Campi Bisenzio: il 9 febbraio riapre completamente rinnovato il Teatro Dante

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 gennaio 2007 13:49
Campi Bisenzio: il 9 febbraio riapre completamente rinnovato il Teatro Dante

Fortemente voluto dalla comunità di Campi il Dante rappresenta un importante investimento dell’Amministrazione nella cultura. Il cartellone scelto dal direttore artistico Alessandro Benvenuti e dall’Accademia dei Perseveranti sarà ospitato in uno spazio moderno e polivalente realizzato dagli architetti Ugo Perut e Firouz Galdo, vincitori del concorso di progettazione indetto dal Comune.
In un’epoca in cui la televisione impera è cosa rara che una città intera si mobiliti perché un teatro possa tornare a vivere.

E’ quello che è accaduto a Campi Bisenzio (FI), dove i cittadini sono insorti alla notizia che il loro teatro, ormai chiuso da anni, sarebbe diventato sede di una banca. E’ stata l’Associazione Campi Lirica, tutt’ora molto attiva, a raccogliere nel 1996 le firme necessarie alla petizione che chiedeva al Comune la riapertura del Teatro, appoggiando l’ex sindaco Adriano Chini intenzionato già da tempo ad acquistare da privati l’immobile del Dante. L’attuale Amministrazione comunale si è fatta carico della ristrutturazione dello storico edificio ed il 9 febbraio il Teatro Dante tornerà alla città che tanto si è impegnata per riaverlo.
La direzione artistica del teatro è stata affidata ad Alessandro Benvenuti che non è alla sua prima esperienza avendo già diretto il Teatro Comunale di Cavriglia ed il Puccini di Firenze.

Una scelta che il Sindaco di Campi Bisenzio, Fiorella Alunni, definisce “frutto di una riflessione tesa a dare al Teatro Dante una dimensione di alto livello, che abbia radici nella toscanità, ma allo stesso tempo abbia respiro nazionale grazie ad una figura di spicco del teatro e del cinema italiano”. Il cartellone degli spettacoli messo a punto in accordo con l’Accademia dei Perseverati non è l’unico impegno del neo direttore che dichiara: “Un teatro oggi per affermarsi e crescere deve avere un progetto serio, deve individuare progetti mirati, sapersi rapportare con il territorio ed interagire con le tante realtà esistenti.

Deve fin dalla prime mosse saper parlare il linguaggio giusto e creare proposte. Certo non è semplice. Molte sono le possibilità e le opportunità per il Teatro Dante, e per tutta Campi. Lo spazio è bello, adatto ad ospitare grandi nomi e grandi produzioni. Questo luogo potrebbe crescere e diventare un importante polo produttivo, molti grandi artisti che sono ospiti dei teatri fiorentini potrebbero fare tappa da noi. Inoltre esistono sul territorio realtà di comprovata qualità. Il mio progetto prevede delle collaborazioni anche con loro”.



La stagione
Alessandro Benvenuti, in accordo con l’Accademia dei Perseveranti, ha scelto gli spettacoli in cartellone al Dante con un criterio ben preciso per permettere a tutti coloro che seguiranno la stagione in questo primo anno, di apprezzare gli spazi scenici, di valutarne l’acustica e godere del confort che un teatro moderno può offrire. L’intento è stato quello di ospitare spettacoli di ogni tipo per mettere il Teatro Dante alla prova.
L’apertura sarà dello stesso Alessandro Benvenuti, che insieme ai 50 musicisti della Banda Improvvisa il 9 e il 10 febbraio, regaleranno agli invitati una indimenticabile interpretazione di Storia di un impiegato di Fabrizio De Andrè.

Uno spettacolo musicale di grande tensione poetica che celebra l’album più raffinato e controverso del cantautore genovese. L’11 febbraio, fin dal mattino, il Teatro sarà aperto al pubblico con l’esibizione degli artisti campigiani, tra cui il tenore Narciso Parigi e il baritono Rolando Panerai. Nel pomeriggio ancora musica a cura dell’associazione Campi Lirica che propone le arie dalla prima opera che è stata rappresentata sul palco del teatro: L’Elisir d’Amore di Donizetti.
Marzo si apre con uno spettacolo di prosa intelligente e provocatorio: venerdì 1 e sabato 2 la Compagnia dell’Arca Azzura propone inquietanti fiabe di paura, leggende delittuose e storie orrorifiche.

