano. “I fenomeni di intolleranza, violenza e minacce discriminatorie non sono più un fenomeno marginale- si legge nella mozione- ma fanno parte della cronaca giornaliera non solo nazionale ma anche locale, vedi quello che è recentemente successo al sindaco di Empoli, e meritano ferma condanna qualunque sia la provenienza o l’ispirazione, perché attentano alle libertà civili e politiche.”

Oltre al conferimento della cittadinanza alla Segre la mozione impegna la Giunta a “...denunciare la sempre più diffusa cultura dell'odio e dell'intolleranza di qualunque diversità, attraverso iniziative rivolte alla promozione dei valori di rispetto, uguaglianza e libertà sanciti dalla Costituzione Italiana. Si impegna il consiglio comunale e la giunta a condannare tutti quegli atteggiamenti, tutte quelle azioni, tutte quelle associazioni che fanno della violenza, della sopraffazione un faro della propria attività. Impegnarsi affinché si organizzino incontri per educare al rispetto e al buon utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione, rivolti sia ai giovani alunni di scuole elementari e medie che alla cittadinanza tutta”.

Polemiche a Vinci in occasione del consiglio comunale aperto alla cittadinanza, nel quale si è deliberata la massima onorificenza cittadina per Liliana Segre

“La cittadinanza onoraria alla senatrice Segre è stata conferita per l’alto valore civile, sociale e culturale del suo impegno, poiché rappresenta una delle figure più nobili della nostra nazione, testimone della tragedia dell’Olocausto, simbolo delle sofferenze che le leggi razziali causarono alla comunità ebraica del nostro paese, memoria vivente dell’orrore vissuto da tanti cittadini italiani deportati nei campi di sterminio. La senatrice inoltre ha portato la sua testimonianza di ex deportata all’Italia intera, rompendo un silenzio durato 45 anni.

Questo atto inoltre- spiega Francesco Marzocchini, capogruppo di Democratici per Vinci e segretario del Pd locale- esprime ferma condanna per gli insulti rivolti alla senatrice Liliana Segre, prevalentemente a sfondo antisemita e razzista e per manifestare nei suoi confronti la piena solidarietà, riconoscendo il suo importante impegno contro il razzismo e l’antisemitismo.”.

L’opposizione ha disertato la seduta del consiglio comunale: “Un atteggiamento inqualificabile dall’opposizione- tuona Marzocchini- Soprattutto conoscendone le motivazioni, ovvero la presenza nella delibera di due righe che fanno riferimento all’istituzione della commissione contro il razzismo e l’antisemitismo, promossa dalla senatrice a vita.Ieri sera - continua Marzocchini - eravamo lì per riconoscere il valore di una donna che ha conosciuto il dolore dell’Olocausto, l’orrore dei campi di sterminio e che oggi a distanza di 70 anni si trova a dover subire minacce e offese proprio per quello che rappresenta una ex deportata. Siamo estremamente onorati che da oggi la senatrice sia una nostra concittadina, dispiace che l’opposizione non abbia saputo cogliere, per miopia politica, il senso profondo di questo gesto”.

"Non riusciamo a capire con che faccia il sindaco Torchia ritenga irresponsabile l'opposizione quando lui per primo ha omesso di leggere in consiglio comunale la nostra lettera di spiegazioni per l'assenza dei consiglieri d'opposizione durante l'assemblea -ribattono i consiglieri comunali del gruppo di opposizione di Vinci Alessandro Scipioni, Paola Morini, Manuela Landi, Cristiano Bianconi, Mariagrazia Bindi- Il nostro gesto ha avuto motivazioni profonde che avevano il diritto di essere spiegate. Avevamo mandato un documento al riguardo con formale richiesta di leggerlo nel corso della seduta e di metterlo agli atti del Consiglio. Ieri sera invece non è stato letto niente e questo è a nostro avviso un comportamento grave per un primo cittadino che ha cercato di occultare le nostre idee e le argomentazioni del nostro gesto".

Stavolta informeremo il prefetto di quanto accaduto nella seduta del consiglio comunale di ieri a Vinci e non ci fermeremo. Valuteremo ogni azione legale a difesa del diritto di parola e di opinione dell'opposizione.

“Una cittadinanza onoraria è un atto che istituisce un legame e una empatia che sono sempre cifra di umanità e di idem sentire civile oltre che civico. Sono, dunque, ben felice di potermi dire da oggi vostra concittadina”. È quanto ha scritto la senatrice a vita Liliana Segre nella lettera indirizzata al sindaco di Rapolano Terme, Alessandro Starnini per ringraziare della cittadinanza onoraria conferita all’unanimità dal consiglio comunale rapolanese lo scorso 25 novembre.

“Ragioni di età e di salute mi impediscono di essere presente fra voi come vorrei - continua Liliana Segre nella sua lettera - ma ci tengo a condividere con voi i sentimenti democratici e antifascisti che storicamente sono appannaggio della terra senese. Certa che la condivisione della cittadinanza renderà più saldi i nostri valori e i nostri principi auguro alla vostra, anzi nostra, comunità un futuro di prosperità e di progresso morale e civile. Da oggi la vostra città sarà anche la mia”.

“La senatrice Liliana Segre - afferma il sindaco di Rapolano Terme, Alessandro Starnini - ha inviato la lettera a tutta la comunità di Rapolano Terme per ringraziare della cittadinanza onoraria che il nostro consiglio comunale, che ringrazio, le ha conferito all'unanimità. Ne siamo molto contenti e orgogliosi e ci riconosciamo interamente nelle sue parole. Continueremo su questa strada, la sola che ci porta al futuro, e colgo l'occasione per augurare buone feste a tutti i cittadini di Rapolano Terme”.

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