Il dibattito sulla Tramvia in Consiglio comunale

Approvati tre ordini del giorno del Gruppo PdL

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 novembre 2011 20:25
Il dibattito sulla Tramvia in Consiglio comunale

In Consiglio comunale si è tenuto oggi il dibattito sulla Linea 2 della tramvia. Tre ordini del giorno collegati alla comunicazione dell’assessore Mattei presentati dal Gruppo PdL sono stati approvati oggi dal consiglio comunale. Il primo chiede all’amministrazione di “attivarsi presso Ataf al fine di studiare tariffe agevolate per i residenti interessati dai lavori della tramvia”; il secondo invita “ad attivarsi con gli istituti bancari al fine di aprire linee di credito a tasso zero per le attività commerciali interessate dai lavori”.

Il terzo infine impegna l’amministrazione “a garantire il rispetto dei tempi dei cantieri per la realizzazione della linea 2 della tramvia”. “Siamo soddisfatti del lavoro fatto oggi: si tratta infatti di tutti atti importanti per la salvaguardia del tessuto commerciale cittadino, destinato a subire impatti pesantissimi per effetto dei cantieri” hanno dichiarato i consiglieri. Fittante: “Mantenere l’impegno preso sui tempi. Salvaguardare i commercianti della zona interessata dalla linea 2” Controlleremo con puntualità e senza sconti i lavori per la realizzazione della linea 2 della tramvia e i tempi previsti di 950 giorni”.

E’ quanto ha detto il consigliere dell’IdV Giovanni Fittante che ha proposto un ordine del giorno (verrè votato nella prossima seduta del consiglio) sottoscritto anche da Francesco Bonifazi (Pd) e Tommaso Grassi in cui si invita la giunta “a relazionare trimestralmente in consiglio sull’attuazione dei lavori della linea 2”. Fittante ha aggiunto: “Controlleremo tutte le iniziative che sono e saranno prese per salvaguardare i commercianti interessati dai lavori. E’ necessario evitare gli errori commessi con la linea 1 sia per gli alti costi sia per la durata.

La città di Firenze – ha concluso Fittante- non può più permettersi tutto questo”. Massimo Sabatini (Lista Galli): Firenze ha bisogno di piani precisi, non di improvvisazione” "Siamo fortemente critici sulla capacità di pianificazione di questa giunta (due anni e mezzo di attesa, tutto perfetto). Diversi sono gli elementi che destano perplessità. Da parte dell’assessore Mattei ci sono stati accenni a particolari ‘eventuali’ che invece, ad occhi più attenti, appaiono come l’anticamera delle scuse.

È il caso delle bonifiche belliche. Partiamo con uno slogan, i ‘950 giorni’ ed abbiamo già di fronte tre mesi di ‘setaccio’ che (se un qualunque ordigno bellico venisse trovato) imporrebbero stop che in altre città sono durati anche sei-otto mesi. Il tema della pianificazione torna anche sull’attraversamento di viale Belfiore. Doveva essere interrato, invece si dichiara ora che si può fare ‘a raso’. E allora i casi meno problematici (dal punto di vista del volume di traffico) di via Foggini e Ponte alla Vittoria perché hanno visto sorgere quegli orrendi sottopassi? Dov’è la pianificazione e la coerenza se si agisce con queste differenze? Ci sorprende poi che in concomitanza di questa comunicazione sulla tramvia non sia ancora pronto il Pgtu.

Ci domandiamo, e se lo chiedono i cittadini, come verrà gestita la deviazione di tutto il traffico del viale Redi da via Guido Monaco verso l’incrocio di via delle Porte Nuove. Come se a Porta a Prato non vi fosse già oggi troppo traffico. Sarebbe stata buona pianificazione se alla presentazione del crono programma e alla delibera fossero stati allegati il Pgtu ‘durante il cantiere’ e il Pgtu ‘a fine cantiere’. Oltre alla pianificazione, vogliamo poi fare un cenno anche al controllo.

Riteniamo necessario un Osservatorio permanente su questi cantieri che tutti giudicano troppo vulnerabili al rischio di rinvii e dell’esplosione dei costi. E per la garanzia della città è bene che detto osservatorio sia appannaggio delle opposizioni. Ma torniamo alla pianificazione, ed estendiamo il ragionamento dalla tramvia ad altre tematiche che hanno visto l’impegno di sindaco e giunta. Tutti campi di grande impatto sulla città e su cui la valutazione la fanno da sola i fatti: le alienazioni da 190 milioni, la cittadella viola, la gara regionale del TPL, la puntualità dei bilanci (uno approvato al 31 di marzo e il secondo il 30 giugno), il piano delle emergenze metereologiche e la fantomatica ‘sala delle sale’, per concludere a ciò che un giornalista ha definito brillantemente la Centology, che tra i 100 punti, i 100 luoghi e i 100 atti sui 100 luoghi nessuno ha più sentito nominare.

