Scontri studenti polizia: occupata la Facoltà di Lettere

Mattinata di tensione all'Università di Firenze dove studenti e forze di polizia si sono scontrati. Tanti i commenti arrivati dal centrosinistra e dal centrodestra. Gli studenti hanno deciso di occupare la Facoltà di Lettere e Filosofia.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 novembre 2010 20:11
Scontri studenti polizia: occupata la Facoltà di Lettere

Mattinata di tensione all'Università di Firenze dove studenti e forze di polizia si sono scontrati. Ed è di queste ore la notizia che l'assemblea degli studenti, convocata nel pomeriggio presso il chiostro di piazza Brunelleschi, ha deciso di occupare la Facoltà di Lettere e Filosofia. L'occupazione scatterà questa sera stessa. “Se sto dalla parte degli studenti e dei ricercatori che lottano per obiettivi giusti e contro una pseudo riforma dell'università, trovo doveroso ricordare che la violenza va sempre evitata: mai si può pensare di impedire a chi non ha le nostre idee la libertà di poterle esprimere.

In questo modo, oltretutto, si finisce per cadere in provocazioni che presto si rivelano controproducenti, come purtroppo insegnano tanti fatti ancora non sempre chiariti nella storia di questo Paese”. Così Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana e assessore a Istruzione e Università, ha commentato quanto accaduto a Firenze nel Polo Universitario di Scienze Sociali. “Proprio perché il momento è grave e serio – conclude Targetti – tutti dobbiamo fare ricorso alla massima calma.

Mi appello a un comune senso di responsabilità che non ha certo bisogno di intolleranza, violenza e sangue”. "Come avevamo preannunciato, gli studenti della sinistra fiorentina - ha dichiarato il senatore Achille Totaro (Pdl) - questa mattina hanno provocato caos e disordini in città, per impedire il dibattito sull'immigrazione organizzato all'Università di Firenze dagli "Studenti per le libertà", dibattito a cui ha partecipato anche il sottosegretario Daniela Santanché.

Si sono verificati tafferugli e scontri fisici tra forze dell'ordine e manifestanti, i quali, gridando slogan contro i fascisti e inneggiando al massacro delle foibe, hanno pensato bene di occupare anche una delle principali vie di scorrimento della città che conduce all'aeroporto e all'autostrada, bloccando così la circolazione cittadina". "Tutto ciò è vergognoso: cercare di impedire un libero dibattito con la forza, la violenza e la prevaricazione. Costoro che si credono i depositari della democrazia e della libertà di espressione hanno dimostrato di essere l'antidemocrazia.

E non solo va stigmatizzato l'atteggiamento dell'estrema sinistra ma anche quello della sinistra democratica che, sebbene non abbia partecipato al presidio, non ne ha preso le distanze ma lo ha sponsorizzato e giustificato" aggiunge Totaro. "Si tratta di un'emergenza di democrazia, quando si tenta di impedire ad un membro del Governo di partecipare ad un'iniziativa, quando si verificano atti di forza e di violenza, quando si mette a ferro e a fuoco una città per opporsi allo svolgimento di un libero dibattito.

Un elogio va fatto alle forze dell'ordine che anche in questo caso hanno fatto il loro dovere garantendo lo svolgimento dell' iniziativa e avendo un comportamento ineccepibile nella gestione dell'ordine pubblico" conclude il senatore Pdl. "Gli studenti a Novoli gridano ‘Viva le foibe’ e ‘Le foibe non sono reato’? Prenderei chi ha urlato queste schifezze, li porterei a Basovizza a parlare con i pochi superstiti rimasti e farei fare loro una lezione sulle stragi compiute dai loro cari compagni titini.

Devono vergognarsi e spero che tutto il mondo politico prenda le distanze da questa gente". È questo il commento di Antonio Gambetta Vianna, presidente del gruppo consiliare della Lega Nord Toscana in Regione. "Mio padre – prosegue il leader del Carroccio in Regione – ha liberato l’Italia dai nazifascisti combattendo con gli Alleati al fianco dei partigiani e certamente non l’ha fatto per ignoranti del genere. Inneggiare alle foibe è un delitto contro l’umanità.

