Florence Dance Festival: Libertango, martedì 24 luglio (ore 21:30)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 luglio 2001 22:04
Florence Dance Festival: Libertango, martedì 24 luglio (ore 21:30)

Libertango sintetizza con uno sguardo insieme amorevole e divertito lo spirito senza tempo del tango. Il tempo che passa e l’idea del continuo ritorno, l’insorgere del desiderio e il gioco della seduzione, ma soprattutto un sentimento profondo di catarsi, di liberazione: la carica travolgente di energia che si sprigiona dall’intrecciarsi dei corpi, la vitalità di un movimento acrobatico e scattante che si alterna all’eleganza di un puro gesto, un senso di abbandono e di euforica vertigine, tutto questo è Libertango.

I temi e gli stili si intrecciano, la contaminazione delle culture si fa tutt’uno con una ricerca spasmodica della libertà, libertà di un popolo e di un’anima, ma anche del corpo, capace di trattenere l’energia per poi sprigionarla in un movimento privo di costrizioni, affrancato dal dolore ma non dalla tristezza. Lo spettacolo coglie il senso dell’attimo che persiste, la vibrazione e l’emozione di un sentimento senza fine che si rinnova di epoca in epoca, nella incessante contaminazione degli stili e delle influenze che hanno reso il tango ciò che è adesso, un crogiolo di storie, culture ed esperienze.

La compagnia Tango Hora Zero
Nel 1996 a Buenos Aires, nel circuito milonguero che si svolge ogni notte tra i mitici locali “Canning”, “Parakultural”, “Almagro” e “Sunderland”, si incontra un gruppo di artisti, già ballerini professionisti di tango argentino, che decide di avviare un progetto artistico comune, uno spettacolo che trasporti sul palcoscenico tutta l’autenticità delle fumose sale da ballo, tutto il sapere ereditato e trasmesso dai ballerini degli anni ’40 e ’50, tutta l’emozione del rituale di una coppia che per tre minuti, la durata di un tango, diventa un corpo unico.

I ballerini provengono tutti da anni di esperienza nei più noti spettacoli di Tango: Tango x Dos, Tango Forever, Tango Tango, Con Este Tango. Nasce così la Compagnia Tango Hora Zero che presenta in anteprima al Teatro Arena del Sole di Bologna la produzione Tagno! Nostalgia del futuro., nell’ambito del “Bologna 2000-città europea della cultura”.
Sull’onda del successo ottenuto, di pubblico e di critica, nasce la seconda produzione della compagnia: Libertango.
Los Cosos del Al Lao Gustavo Paglia (bandoneon), Fabian Adell (pianoforte), Hernan Paglia (contrabbasso), Rodolfo May (violino). Una delle orchestre più rappresentative della nuova generazione del tango di Buenos Aires: utilizzando formule espressive moderne riesce a mantenere vivo il suono metropolitano dell’essenza tanguera.

Mettono in scena un vasto repertorio di grandi compositori come De Caro, Gardel, Pugliese, Troilo, Piazzolla.

Il tango
La musica e il ballo di Buenos Aires nascono tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento dall’incrocio di ritmi natii e contaminazioni importate: nei bordelli e nei bassifondi della capitale argentina, metropoli in fase di crescita, si incontrano esperienze e culture di provenienza disparata, introdotte dai milioni di immigrati che vi si insediano generazione dopo generazione, portando con sé storie e frammenti di un passato ormai irrecuperabile, ma soprattutto un senso profondo di nostalgia.

E’ qui che nasce il tango, che non è solo musica, non è solo ballo: il tango argentino è uno stile di vita, una visione del mondo, un sentimento che pervade la mente e il corpo, capace di comunicare nella sua rappresentazione lo spirito di un’intera nazione. E’ forse questo il motivo che ha reso il tango una “filosofia” così esportabile, a cominciare dagli inizi del secolo scorso, quando la sensualità di questa danza nata tra gli strati più bassi di un popolo d’immigrati conquista i salotti dell’alta società parigina ed europea, approdando poi addirittura a Hollywood (basti pensare all’irresistibile fascino di Rudy Valentino, tanguero d’eccezione in grado di ammaliare milioni di spettatori quando il cinema era ancora muto).

E ancora oggi, ormai varcata la soglia del terzo millennio, il tango conserva intatto tutto il suo potere di fascinazione. Il tango è una sofisticata combinazione di seduzione ed eleganza, un ritmo che deve molto all’interpretazione che di volta in volta vi si applica, sia musicalmente che coreograficamente. Il tango può essere rigoroso e compassato, ma anche travolgente e vitale; può seguire un andamento regolare, lineare, ma non manca mai di trasmettere al pubblico la forte carica passionale ed emozionale che lo contraddistingue rispetto ad altri balli latini e non.

Il tango, dunque, nasce come un evento storico per diventare un atteggiamento culturale, una modalità universale del sentimento, pronto a riaffiorare ogni qualvolta si affrontino i temi della solitudine, della nostalgia, della gelosia, dello sradicamento, della ricerca di un’identità perduta. Perché l’ultimo tango non è ancora stato danzato, né a Parigi né altrove.

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