Diretti da Ugo Chiti, dieci attori danno vita a I ragazzi di Via della Scala, alternando il comico e il tragico, sospensione onirica e accenti popolari. Dal 16 al 18 Marzo il palco del Dante ritorna alle realtà artistiche locali con lo spettacolo Intrallazzi pe’ maritare la figliola, un testo in vernacolo realizzato da COM’UN ATTORE, la compagnia teatrale comunale formata da dipendenti, consiglieri e assessori del Comune di Campi Bisenzio. La compagnia devolverà l’incasso in beneficenza.
Marzo è ancora ricco di storie.

Ce le racconta il 22 e il 23 marzo Paolo Poli con lo spettacolo Favole, un concerto di parole e musiche che spaziano da Ravel a Prokofiev a Poulenc. Forse non tutti sanno che Collodi, dieci anni prima di scrivere Pinocchio raccolse e tradusse le fiabe di Perrault e di M. me le Prinoc Beaumont, riuscendo a trasferire la Corte del Re Sole in Toscana. Ci aspettano favole speciali, cadenzate dal toscano di Collodi che non solo le trasforma linguisticamente, ma vi aggiunge un surplus di ironia e di smascheramento della morale.

Accompagnato al pianoforte dal M° Antonio Ballista e circondato dai pupazzi disegnati da uno dei più grandi scenografi italiani, Lele Luzzati, Paolo Poli trasforma la favola: da bella, diventa divertente, maliziosa, fatta anche per gli adulti.
La scomoda ed intensa figura di Don Milani è il cuore dello spettacolo Il Dio degli ultimi di Viviano Vannucci, messo in scena dalla Compagnia per l’Acquisto dell’Ottone il 5 Aprile. Uno spettacolo corale incentrato sulla battaglia di Don Milani in favore dell’obiezione di coscienza e sul suo intenso rapporto con gli allievi della scuola di Barbiana.
Un altro spettacolo a metà tra musica e cabaret sarà Banda.25, l’ultimo spettacolo della Banda Osiris, considerata il massimo della comicità nel teatro musicale.

Sette musicisti sul palcoscenico, tra cui i quattro storici “banditi”, e alle loro spalle un grande schermo su cui vengono proiettate immagini e contributi video per regalarci un viaggio attraverso i venticinque anni di storia del gruppo, seguendo il filo della musica: popolare, classica, jazz, rock, world, new age, praticamente tutta. Un recital che accosta la parola al canto con un pizzico di nostalgia e tanto divertimento: il 19 e il 20 Aprile.
Maggio si apre con CAMPI JAZZ FESTIVAL curato il 3, il 4 e il 5 dalla Filarmonica Michelangelo Paoli.
Infine l’ultimo spettacolo, l’11 e il 12 Maggio: il direttore artistico saluta il suo teatro regalando al pubblico Come due gocce d’acqua, scritto, diretto e interpretato da Benvenuti.

Uno spettacolo che nasconde molte sorprese, un thriller comico e drammatico che vede in scena con Alessandro Benvenuti l’attore calabrese Gianni Pellegrino.

La comunicazione
L’Accademia dei Perseveranti ed il Direttore Artistico Alessandro Benvenuti hanno incaricato di dare un ‘volto’ alla comunicazione del Teatro Dante all’agenzia fiorentina Kidstudio Communications.
Per il Teatro Dante, Kidstudio ha ricercato un’immagine che fosse moderna e coinvolgente ma che partisse comunque dal reale.
Il logo del Dante presenta una scritta in caratteri non graziati, diretti ed immediati.

Questo è sovrastato dal marchio che ricorda due elementi distinti: il primo, attuale, è la boiserie del foyer, appena costruita, composta da elementi in legno curvati e asincroni; il secondo, più vecchio, richiama il primo logo dell’Accademia dei Perseveranti in cui una nave solcava le onde al largo delle colonne d’Ercole.
Il colore del marchio è stato scelto seguendo il gusto stilistico dell’immobile, in cui poltrone e sipario usano lo stesso velluto cangiante di colore azzurro-verde.

La stessa tonalità è stata usata per corollario a tutta la comunicazione del Teatro, dai poster al programma di sala. In alcune versioni questo è stampato in vernice metallica per rafforzare visivamente il parallelo con la mobilità cromatica del velluto.
In tutta la comunicazione pubblicitaria, il marchio ed il logo del Teatro Dante sono avvolti in una macchia color magenta (brillante, d’impatto, per una maggiore penetrazione visiva) che rappresenta lo spettacolo in tutte le sue sfaccettature, per questo assolutamente poliforme e dalle molte deviazioni.

Dal centro, il Teatro, sbocciano in tutte le direzioni rami nuovi, a sottolineare la polifunzionalità della struttura e dalla sua organizzazione.

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