La Provincia di Firenze ha presentato ai Comuni il nuovo schema

Il Presidente della provincia: “Mi auguro che la rete da mettere a gara sia largamente condivisa”. Ciascun Comune potrà apportare le proprie osservazioni al testo, entro giovedì della settimana prossima.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 aprile 2010 18:42
La Provincia di Firenze ha presentato ai Comuni il nuovo schema

La Provincia di Firenze ha presentato ieri a tutti i Comuni del territorio (escluso il Circondario Empolese Valdelsa) lo schema del Protocollo d’intesa per l’esercizio associato delle funzioni amministrative relative al trasporto pubblico locale. “Ciascun Comune potrà apportare le proprie osservazioni al testo, entro giovedì della settimana prossima” precisa il presidente della Provincia di Firenze. “Per il 31 maggio – aggiunge Barducci – dobbiamo avere il protocollo definitivo su cui modulare il bando di gara, che si farà al più presto.

Meglio sarebbe ovviamente che la rete da mettere a gara fosse il più largamente condivisa”. Il documento presentato ridisegna la rete su gomma anche a seguito della mutata contribuzione regionale dovuta all’entrata in funzione della tramvia. Novità che non prevedono alcun aumento dei contributi dei Comuni e nessun aumento tariffario. La rete da mettere a gara sarà organizzata in un lotto unico, invece che nei tre della rete precedente, e sarà affidata ad unico gestore, permettendo così l’introduzione del biglietto unico. “L’aggiornamento dell’accordo con i Comuni è un passaggio obbligato – prosegue il Presidente Andrea Barducci – per questo abbiamo proposto di istituire una Commissione per la gestione associata, presieduta dal dirigente responsabile della Provincia, e composta da 6 membri: uno designato dal Comune di Firenze ed uno dai Comuni dei cinque ambiti territoriali, cioè Mugello, Montagna Fiorentina, Chianti, Valdarno, Area fiorentina.

Una idea che ha riscosso una buona approvazione”. Per quanto riguarda l’area urbana il protocollo tiene conto della salvaguardia del centro storico, della necessità di aumentarne l’accessibilità e di servire nuove zone (la policentricità dell’area metropolitana), e delle opportunità offerte dal servizio ferroviario e dalla tramvia: “La cosiddetta cura del ferro – prosegue sempre il presidente – resta sempre l’ottica migliore attraverso cui guardare anche al riordino del trasporto su gomma.

Per il centro di Firenze la necessità è quella dell’eliminazione progressiva dei bus tradizionali e della creazione di una rete forte, con frequenze tra i 4 e i 5 minuti, e ad emissioni zero. Abbiamo poi tenuto conto dell’inserimento del Tram nel quadrante sud-ovest, del collegamento tra i vari poli dell’area metropolitana, e dell’individuazione di nuove aree di scambio”. La rete extra-urbana è stata analizzata tramite le indicazioni dei singoli Comuni, tenendo conto delle possibili integrazioni con il treno (nel caso delle aree raggiunte dalla ferrovia), delle esigenze dei servizi scolastici, delle percentuali di pendolarismo, e quindi della complessità del sistema di accesso al capoluogo e ai diversi poli di attrazione.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza