Il Teatro dell'Oppresso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 ottobre 2000 19:09
Il Teatro dell'Oppresso

E' partita la raccolta iscrizioni al corso biennale di formazione al Teatro dell'Oppresso come Coscientizzazione, organizzato da Giolli, sia per il 1° che per il 2° anno a Tirrenia (Pisa).
Giolli è un'associazione che usa il Teatro dell'Oppresso come metodo principale di splorazione della vita quotidiana e dei problemi sociali, col fine di favorire processi di cambiamento nell'ottica della pedagogia di Paulo Freire (coscientizzazione), dell'Approccio di Comunità, della Nonviolenza specifica.
É stata creata il 15.2.1992 da una ventina di persone di tutta Italia e rifondata l'1.1.1999.
Parecchi altri sono passati attraverso i suoi corsi, i momenti interni di formazione e le varie strutture create: Nucleo, Gruppo Operatori, Corso biennale di Formazione, festival dei Gruppi Locali.
Raccoglie attualmente, tra soci e collaboratori esterni, una ventina di persone interessate a diffondere il metodo in diversi luoghi quali scuole, centri sociali, Servizi pubblici, carceri e comunità terapeutiche, ecc.
Giolli fornisce interventi di informazione sul TdO, corsi di formazione per operatori e progetti di intervento nei vari ambiti (tossicodipendenza, isagio sociale, psichiatria, educazione, prevenzione, ecc.) che possono coinvolgere persone di ogni età e condizione: studenti, insegnanti, genitori elle scuole; operatori sociali, tossicodipendenti, pazienti psichiatrici, handicappati.
Giolli elabora anche spettacoli in proprio su diverse tematiche, usando prevalentemente la tecnica interattiva del Teatro-Forum, partecipa a estival e Convegni (Asscom, Centro Ricerca Teatrale di Milano...) e collabora con diverse realtà analoghe europee.
Il TdO è un metodo teatrale elaborato negli anni '60 da Augusto Boal in Brasile per aiutare le masse contadine a rispondere alle situazioni di ppressione.
Consiste essenzialmente nell'uso del linguaggio teatrale diffuso (

anche gli attori... si può fare teatro dappertutto... anche nei teatri...> A.Boal), nell'uso dello spazio estetico e delle sue roprietà gnoseologiche, per avviare processi collettivi di coscientizzazione, cioè di cambiamento personale e sociale.
In altre parole si propone lo sviluppo della teatralità umana al fine di analizzare e trasformare le situazioni disagio, malessere, conflitto, ppressione, ecc. É un teatro politico, ma non ideologico, nel senso che arteggia per chi ha meno potere, senza preclusioni verso diversità di idee politiche, religiose, ecc.
Il TdO si compone di diverse tecniche che hanno il fine di rendere l'uomo protagonista dell'azione drammatica per allenarlo a essere protagonista della propria vita "insieme" ai suoi simili.
Dall'influenza del pensiero di Freire il TdO prende l'atteggiamento non indottrinante ma maieutico: non dà risposte ma pone domande e crea contesti utili per la ricerca collettiva di soluzioni.
Un'ipotesi base è che «il corpo pensa», ovvero una concezione dell'essere umano come globalità di corpo, mente ed emozione dove l'apprendimento/cambiamento vede coinvolti tutti e tre gli aspetti, in stretta relazione.
Infine, il TdO come metodo si muove ai confini tra teatro, educazione, terapia, intervento sociale e politica.
Fulcro del lavoro è l'analisi + trasformazione delle situazioni oppressive, di disagio, conflittuali, della vita quotidiana.
Usa come strumenti una serie di esercizi e giochi che mirano a sciogliere le «meccanizzazioni» del nostro corpo/mente/emozione che sono cristallizzate nella cosiddetta «maschera sociale».
Comprende anche delle tecniche (Teatro-immagine.

T.-Forum, T.-Invisibile, Flic-dans-la-tête...) che sono state sviluppate da Boal per affrontare meglio le diverse situazioni in cui via via ha operato: dalle oppressioni socio-politiche a quelle più interiorizzate (corporee e psicologiche).
Pur toccando aspetti personali ed emotivi, il TdO non si pone come terapia, ma come strumento di «liberazione» collettiva che poggia sulla presa di coscienza autonoma delle persone, sullo «specchio multiplo dello sguardo degli altri».
L'ultima tappa del TdO è attualmente il Teatro-Legislativo, esperienza inizialmente svolta a Rio de Janeiro dove Boal, eletto deputato della Camera dei Vereadores, ha coordinato un progetto tramite cui gruppi sociali organizzati (donne, senza terra, disoccupati, ecc.) potevano esprimere i loro bisogni col teatro, traducendoli poi in proposte di legge discusse alla Camera e viceversa.
Dal 29 Maggio all'8 Giugno 1997 si è svolto a Toronto (Canada) l'8° Festival Internazionale del TdO, raggruppando esperienze di decine di paesi che hanno mostrato la propria diversità di stile e tematiche affrontate.
Giolli vi ha partecipato su invito, con un proprio spettacolo.
Oggi il TdO è diffuso in tutto il mondo, con un centro storico a Rio: Centro do Teatro do Oprimido e a Parigi: Centre du Théâtre de l'Opprimé; più svariati gruppi e centri che hanno elaborato visioni particolari del metodo.

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