Ventesima edizione della Festa Internazionale della Ceramica

Dal 23 giugno al 1 luglio. In viaggio fra oriente e occidente sulle rotte della ceramica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 giugno 2012 14:21
Ventesima edizione della Festa Internazionale della Ceramica

Venti anni di Festa della Ceramica. Venti anni durante i quali la manifestazione è cresciuta, cambiando volto e adeguandosi ad un mutato contesto economico e artistico. La manifestazione è stata proposta per la prima volta nel 1992 con l’obiettivo di celebrare e valorizzare il prodotto di Montelupo Fiorentino: la ceramica. Qui già nel 1400 si producevano gli oggetti in maiolica che adornavano le tavole delle principali famiglie fiorentine e che, attraverso le rotte mercantili, venivano esportate in altri paesi europei, in America e nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo. È proprio il viaggio e il contatto fra oriente e occidente il tema caratterizzante dell’edizione 2012. Il Comune di Montelupo Fiorentino e la Fondazione Museo di Montelupo promuovono un progetto dal titolo IL MARE FRA LE GENTI, che caratterizzerà le iniziative culturali per i prossimi due anni e che ha come obiettivo quello di indagare il dialogo con l’Islam, sulle rotte della ceramica. I più probabilmente non sanno che alcuni decori della produzione locale riproducono effigi tipiche del mondo arabo quali, ad esempio la mano di Fatima e l’occhio di Allah a testimonianza che gli artigiani montelupini hanno avuto contatti con il mondo arabo. Questo progetto scaturisce proprio dalla volontà di comprendere in quale misura gli scambi che avvenivano nel Mediterraneo abbiano influenzato la cultura, la produzione artistica e lo stesso modo di fare ceramica. La Festa della Ceramica è il momento in cui gran parte degli eventi pensati nell’ambito del progetto IL MARE FRA LE GENTI vengono presentati al pubblico. Da segnalare a tal proposito il convegno previsto per il 27 giugno dal titolo “Commercio, comunicazioni e scambi all’inizio del Basso Medioevo” che illustrerà i presupposti storici e culturali dell’intero progetto, focalizzando l’attenzione sul dialogo fra oriente e occidente e sullo scambio degli elementi decorativi. L’esposizione dal titolo “Verso Oriente e ritorno.

La pittura orientalista e gli scambi di modelli decorativi nel bacino del Mediterraneo” propone attraverso opere originali del XIX e XX secolo, accompagnate da un ampio corredo documentario multimediale. La mostra, è progetta dalla dottoressa Marilena Pasquali, curatrice del Museo Moranti. Fra l’Ottocento e i primi del Novecento il mondo occidentale ha subito il fascino della cultura araba e ne ha mutuato decori, cifre stilistiche, ma anche storie e costumi. Oltre alla selezione di dipinti degli ultimi due secoli, spazi specifici verranno riservati a quegli artisti italiani contemporanei che hanno intrapreso il loro personale “viaggio in Oriente”, riportando nelle loro opere echi e profumi di questo ‘altrove’.

Particolare attenzione sarà posta, poi, al tema della ceramica, assolutamente imprescindibile per il territorio di Montelupo Fiorentino e delle Terre di Toscana. Da segnalare anche tre sezioni dedicate ad autori contemporanei e fra questi Luigi Ontani. Il dialogo contemporaneo fra le due culture prende forma grazie ad un cantiere d’arte “LO 2.0 – Nuovi apprendisti per una bottega rinascimentale”. A Montelupo Fiorentino viene ricreata una sorta di bottega rinascimentale dove gli allievi andavano ad imparare “il mestiere” dall’artista o dall’artigiano.

La sigla LO non a caso rimanda alla più prestigiosa delle botteghe montelupine del 1400, quella che ha realizzato il Rosso di Montelupo. La sigla 2.0 suggerisce, invece, la natura prettamente contemporanea e innovativa del progetto. In questo caso gli apprendisti sono nove studenti delle Accademie d’Arte toscane, selezionati fra oltre 20 candidati. Gli artisti sono Alfredo Gioventù e Khaled Ben Slimane e gli artigiani sono i terracottai e i maestri decoratori della Scuola della Ceramica, che supporteranno maestri e allievi nella realizzazione delle opere. L’ambito di indagine è un elemento comune alla cultura occidentale quando a quella orientale: l’astrazione di elementi che si trovano in natura in elementi decorativi.

Il processo creativo sarà restituito in un’esposizione/installazione nella quale sarà ricreato un ideale mare Mediterraneo che farà da elemento di contatto fra le opere realizzate da Gioventù e quelle di Khaled Ben Slimane Le mostre e gli incontri si inseriscono in un contesto più ampio di eventi, fra questi citiamo il festival musicale Setes Sois, setes luas che farà tappa a Montelupo Fiorentino in tre serate con concerti di gruppi che provenienti da diversi paesi del Mediterraneo. In quanto ventesima edizione troveranno ancora maggiore visibilità le realtà locali che nel tempo hanno concorso a sostenere la ceramica montelupina.

In primo luogo le aziende e in particolare quelle aderenti alla Strada della ceramica, che avranno in corso Garibaldi un proprio Show Room e saranno coinvolte nel progetto FABBRICHE APERTE, visite guidate alla scoperta dei luoghi di produzione. Non possono certo mancare né la Scuola della Ceramica, una realtà importante nell’ambito della formazione professionale, né i maestri terracottai dell’Unione Fornaci della terracotta, che tramandano le antiche tecniche di lavorazione dell’argilla. Per il secondo anno consecutivo saranno riproposte due iniziative che nel 2011 hanno riscosso l’interesse del pubblico: la mostra mercato LE FORME DELLA TERRA, organizzata in collaborazione con l’associazione Arte della Ceramica e il Festival dei Forni.

Notizie correlate
In evidenza