Firenze ha bisogno di pianificatori all’altezza, non di improvvisazione”. Grassi: "Il sindaco annuncia la linea sotterranea in centro, ma gli uffici lavorano alla variante Valfonda "Il Sindaco annuncia da un lato che il centro storico sarà servito con il sottoattraversamento della tramvia e dall'altra gli uffici convocano la conferenza dei servizi per valutare la variante 'Valfonda' al progetto tramviario per il 22 novembre prossimo: i cittadini hanno diritto di capire quale sia il progetto che il Comune intende realizzare in Città per non trovarsi, a sorpresa, con un 'buco' sotto la città di Firenze." Lo ha detto l'esponente di Sinistra e Cittadinanza Tommaso Grassi.

"La comunicazione dell'assessore Mattei non ha aggiunto nulla e anzi rende ancor piú difficile discernere tra ciò che l'amministrazione sostiene a voce e ciò che realmente é scritto negli atti ufficiali approvati. Tutto questo alimenta ulteriormente i dubbi che nutriamo di fronte sia ad una cantierizzazione che riduce il numero di cantieri allungandone la durata e l'impatto sui residenti e sulla Città, che ad un finanziamento economico che per adesso riguarda solo il primo cantiere e che rischia, senza un quadro delineato e approvato nel suo complesso, di aumentare i costi e allungare il cronoprogramma dei cantieri ad ogni modifica necessaria.

Rimangono per noi tre nodi che devono vedere un intervento per limitarne l'impatto dei cantieri e a fine lavori: questi sono la strettoia di Novoli e il cavalcavia di San Donato, oltre all'attraversamento di viale Belfiore. Su ciascuna di queste aree chiederemo approfondimenti specifici sui progetti e sulle possibili modifiche. Siamo stati da sempre favorevoli al mezzo tramviario ma non ci siamo mai sottratti dall'esprimere la nostra opinione e di sollecitare con chiarezza le risposte dall'Amministrazione comunale alle problematiche evidenziate dai cittadini - afferma il consigliere comunale Tommaso Grassi -.

Non ci rassicura affatto vedere che tutto il futuro della tramvia sia appeso ad un atto d'impegno delle ditte costruttrici che assomiglia piú alla lettera che qualcuno ha scritto alla BCE piuttosto che ad una convenzione vincolante per le parti sottoscrittrici che garantisca costi definiti e tempi di realizzazione certi." Collesei (Pd): "Finalmente è partita la Linea 2! Ora avanti con la 3" "Concepita dall'amministrazione Primicerio, inziata dall'amministrazione Domenici, prosegue con l'amministrazione Renzi la Tramvia , un 'opera essenziale per la mobilità e per l'ambiente, determinante per le opportunità occupazionali.

Dopo il successo della Linea 1,esprimo contentezza per la partenza della Linea 2 , con un rammarico : non vedere previsto il passaggio dal Duomo, ma bene partire" Lo afferma la consigliera del Pd Stefania Collesei. "Il Consiglio Comunale - aggiunge Collesei- vorrà essere partecipe dell'andamento dei lavori , vorrà seguire da vicino la progettazione e la cantierizzazione, l'impatto sulle attività economiche, sulla qualità e la sicurezza del lavoro, sugli orari dei cantieri. Alla giunta chiedo il massimo sforzo informativo con le Commissioni Consiliari che a vario titolo (Ambiente e Mobilità, Lavoro, Bilancio,Sviluppo Economico )si occuperanno di questa opera complessa .

Sarà necessario uno sforzo comune per ridurre al minimo i disagi, alcuni purtroppo inevitabili. I benefici saranno avvertibili appieno solo con il completamento del sistema che comprende anche la Linea 3 , indispensabile per collegare il Centro storicoe la Fortezza con il grande Polo ospedaliero di Careggi" Gruppo PdL: “Vigileremo sul rispetto dei tempi e sui costi sostenuti" “Ad oggi registriamo un netto ritardo nei confronti delle imprese coinvolte dai lavori per la realizzazione della linea 2, considerando che dovevano essere già iniziati un anno fa.

Continuiamo a considerare ‘cervellotica’ la scelta di insistere su via di Novoli piuttosto che su viale Guidoni, sede del nuovo Palagiustizia e del Polo Universitario. Siamo ancora all’oscuro di come sarà realizzato il viadotto che da via di Novoli porta il tram in via Gordigiani, e siamo fortemente preoccupati della gestione del traffico interamente regolata dalla semaforizzazione. Basti pensare all’incrocio Redi-Belfiore per cui era previsto un tunnel dedicato al traffico privato, cancellato dall’attuale amministrazione.

Non sappiamo quanti posti auto spariranno né quanti ne saranno individuati di nuovi e dove. Non sappiamo quali strade saranno accessibili solo al tram. Senza dimenticare che circa metà del percorso si svolge in area ferroviaria e che stiamo costruendo l’ennesimo binario di superficie . Vorremo avere infine notizie sul destino della linea 3, anche se a questo proposito l’assoluto silenzio dell’assessore è la migliore notizia di oggi”. De Zordo: "Mille rischi per la cantierizzazione della linea 2 e fantascientifico il sottoattraversamento del centro storico" “Partono i cantieri della linea 2 della tramvia con mille rischi perché non si conoscono ancora gli impatti sul territorio e sul traffico cittadino.

