Studenti in cerca di rappresentanza e autonomia. Migliori interroga la Gelmini

Riorganizzare le Consulte provinciali degli Studenti e il relativo Coordinamento regionale in modo da garantire ai ragazzi maggior rappresentanza e autonomia, così da poter contare nelle decisioni che li riguardano direttamente.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 febbraio 2011 14:10
Studenti in cerca di rappresentanza e autonomia. Migliori interroga la Gelmini

Riorganizzare le Consulte provinciali degli Studenti e il relativo Coordinamento regionale in modo da garantire ai ragazzi maggior rappresentanza e autonomia, cosě da poter contare nelle decisioni che li riguardano direttamente: in buona sostanza č questo che il deputato toscano del Pdl Riccardo Migliori, vicecoordinatore regionale vicario del suo partito, domanda direttamente al Ministro dell’Istruzione, dell’Universitŕ e della Ricerca Maria Stella Gelmini attraverso un’interrogazione parlamentare che porta alla ribalta nazionale quanto accade in Toscana. La questione, come spiega Migliori nel suo documento, č annosa e riguarda le rappresentanze studentesche nell’ambito delle Consulte provinciali degli studenti.

Sembra un paradosso ma anche lě, in realtŕ, spesso in Toscana accade che gli studenti non riescano a farsi ascoltare. La colpa? Una regolamentazione regionale di cui, ricorda Migliori, «la rappresentanza studentesca ha in piů occasioni auspicato una revisione, al fine dell’opportuno rispetto della centralitŕ della componente studentesca al suo interno». Invece, nulla. Il nodo č soprattutto quello dei cosiddetti docenti referenti che, a quanto pare, in Toscana la farebbero da padroni anche negli organismi di rappresentanza studentesca.

«L’attribuzione di diritti quali il riconoscimento dell’espressione di voto, della condizione di componente ufficiale, nonché della presidenza formale di un organismo di partecipazione studentesca ai docenti referenti – spiega infatti Migliori al ministro Gelmini – puň frapporsi con le prerogative della partecipazione studentesca, anche con la limitazione di legittime istanze e di attivitŕ della rappresentanza degli studenti». E’ giŕ accaduto: «Nell’anno scolastico 2009/2010 – scrive il parlamentare toscano – in Toscana si č verificata una forte contrapposizione tra la componente studentesca e quella docente del Coordinamento regionale in oggetto nell’ambito della nomina del ruolo di rappresentante presso la Direzione nazionale delle Consulte provinciali degli studenti.

In quella occasione, la componente docente ha fatto prevalere un proprio candidato rispetto alla volontŕ generale dei membri studenti». Una situazione assurda, sulla quale adesso Migliori chiede al Ministro di intervenire per riorganizzare l’intera normativa. Riguardo alla situazione specifica della Toscana Migliori chiede innanzitutto «se la modalitŕ di adozione del regolamento del Coordinamento regionale delle Consulte provinciali degli studenti della Toscana sia regolare», ma anche «se sia da considerarsi opportuno, oltre che legittimo, il riconoscimento dei docenti referenti quali membri ufficiali di un organismo regionale rappresentativo delle Consulte provinciali degli studenti e, dunque, della sola componente studentesca».

In particolare, si chiede «se il ruolo del docente referente possa prevedere azioni di diretta gestione delle attivitŕ della Consulta, oltre all’attribuzione di diritti come il potere di voto e di presidenza di un organismo di partecipazione studentesca».La materia č da affrontare in maniera organica. Per questo Migliori domanda «se il Ministro non ritenga opportuno e prioritario, data l’annositŕ della questione e le conseguenti difficoltŕ attuative, emanare precise e circostanziate indicazioni circa le modalitŕ di strutturazione ed adozione dei Coordinamenti regionali delle Consulte provinciali degli studenti, che ne affermino complementarmente al centralitŕ della rappresentanza studentesca nelle modalitŕ organizzative e gestionali».

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