Presenteremo subito un’interrogazione in Regione affinché sia fatta piena luce sulla vicenda e per capire come mai sia permesso a forze antidemocratiche e che usano metodi fascisti, come i Collettivi studenteschi, di manifestare violentemente mentre i banchini pacifici della Lega Nord a Novoli sono stati fatti smantellare dalla Digos per motivi di ordine pubblico". Gambetta Vianna interviene anche sulle manifestazioni sui tetti. "Ha ragione Matteo Renzi a definirle delle pagliacciate e a voler rottamare certa gente.

Quella dell’assessore Salvatore Allocca, a quanto pare, è stata recepita dal segretario del Pd Pierluigi Bersani che ieri è salito sul tetto per solidarizzare con gli studenti. Mi stupisco del Governatore Enrico Rossi: giudica sbagliata nei metodi la protesta di Allocca, ma gli prende voglia di salire sul tetto se a farlo è il suo segretario nazionale Bersani. Forse che si vuole accattivare le grazie del leader del Pd?" "Noi Giovani dell’Italia dei Valori, condannando fermamente ogni forma di violenza nell’esercizio di un sacrosanto diritto come quello di manifestare, riteniamo che le vicende degli ultimi giorni siano sintomatiche di un serio malessere nel Paese: la Riforma dell’Università condanna a morte la Ricerca, riduce drasticamente ed irreversibilmente i fondi destinati agli atenei pubblici lasciando un buco da 1 miliardo e 350 milioni nel bilancio degli atenei del prossimo anno; ma il Governo e l’attuale maggioranza conferma la propria sordità di fronte ai veri problemi del Paese e attraverso il ministro dell’Interno annuncia l’aumento delle unità delle forze dell’ordine per le prossime settimane per proteggere le sedi delle istituzioni da nuovi possibili blitz, ma nessuna parola è stata spesa per tutti quei studenti che in questi giorni contestano con senso civico e responsabilità civile la disastrosa riforma dell’Università, in discussione a Montecitorio.

Consci della gravità della situazione e dell’importanza di una mobilitazione generale volta a fermare l’ennesimo provvedimento illiberale di una maggioranza sfrontata continueremo a manifestare civilmente al fianco di tutti quegli studenti, docenti e ricercatori affinché l’Università italiana riprenda vigore e prestigio" fanno sapere Rudi Russo, Coordinatore Nazionale Giovani IdV, e Andrea Spinelli, Coordinatore Regionale Giovani IdV Toscana. "Massima solidarietà e vicinanza agli studenti, i ricercatori, il personale tecnico amministrativo, i docenti delle Università italiane, toscane e fiorentine che, in questi giorni e in queste ore, si stanno battendo contro la Riforma Universitaria del Governo Berlusconi" la esprime il Consigliere Regionale del Gruppo Federazione della Sinistra/Verdi Mauro Romanelli. "Pochi giorni dopo il solerte reperimento, allo schioccar di dita dei Vescovi, di alcune centinaia di milioni di euro unicamente per le università private, ecco arrivare, quasi come provocazione, una controriforma dell'Università Pubblica mirata al solo risparmio e non, come furbescamente cerca di far passare il Ministro Gelmini, ad attaccare privilegi e baronati che rimangono invece intatti: da questa riforma, come al solito, sono penalizzati gli studenti meno abbienti, i ricercatori e il personale precario, chi fa attività didattica e ricerca qualitativamente elevata, ma non ha santi in paradiso capaci di proteggerli dalla scure dei tagli indiscriminati" "E' triste e inquietante anche registrare il tentativo di spostare il dibattito dal merito dei provvedimenti politici a problema di ordine pubblico, tramite azioni di forza che sarebbero degne di miglior causa e di cui si stenta a ravvisare la stretta e inderogabile necessità".