L'intervento in aula dell'assessore Mattei non tranquillizza perché lascia aperte le criticità già evidenziate. A preoccupare sono in particolare i cantieri sulla strettoia di via di Novoli con la casa colonica vincolata, il viadotto sopra il ponte sul Mugnone, l’attraversamento dell’edificio del Mazzoni e dei viali Belfiore e Rosselli. L'Amministrazione Comunale non ha voluto fare la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), anche se sarebbe stata indispensabile, per approfondire e verificare al meglio gli impatti critici e i piani di circolazione compatibili con le cantierizzazioni e con il trasporto esterno dei materiali di risulta in allontanamento e in arrivo per l'approvvigionamento.

In particolare non è ancora dato sapere delle possibili soluzioni che permettano di non avere congestioni inaccettabili del traffico, causa la contemporaneità di più cantieri in sovrapposizione. Inoltre gli effetti dei cantieri della tramvia si sommeranno a quelli dei cantieri dell'Alta Velocità. Con l'approvazione del Piano Strutturale avevamo proposto che la linea 2 della tramvia venisse sostituita dall'utilizzo dei binari ferroviari esistenti da Peretola a S.M Novella, attivando un metrotreno Porta a Prato/Leopolda-Puccini-Cascine-Piagge, già previsto del resto come futura linea 4, e integrando semmai con l'altra linea 5 da Careggi a Novoli, riducendo impatto, costi e tempi di realizzazione.

Ma le nostre proposte alternative non furono accolte. E' invece fantascienza l'ipotesi di sottoattraversamento del centro storico da parte della tramvia, che per definizione deve essere un mezzo agile, con fermate molto ravvicinate e, auspicabilmente, connessioni con altri mezzi di trasporto pubblico locale, tutte condizioni negate dal suo interramento. Inoltre, rileviamo non solo i costi astronomici (in project financing) e i tempi imprevedibili di realizzazione che esso comporterebbe, ma anche le soluzioni tecniche finora indicate: inimmaginabili le fermate sotterranee a 15-17 metri di profondità, con ascensori, scale mobili e uscite esterne in piazza S.Croce e in piazza della Repubblica! E la dice lunga l'affermazione del sindaco Renzi, secondo il quale il bussines plan e il progetto definitivo della linea sotterranea verranno fatti per fine mandato, lasciando quindi al suo successore la gestione di un'opera di cui si è magari finanziato il progetto ma che ben difficilmente sarà realizzato” Razzanelli: “Non ci si venga a dire che i fiorentini le hanno volute, il referendum del febbraio 2008 bocciò il passaggio in Duomo e i due progetti “L’assessore Mattei non può venirci a dire, oggi, che i fiorentini hanno scelto di far realizzare questo progetto delle linee 2 e 3 della tramvia.

Nel referendum del febbraio 2008, infatti, la maggioranza dei fiorentini – contro ogni previsione – si espressero in modo inequivocabile: no al passaggio della linea 2 da piazza Duomo, no al progetto del sistema tramviario com’era stato concepito dalle amministrazioni di centrosinistra che si sono succedute negli ultimi anni a Firenze”. Questa la dichiarazione del capogruppo di Lega Nord Toscana Mario Razzanelli. “Diamo atto al sindaco Renzi di aver recepito, fin dove gli era politicamente possibile, questa volontà dei cittadini, pedonalizzando piazza Duomo – ha aggiunto il capogruppo del Carroccio –, adesso però deve fare di più: apporti subito i correttivi necessari per rendere la linea 2 più efficiente e meno invasiva, dal momento che è fondamentale per la mobilità cittadina collegando la città con funzioni primarie come l’Università e il nuovo Tribunale, e garantendo l’accesso a Firenze dall’uscita autostradale.

Innanzitutto, si sfruttino i binari ferroviari per far arrivare la linea direttamente alla stazione di Santa Maria Novella dal collegamento con la stazione dell’alta velocità in viale Redi. Grazie a questa soluzione, si risparmiano un centinaio di milioni di euro e non si tocca né la Palazzina Mazzoni, né l’incrocio – cruciale per i flussi del traffico fiorentino – di viale Belfiore con via Guido Monaco. La seconda modifica necessaria è l’interramento della tramvia in via di Novoli-Forlanini per evitare la costruzione di quel viadotto che grida vendetta per qualunque fiorentino che ami la sua città.

La terza è la realizzazione della linea 4, che garantirebbe il collegamento con il polo ospedaliero di Careggi, cancellando definitivamente l’assurdità della linea 3. Infine, si pensi da subito al proseguimento verso il Polo Scientifico di Sesto”. “Non ci si venga a dire che serve troppo tempo per realizzare queste varianti: l’esperienza della linea 1, che ha visto triplicare i costi con 65 varianti in corso d’opera, dimostra che se si parte da un progetto sbagliato si va incontro a un disastro annunciato.

Renzi dimostri veramente di amare la sua città apportando queste necessarie modifiche, e non si pieghi ai diktat della sua maggioranza, come ha fatto con la stazione Foster”.

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