"In particolare, riguardo ai fatti di Firenze e all'iniziativa cui era presente il sottosegretario Santanchè, iniziativa davvero provocatoria e volgare fin dal titolo, lontana da quei valori costituzionali e di accoglienza che l'Università più di ogni altra Istituzione dovrebbe veicolare e fare propri, la mia personale opinione è che proporsi d'impedire fisicamente la tenuta del Convegno, anzichè contestarne duramente i contenuti ma non lo svolgimento, sia stato tutto sommato un errore e abbia fornito l'occasione a chi sicuramente è carnefice di tentare di passare per vittima". "Questo però non ritengo giustifichi cariche della polizia e percosse agli studenti: di fronte all'immagine di un ragazzo giovanissimo sanguinante per una manganellata, chi ama la democrazia e il civile confronto non può non provare un dolore e un'amarezza fortissimi, un senso di fallimento profondo, e domandarsi se davvero fosse proprio necessaria una reazione del genere da parte di chi ha come mandato istituzionale quello di difendere i cittadini più deboli, tutelare l'ordine e i diritti democratici di tutti" conclude Romanelli. "Non ci sono parole per commentare quanto successo oggi a Novoli".

E’ quanto ha dichiarato la vicecapogruppo di Fli Bianca Maria Giocoli a proposito della manifestazione contro la presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Daniela Santanché all’Università di Firenze. "Costituzione violata nei suoi principi fondamentali – ha aggiunto l’esponente dell’opposizione - offese e violenze contro le forze dell’ordine e inneggiamenti al dramma delle foibe non possono essere assolutamente tollerate a Firenze. La giornata di oggi segna un momento negativo per tutti: dai segnali dei giorni scorsi era chiaro che avremmo assistito a questo spettacolo indegno". “E’ una strana idea di pluralismo e democrazia quella che sopravvive nella nostra Regione.

Un’idea secondo la quale l’università è lo spazio del sapere, del civile confronto e della crescita delle giovani generazioni. Uno spazio tuttavia riservato alla sinistra, giacché a chi vorrebbe esprimere idee alternative viene sistematicamente tentato di impedire l’accesso. Una palese violazione dell’articolo 21 della Costituzione, da parte di chi con quella stessa Costituzione ama sciacquarsi la bocca. Se veramente la Toscana è ancora terra di diritti, di democrazia e di libertà, allora è necessario che ciò che è accaduto oggi non si ripeta mai più”.

Parole di Monica Faenzi, parlamentare e portavoce del Pdl toscano, a commento dei fatti avvenuti oggi al Polo di Scienze Sociali. “Quel che è successo oggi – ha proseguito Faenzi – va giudicato a prescindere dai contenuti della riforma Gelmini, poiché il picchetto avrebbe avuto luogo anche in periodi di minore tensione negli atenei. E del resto le istituzioni universitarie toscane non sono nuove a discriminazioni di stampo politico: non più tardi del marzo scorso, in piena campagna elettorale, anche a me fu mostrato un cartello di divieto d’accesso al Sum, mentre le porte del prestigioso istituto furono aperte al mio avversario.

E allora a mostrarlo furono addirittura docenti universitari. Oggi, in forma diversa è toccato a Daniela Santanchè. Ancora una volta una donna. Che ci sia anche una discriminazione di genere?”, ha ironizzato la portavoce del Pdl. “Agli organizzatori del dibattito vanno i miei complimenti per aver promosso l’incontro e per la pervicacia con cui non hanno ceduto di fronte ai tentativi di intimidazione. La loro – ha concluso Faenzi - è una conquista di libertà”. "Quanto accaduto stamani al polo di scienze sociali dell'Università di Firenze a Novoli ha bisogno di chiarimenti. C'è bisogno di fare chiarezza sugli scontri tra polizia e studenti, perchè è necessario accertare le responsabilità.

Soprattutto c'è bisogno di chiarezza da parte del centrodestra, nazionale e fiorentino. Ormai è manifesta la crisi del Pdl ma le difficoltà del partito di Berlusconi non possono essere scaricate sulla società, sugli studenti, sul dissenso. Il Pdl non può ignorare che oggi, mentre i suoi militanti inveivano contro una ragazza che aveva rivolto una domanda al Sottosegretario Santanchè, all'interno dell'aula che ospitava il cosiddetto dibattito era presente un proprio rappresentante istituzionale, ovvero il vicepresidente del Consiglio comunale di Firenze Jacopo Cellai, che nulla ha fatto per garantire la libera espressione del pensiero.

Il centrodestra la smetta di dare lezioni di democrazia, di alimentare tensioni e soprattutto di lamentarsi" fanno sapere dall'Arci, comitato territoriale Firenze.

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